VERDE TIME

VERDE TIME

martedì 30 giugno 2020

VERDE TIME: NASTURZIO (TROPAEOLUM)


Una pianta che si può definire completa: oltre che molto bella, è eclettica, versatile oltre che ricca di ottime proprietà e anche completamente commestibile: il Nasturzio.
Originario del Sud America, il nasturzio (Tropaeolum), noto anche Tropeolo,   è una graziosa pianta perenne, coltivata come annuale, di rapida crescita e grande effetto sia in giardino che in vaso sul balcone. Può essere allevata con portamento rampicante o strisciante, ha fusti sottili e volubili, con foglie tondeggianti e lucenti, che emanano un odore intenso, pungente e speziato. Da giugno a ottobre produce fiori vistosi, grandi 5 cm, gialli o arancio, anche screziati, delicatamente profumati, amati dalle api e commestibili. Per la sua semplicità e velocità di sviluppo è adatta anche ai bambini, che la vedranno germogliare e crescere rapidamente sotto i loro occhi. Alcune varietà orticole a portamento nano compongono dei cespi compatti e striscianti che ricadono con facendo un effetto scenografico.

Principali specie

Esistono diverse specie e varietà di questa pianta, si può scegliere in base ai propri gusti personali e anche a seconda dello spazio a disposizione e a seconda di ciò che si desidera: cespuglio, rampicante, in vaso etc
Un’altra varietà è il nasturzio nano, che cresce a cespuglio ed è perfetto per modesti giardini o vasi. Ancora, abbiamo il Peach Melba, dai fiori gialli e rossi, usato per condire anche le insalate. Infine, c’è il Salmon baby, che si colora diversamente, passando dal rosa all’arancione.

Tropaeolum majus

La specie Tropaeolum, la più diffusa e nota del genere, include piante annuali, originarie dalla Bolivia alla Colombia. Sono  piante a portamento rampicante o strisciante, hanno fusti sottili dove nascono foglie rotondeggianti, caratteristiche, in quanto il picciolo si inserisce direttamente nella lamina fogliare anzichè nel margine fogliare. E’ perfetto se si hanno a disposizione grandi spazi  i suoi fiori vanno dal giallo al rosso e crescono tutta l’estate.Di questa specie ci sono numerose varietà e cultivars che si diversificano per il colore e la forma dei fiori e per la precocità di fioritura.


Tropaeolum peregrinum

La Tropaeolum peregrinum, originaria del Perù e dell’Ecuador è un rampicante annuale a portamento eretto. Ha foglie a cinque lobi di verdi chiaro e fiori gialli, speronati e con i petali sfrangiati come ali d’uccello.

Tropaeolum polyphyllum

La Tropaeolum polyphyllum è una piccola pianta tuberosa originaria del Cile e dell’Argentina, è una perenne tuberosa la cui altezza non supera i 20 cm e con portamento strisciante. La fioritura avviene ad inizio estate regalando  fiori di colore giallo, speronati che non superano i 2 cm.
Questa specie ha bisogno di spazio quindi non è  adatta ad essere allevata in vaso

Tropaeolum speciosum

La Tropaeolum speciosum è una pianta perenne, a foglie decidue, originaria del Cile, caratterizzata da fusti attorcigliati e lunghi e sottili rizomi.
Fiorisce in estate, regalando fiori solitari rosso brillante, portati da un lungo peduncolo e provvisti di sperone. Non  è adatta ad essere allevata in vaso perchè ha necessità di una discreta profondità del terreno avendo un apparato radicale profondo.

Tropaeolum azureum

La Tropaeolum azureum ha un portamento rampicante che produce in tarda primavera graziosi fiori speronati di colore azzurro – violetto.


Tropaeolum tuberosum

Questa specie rampicante perenne è originaria della Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù. Ha radici tuberose con foglie lobate di colore verde tendente all’azzurro. Fiorisce in estate fino all’autunno producendo tantissimi fiori di colore giallo o rosso, provvisti di sperone.

Tropaeolum pentaphyllum

La Tropaeolum pentaphyllum è una specie rampicante che fiorisce regalando fiori rosa con un frutto di colore viola scuro.



