VERDE TIME

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giovedì 15 giugno 2017

LE PIANTE NEL MITO : Il Tartufo.........


E' noto che fin dai tempi antichi questo pregiato fungo venisse utilizzato in cucina: Babilonesi, Egizi, Greci, Etruschi e Romani decantavano le sue qualità. Lo consideravano cibo degli Dei, con poteri afrodisiaci ben utilizzati dall’ardente Giove.
Il filosofo greco Plutarco riteneva che questo fungo derivasse dalla combinazione di pioggia, fulmini e calore.
Gli aneddoti riportati dimostrano che il tartufo, in latino definito semplicemente Tuber, era assai apprezzato alla tavola dei Romani, i quali raccolsero certamente dagli Etruschi l’uso culinario di questo fungo.

Proprio ai Romani si devono, seppure incidentalmente, i nomi correnti del Tartufo: terrae tuber, come lo definirono Plinio il Vecchio e Petronio, o truffolae terrae, vale a dire rigonfiamento della terra, sintetizzato in truffolae, da questo il dialettale trifola e le voci straniere truffe, francese, e truffle, inglese.
Per lungo tempo i naturalisti sono stati in disaccordo sulla classificazione del tartufo. Qualcuno lo definiva una pianta, altri un’escrescenza del terreno, o addirittura un animale! A prescindere dalle credenze comunque il tartufo rimase sempre un cibo altamente apprezzato, soprattutto nelle mense di nobili ed alti prelati.

Nel Settecento il tartufo piemontese era considerato presso tutte le corti europee un alimento tra i più ghiotti.
Nel ‘900, il Tartufo d’Alba acquista fama mondiale, grazie alla geniale opera di promozione svolta da Giacomo Morra, albergatore e ristoratore di Alba, giustamente “incoronato” Re dei Tartufi nel 1933 dal Times di Londra.


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