L’aquilegia è una pianta appartenente alla famiglia delle ranuncolaceae, in natura ne esistono più di settanta specie alcune di origine americana, altre di origine asiatica e altre ancora delle zone alpine europee, solo pochissimi esemplari, invece, sono stati ritrovati nel continente africano. Il nome aquilegia ha delle origini piuttosto incerte, per alcuni il temine deriva da aquila, perché i petali del fiore somigliano agli artigli del maestoso rapace, secondo altri nome aquilegia deriva dal termine latino aquilegium, parola che indicava un tipo di recipiente per l’acqua, dato alla pianta per via della caratteristica forma concava delle foglie che quando piove si riempiono di acqua.
Storia e simbologia
Tra le specie più diffuse e utilizzate a scopo ornamentale vi sono: l’a. chrysantha, di origine americana, i cui fiori sono di colore giallo; l’a. caerulea, tipica del nord america, i cui fiori possono essere di colore bianco o azzurro; l’a. flabellata, originaria del Giappone, dai candidi fiori bianchi; l’a. formosa, di origine californiana, i cui fiori sono di colore giallo o rosa.
Per quanto riguarda, invece, le specie che crescono spontanee in Italia, sono diffuse lungo le Alpi e gli Appennini e vengono chiamate comunemente colombine, la più famosa è l a. alpina , che cresce solitaria o al massimo in gruppetti da 2/3 piante, i cui fiori sono di colore azzurro cielo. Altre specie presenti sul territorio italiano sono: l’a. vulgaris,dai fiori di colore azzurro violaceo; l’a. atroviolacea, dai fiori di colore viola scuro, e l’a. thalictrifoli con dei piccoli fiori azzurro violacei.
I nativi americani preparavano degli infusi con estratti della pianta a scopo terapeutico, per curare il mal di cuore e la febbre, inoltre ne usavano i semi che venivano polverizzati per crearne una farina da sfregare sulle mani e ottenere così un afrodisiaco, pensavano infatti che il suo profumo potesse attrarre le donne.L’aquilegia è stata considerata per secoli una pianta magica, utilizzata della streghe e associata alla luna ed al pianete venere, per via di queste considerazioni popolari si riteneva che la pianta fosse legata alla sfera emotiva e quindi poteva essere adoperata dalle streghe per rompere o creare legami d’amore.
Nel linguaggio di fiori e delle piante l’aquilegia, secondo le più antiche tradizioni popolari, rappresenta la lussuria, l’ipocrisia, il capriccio e l’esibizionismo.Secondo un’antica leggenda italiana, uno stregone che abitava in una grotta nei pressi del lago di Como, creò scompiglio tra la principessa Teordagne e il principe longobardo Rutibaldo tramite dei fiori di aquilegia, poiché secondo le credenze popolari la forma dei petali dell’aquilegia ricorda delle corna, in particolare l’aquilegia dai fiori bruni è dedicata ai mariti (nel caso subiscano tradimento) e quella dai fiori rosa è dedicata alle mogli (nel caso il marito abbia un’amate) ma, anche se il colore varia, il significato resta lo stesso: tradimento, quindi è detto popolare che nessuno dei due coniugi la deve regalare al suo consorte!
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