Il nasturzio ha la proprietà di allontanare gli afidi.
Le sue foglie sono molto particolari perché non si bagnano, sono idrorepellenti. L’acqua che arriva in contatto le piante non le bagna, ma forma dei goccioloni che rotolano sul lembo della foglia fino a cadere: si tratta del famoso effetto loto che è molto scenografico.
Il  nastruzio possiede molte proprietà, vediamole:
  • ha proprietà afrodisiache
  • favorisce l’attivazione della circolazione
  • aumenta la resistenza dei vasi capillari
  • facilita l’afflusso della bile nell’intestino e le secrezioni intestinali
  • rinforza la struttura della pelle e la crescita dei capelli
  • stimola l’appetito e stimola la digestione
  • contrasta la malinconia
Tutta la pianta del nasturzio è terapeutica: fiori, foglie, frutti, radici. Inoltre è commestibile.
Tutte le parti della specie Tropaeolum majus sono commestibili ed ha un sapore simile al crescione (leggermente piccante). In particolare i fiori sono utilizzati come ingrediente decorativo nelle insalate.
Le gemme dei fiori sono anche usate come sostituti dei capperi. I fiori sono spesso utilizzati come ingrediente ornamentale per le insalate o come condimento per i piatti saltati in padella. Questi contengono circa 130 mg di vitamina C per 100 grammi, circa lo stesso ammontare contenuto nel prezzemolo. Inoltre, contengono fino a 45 mg di luteina per 100 grammi, ovvero la maggiore quantità mai riscontrata in ogni pianta commestibile
Nel Seicento, la pianta fu importata dagli europei ed anche utilizzata contro la carenza di vitamina C (scorbuto). Al nasturzio sono oggi attribuite, in erboristeria, proprietà antibatteriche. Il nasturzio non è tossico, al contrario è un fiore interamente commestibile, tutta la pianta si mangia, dalle foglie ai petali, semi compresi. Il suo sapore è aromatico,  ricorda quello del crescione e si può mangiare in insalata o usarlo per insaporire vari piatti. I suoi fiori e le sue foglie sono ricchi di vitamina C si possono aggiungere a frittate e insalate aggiungono un tocco agro-piccante. Le foglie stropicciate tra le mani emanano un sentore speziato; i fiori hanno un lieve profumo di miele. Il nasturzio è una pianta particolare per i suoi fiori a forma di elmo, nel linguaggio dei fiori simboleggia la LOTTA. I suoi fiori venivano incisi su elmi, scudi e spade del passato, e infondevano simbolicamente lo spirito combattivo negli uomini che scendevano in campo. Anche oggi il suo significato non è cambiato poi molto, ed è l’ideale simbolo di chi non si arrende di fronte ad una difficoltà o ad una avventura che sembra in salita. Regalatelo dunque (o regalatevelo) ai combattenti, a chi ogni giorno lotta per un qualsiasi motivo.

lunedì 29 giugno 2020

VERDE TIME: BOCCA DI LEONE


L’ Antirrhinum majus, conosciuto comunemente come Bocca di Leone, è una specie che vanta un’ampia diffusione, specialmente in Europa (bacino del Mediterraneo) e nelle regioni del Nord Africa. Il genere Antirrhinum conta un numero incredibile di specie, tra le quali, proprio la Bocca di Leone è quella maggiormente conosciuta.
Perché si chiama Bocca di Leone?
Il fiore dell’ Antirrhinum majus ha una forma molto particolare, che ricorda proprio quella del muso di un leone. Le due parti principali del fiore sembrano formare due grandi labbra, proprio come quelle dell’animale appena citato. Un fiore che, nonostante sia collegato alla figura del re della savana, resta delicato nel suo aspetto e elegante nei colori.
La specie che stiamo descrivendo rientra nel gruppo di quelle maggiormente decorative e facili da coltivare. Tantissime sono anche le varietà di Antirrhinum majus, che si presentano con sfumature di colore straordinarie, mantenendo sempre la raffinatezza della forma originale. Tutte possono essere descritte come piante ornamentali meravigliose. La pianta, rustica e perenne, si presenta con fusto eretto (può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza) e con foglie lanceolate. È il fiore ad attirare maggiormente l’attenzione e che ha permesso di identificare questa specie come Bocca di Leone. I fiori sono raccolti in infiorescenze a racemo terminale e sono di grandi dimensioni.
Il loro colore è variabile, poiché ogni fiore può assumere le più delicate tonalità di giallo o di rosso, ma possono presentarsi anche con un elegante abito bianco, sul quale si notano diverse sfumature cromatiche meravigliose.
La Bocca di Leone, che abbiamo descritto come rustica e perenne, può essere anche coltivata come pianta annuale.

