VERDE TIME

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sabato 13 giugno 2020

VERDE TIME : FICO D'INDIA


Il fico d’India oppure  “opuntia ficus-indica” appartiene alla famiglia delle cactacee ed è originario del Messico, ma è naturalizzato in tutto il bacino del mediterraneo e nelle zone temperate di America, Asia,  Africa ed Oceania. In Europa infatti fu portato da Cristoforo Colombo che ne caricava le navi per usarlo come verdura ricca di vitamina C utile a prevenire lo scorbuto.
La pianta del fico d’india venne chiamata così dall’esploratore per i frutti che ricordavano quelli del fico mentre d’India deriva dal fatto che Colombo nei suoi viaggi pensava di essere approdato nelle Indie orientali.
Il fico d’India è una pianta succulenta che immagazzina molta acqua nelle pale che, (nonostante il peso dovuto al contenuto di acqua), sono sostenute internamente da fibre lignificate che danno sostegno a tutta la pianta.
Le pale sono dette cladodi e sono lunghe da 20 ai 40 cm ed hanno forma ovale con la base appuntita, oltre ad essere provviste di spine che caratterizzano tutta la pianta.
Da buona pianta cactacea, il fico d’india, ama il sole ed il clima mite e gli ambienti rocciosi.

I fiori, di colore giallo, portati alla sommità dei frutti, spuntano a fine primavera.
I frutti rossi, verdi o gialli contengono semi marroncini oltre a tantissime minuscole spine dette glochidi.




IN CUCINA

I frutti del fico d’india oltre ad essere prelibati sono ricchi di calcio, vitamina C, fosforo, zuccheri, ed acidi organici.
I frutti si possono consumare al naturale o farne marmellate mentre le pale, purchè vengano raccolte giovani, sono ottime tagliate a pezzettini da cuocere con la loro stessa acqua, purchè debitamente spinate.

ricetta della marmellata di fichi d’india
Per ogni kilo di frutta 350 di zucchero. Sbucciare i frutti e tagliare a cubetti. Mettere in una pentola capiente e cuocere fino a quando si ammorbidiscono. Togliere dal fuoco e passare tutto nel passaverdura in modo da eliminare i semini. Rimettere sul fuoco e aggiungere lo zucchero. Raggiunta l’ebollizione aggiungere il succo di un limone ed un pizzico di chiodo di garofano. Lasciar cuocere fino a quando raggiunge la consistenza giusta, girando ogni tanto e a fiamma dolce. Quindi versare nei vasetti, tappare e capovolgere i vasetti. Lasciarli capovolti fino a quando non sono freddi. Conservare in dispensa. N.B. in questa marmellata è possibile aggiungere anche qualche petalo di fiore dei fichi d’india per renderla più coreografica ed appettitosa.

Ricordando che i fiori e le pale del fico d’India hanno proprietà diuretiche ed antispasmodiche. 

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