VERDE TIME

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mercoledì 14 giugno 2017

LA COLTIVAZIONE DEL LIMONE: 50 sfumature del re degli agrumi

Per coltivare limoni occorrono specifici accorgimenti, una collocazione adatta e dovute cure. Lo sanno bene gli agricoltori del bacino del mediterraneo che hanno un legame speciale con le loro piante. Per molti di loro, infatti, le piante da frutto ed i limoni, in particolare, sono come delle gemme preziose da custodire negli angoli più nascosti dei propri giardini, negli anfratti più protetti, al riparo da intemperie e sguardi indiscreti.Giardini e non orti, perché è proprio così che i contadini del sud chiamano i propri agrumeti. Piante di limone coltivate e curate non solo a mero scopo produttivo, per utilizzarne i frutti in cucina o gustarne il rinfrescante succo; il rapporto tra contadino ed i propri limoni non si esprime semplicemente con un io ti coltivo, tu mi dai i frutti; do ut des, come dicevano i latini. In realtà c’è ben altro… molto di più!

Il Limone (Citrus x limon) è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Rutacee, parente quindi di arance, mandarini e pompelmo. Non si hanno molte certezze sulla sua storia; si tratta di una specie ibrida, nata dall’incrocio tra cedro e arancio amaro, da secoli è ormai considerata una specie autonoma che si riproduce per innesto e talea. Conosciuto già al tempo dei Romani (ma in forme ben diverse da come lo conosciamo oggi), la sua coltivazione si diffonderà solo dopo il X sec. DC a partire dalla Sicilia. Fine dei dati certi, il resto è un mistero! A partire dalla sua origine (Persia o Cina … non si sa!), il comportamento, la fenologia… inquadrare il limone è un bel rompicapo. Il limone è un ribelle!   Molti tra i botanici più titolati hanno avuto un bel daffare nel tentativo di mettere ordine al più anarchico degli alberi da frutta, avulso ad ogni intento classificatorio e all’ordine produttivo che vorrebbe che con regolarità una pianta prima fiorisse e poi producesse frutti. Il limone nell’ordine della natura è l’eccezione rivoluzionaria che confonde i tempi ed i ruoli.
Carattere peculiare della pianta di limone è, infatti, la naturale attitudine di fiorire e fruttificare più volte nel corso dell’anno. Il Limone mostra la sua stranezza e generosità anche in questo; è in grado di sfoggiare, contemporaneamente e sulla stessa pianta, fiori e frutti. La rifiorenza è indizio della natura tropicale del limone, così come la grande sensibilità alle basse temperature: i fiori si gelano, le foglie cadono, i frutti si deformano. La coltivazione del limone, ovunque tranne che nel clima più mite della costa mediterranea, ha bisogno di protezioni per poter sopravvivere e proteggersi dal freddo.

Le caratteristiche varietali, oltre che gli stimoli ambientali (caldo, freddo, pioggia, etc.), incidono sulle fasi fenologiche della pianta, soprattutto sulla fioritura. Abbiamo già detto che il limone è una specie rifiorente ma la vera particolarità è che ogni fioritura genera frutti nettamente differenti i quali, per essere distinti, vengono indicati con diverse denominazioni. La prima fioritura, che avviene da marzo a giugno, è quella più importante per quantità di fiori emessi e dà origine ai limoni “primofiore”, che maturano in settembre – ottobre, e ai limoni “invernali”, che maturano da novembre a maggio. La seconda fioritura, da giugno a fine luglio, porta alla produzione dei “bianchetti”, che maturano da marzo a maggio. La terza fioritura ha luogo da agosto ad ottobre; si ottiene spontaneamente o in seguito a pratiche di forzatura e dà origine ai famosi “verdelli” e ai “bastardi” che maturano nell’estate-autunno dell’anno seguente.
Questa è la dimostrazione di tanta generosità: praticamente tutto l’anno possiamo godere della presenza e dei benefici che questa pianta e i suoi frutti ci regalano. I limoni non mancano mai e non devono mancare; lo sa perfettamente il contadino avveduto che custodisce con cura il proprio limoneto e lo coltiva in modo naturale.
Una nota di sole splendente che illumina e nobilita i giardini… il Limone: generoso, sovversivo, senza regole, senza storia certa; ancora oggi, nell’era dell’agricoltura industriale, schematizzata, conformata e uniformata… un ribelle della natura!

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