La fioritura dell’ Antirrhinum majus avviene periodo primaverile, con la precisione tra la fine di maggio e l’inizio del mese di giugno.
I fiori della Bocca di Leone si sviluppano su steli come spighe e si fanno ben notare principalmente per la forma. La fioritura porta con sé un dolce profumo e i fiori possono essere monocromatici (principalmente bianchi o gialli) o possono presentare sfumature ben evidenti.
Spesso la bocca di leone viene messa in disparte quando si parla delle piante ornamentali più belle da coltivare. Un grave errore, poiché raffinata è la bellezza dei fiori.
Perché non sempre occupa i primi posti nella lista delle piante più desiderate?
L’unica risposta che può essere data a questa domanda fa riferimento alla grande diffusione dell’ Antirrhinum majus. Più una pianta è conosciuta, maggiori sono le probabilità di considerarla come troppo comune e, quindi, come non adatta alla coltivazione per fini decorativi. Tutti alla ricerca della pianta più strana, di quella più particolare (e spesso difficile da coltivare), ma la soluzione perfetta, questa volta, è proprio la più scontata. La Bocca di Leone è pronta a farvi rimanere a bocca aperta.

La riproduzione dell’ Antirrhinum majus avviene per seme e la semina può essere effettuata sia in primavera (semina a dimora) che in inverno (semenzaio). Se si vive in zone dove l’inverno è abbastanza rigido si consiglia di procedere con la semina in vaso o semenzaio, piantando i semi alla fine del mese di febbraio.

Sul nome comune dell’ Antirrhinum majus abbiamo già fornito informazioni nel primo paragrafo, ma ci sono altre curiosità sulla Bocca di Leone. Nel Medioevo questo fiore era considerato come simbolo del capriccio e le donne lo utilizzavano come ornamento per i capelli. In questo modo facevano capire ai corteggiatori che la strada era sbarrata, mostrando il simbolo floreale dell’indifferenza.
In passato la Bocca di Leone era spesso piantata davanti la porta delle abitazioni, poiché considerata come una pianta capace di allontanare gli spiriti maligni. L’ Antirrhinum majus non è una pianta pericolosa. In passato erano particolarmente apprezzate le proprietà della Bocca di Leone. Dioscoride Pedanio, noto medico e botanico greco, portò alla conoscenza di tutti tutte le virtù del fiore di questa pianta. Il fiore di Bocca di Leone, così come quello del Giglio (Pancratium), veniva ampiamente utilizzato sia per trattamenti di bellezza che per le sue proprietà antiinfiammatorie, emollienti e lenitive.
Il fiore dell’ Antirrhinum majus era utilizzato in decotti per uso esterno, sfruttando l’azione degli impacchi direttamente sulla pelle.
Attenzione: prima di usarlo sulle persone, fatevi consigliare da un medico esperto in modo da evitare qualsiasi problema. Nel linguaggio dei fiori la Bocca di Leone (Antirrhinum majus) ha un significato ben preciso: disinteresse e indifferenza.
Desideravate regalare una composizione con fiori recisi di Bocca di Leone alla persona amata? Non fatelo!

domenica 28 giugno 2020

VERDE TIME : COLEUS O COLEO (SOLENOSTEMON)


Il Coleus è una splendida pianta da foglia che viene coltivata  per le sue eleganti foglie, che variano da specie a specie in forma ed in colore, e passano dall’essere rossicce chiazzate, bicolori, verdi , marginate o venate di verde, di giallo o di rosa, opposte, semplici, a forma di cuore o di altre forme.
Si tratta di  una pianta perenne, coltivata come annuale,  eretta di natura erbacea o semiarbustiva, che può avere  tuberi commestibili.
Ha un portamento eretto e ben presto si ramificaa partire già dalla parte bassa. I fiori poco appariscenti, sono riuniti in infiorescenze a spiga e sono piccoli, di colore variabile dal bianco, al blu, al porpora.
Alcune specie possono ricordare le piante di menta e di ortica che appartengono alla stessa famiglia delle Lamiaceae. Se coltivata in appartamento il Coleus non  arriva a superare i 50 cm di altezza mentre nei suoi ambienti naturali può superare il metro di altezza.

Principali specie

Il Coleus conta più di 150 specie diverse. La più diffusa è indubbiamente la Coleus blumei. Vediamone alcune insieme.

Coleus blumei

La specie Coleus blumei è originaria dell’isola di Giava : in natura si presenta come un  arbusto che arriva a misurare il metro di altezza. Ha  foglie verde pallido, ovali, con i margini dentellati con screziature  porpora o ramato.
Da questa specie derivano la stragrande maggioranza delle cultivars che si trovano in commercio: Coleus blumei ‘Carefree’ con foglie palmato-labiate di colore rosso scuro al centro e verdi ai bordi; Coleus blumei ‘Rainbow’ con grandi foglie cremisi con nervature rosso scuro e margini rosso quasi nero; Coleus blumei ‘Sabre’ a portamento cespugliuoso con foglie screziate di rosso, giallo e verde.

Coleus thyrsoides

Questa specie presenta foglie cuoriformi, rispetto alle altre specie, ha  una fioritura abbondante che parte dal mese di novembre e dura fino a marzo. I fiori sono azzurri e molto decorativi.
La sua  altezza può arrivare al metro.

Coleus verschaffeltii

Questa specie è caratterizzata da foglie a forma di cuore con i margini dentellati e la lamina fogliare ricoperta da una leggera peluria screziata di rosso con i margini rossi.
La pianta di Coleus non è certamente coltivata per la fioritura ma per il fogliame. Anzi i fiori,  quando iniziano a comparire, andrebbero eliminati per fare risparmiare energie preziose alla pianta. Ma nonostante la fioritura non sia spettacolare è comunque bello notare il gioco di colore tra foglie e fiorellini
La fioritura avviene tra l’autunno e l’inverno I fiori sono piccoli, di colore blu/lilla e riuniti in infiorescenze a forma di spiga.

Il simbolo rappresentato dal Coleo è il sortilegio, infatti la straordinaria colorazione del suo fogliame sembra una vera e propria magia, l’accostamento delle tinte in una sola foglia è  vario e imprevedibile.
Il nome di questa pianta deriva dalla parola greca “koleos” che significa guaina e si riferisce ad una particolarità della struttura interna della corolla.
I primi esemplari di Coleo furono portati in Europa verso la fine del Settecento, ma la fortuna di questa pianta ebbe inizio soltanto mezzo secolo fa, quando nei giardini si impose il colore.
Il Coleo e le sue proprietà terapeutiche
C’è  una specie di Coleus, il Coleus forskohlii che contiene una sostanza, la foskolina usata nella medicina ayurvedica per ottenere diversi preparati utilizzati per combattere i crampi muscolari e allo stomaco, la pressione sanguigna, le allergie, l’asma e la depressione.
Inoltre favorisce  la perdita di peso in quanto aumenta la concentrazione dell’AMPc (AMP ciclico) all’interno delle cellule il messaggero cellulare che attiva numerosi enzimi tra i quali quelli lipostatici ossia quelli che stimolano la lipolisi ed il rilascio dei lipidi incrementando quindi la combustione dei grassi.

sabato 27 giugno 2020

VERDE TIME : GERANIO (GERANIUM)


Al genere Geranium appartengono piante erbacee perenni, che possono essere utilizzate per creare delle magnifiche aiuole in giardino o per riempire ampie fioriere da posizionare su balconi o ampi terrazzi.
I Geranium sono facilissimi da coltivare e riescono a creare sempre un effetto decorativo impressionante, sia per il numero di fiori, che per il colore degli stessi. È importante, prima di passare alla descrizione delle specie appartenenti a questo numeroso genere, aprire una parentesi per classificarli e distinguerli da un altro genere appartenente alla stessa famiglia. Quando si parla di Geranium non si fa diretto riferimento ai classici e diffusi Gerani Pelargonium, dall’aspetto più ordinato e gentile.
Al genere, che ho deciso di descrivere attraverso questa breve scheda, appartengono specie più rustiche, le quali (purtroppo) sono state offuscate da quelle appartenente al genere Pelargonium, più facili da trovare in commercio e sempre pronte a dare un tocco di colorata eleganza agli spazi esterni. La diffusione (commerciale) dei Geranium è di gran lunga minore rispetto a quella dei Pelargonium e non sempre è facile reperire piantine da utilizzare come elemento naturale di valore per abbellire aiuole o altri spazi.
Non si capisce il perché di questa prevalenza da parte dei Pelargonium, poiché le caratteristiche colturali e i meravigliosi colori dei Gerani rustici sono simili e, proprio ad essere pignoli, hanno anche qualche caratteristica in più che permette di distinguerli in modo positivo.
Sono piante dalla delicata e lunga fioritura, con un fogliame particolarissimo (molte specie hanno foglie così belle, che possono essere tranquillamente paragonate a piccoli fiori), sono facilissime da coltivare e, come tutte le piante rustiche, riescono ad adattarsi a diverse condizioni climatiche.
I Geranium, al contrario dei Pelargonium, riescono a sopportare meglio anche le basse temperature, potendo essere considerate come piante perfette per giardini mediterranei e non solo. Sono diffusi allo stato spontaneo in tutta Europa e in alcune regioni dell’America del Nord: circa 28 specie sono state definite come autoctone, facendo riferimento proprio al nostro Paese.
Questo ci permette di capire la loro capacità di adattarsi anche a climi più freddi: aria fresca, adeguata esposizione ai raggi del sole e una corretta irrigazione nei mesi più caldi dell’anno, sono le condizioni che permetteranno di ammirare la copiosa fioritura delle specie rustiche di Geranio. Il caldo? Non è un problema.
Sono i colori dei fiori ad attirare l’attenzione: bianchi, rosa, lilla, porpora, viola e così via, in un elenco nel quale sono comprese tutte le più belle tonalità e le più affascinanti sfumature cromatiche. Fiori leggermente venati che si affacciano tra un fogliame decorativo e vario: ogni specie ha foglie che si differenziano per tonalità di colore e forma. Altra caratteristica che contraddistingue i Geranium è la loro attitudine ad allungare sempre più gli steli, che possono raggiungere anche le piante vicine, dalle quali ricevono una protezione dalla luce solare, offrendo in cambio bellissimi fiori.

Differenze tra Geranium e Pelargornium

Spesso quando si parla comunemente di Gerani si parla indifferentemente di Geranium o Pelargornium, che non è corretto scientificamente.
Abbiamo già definito le principali differenze tra i due generi nella scheda relativa ai Pelargoniumma è sempre meglio rinfrescare un po’ le idee. Riassumendo possiamo affermare che i Pelargonium hanno fiori leggermente asimmetrici, mentre quelli dei gerani rustici sono perfettamente simmetrici. Altra differenza ben evidente è data dalla consistenza e dalla lunghezza degli steli, più teneri e lunghi nei Gerani rustici, mentre legnosi e che si sviluppano meno in altezza per i Pelargoni. Anche le origini sono diverse: i Geranium si sviluppano in zone dal clima temperato (Europa e Nord America), mentre i Pelargonium sono originari delle più calde regioni che si affacciano sul mediterraneo e in altri più lontani luoghi dove il clima è particolarmente mite. Ecco perché questi ultimi soffrono maggiormente le temperature dell’inverno del nostro Paese, mentre i gerani rustici non devono necessariamente essere collocati in luoghi riparati con l’arrivo della fredda stagione.

Principali specie/varietà

Sono davvero tantissime le specie appartenenti al genere Geranium, ma di seguito ho deciso di descrivere quelle che vantano una maggiore diffusione, classificandole in 3 diversi gruppi:
  • specie più indicate per la domestica coltivazioneGeranium argenteum; G. cinereum, G. macrorrhizum, G. phaeum, G. pratense, G. psilostemon.
  • Specie e varietà di facile coltivazione: G. endressii, G. himalayense. G. x cantabrigiense. G. ‘Russell Pritchard’.
  • Specie con particolare e decorativo fogliame: robertianum; G. renardii, G. x magnificum, G. lucidum, G. maderense.
Ho anche inserito, a seguire, un piccolo paragrafo dedicato agli ibridi più amati e belli.

Geranium argenteum

Ha un portamento strisciante e le dimensioni della pianta sono contenute. Può essere tranquillamente collocato in zone del giardino soleggiate e la sua fioritura è spettacolare. Da giugno a settembre piccoli fiori rosa, con leggere striature di colore viola, fanno la loro apparizione tra le verdi foglie, regalando uno spettacolo unico. È una specie originaria di alcune località delle Prealpi Carniche e Giulie

Geranium cinereum

Altra specie di piccole dimensioni: difficilmente supera i 20 centimetri di altezza. La fioritura regala piccole gemme di colore bianco o rosa (o con sfumature degli stessi colori) ed è una specie adatta ai più freschi giardini delle zone montane, nei quali predilige posizione soleggiate o al massimo di mezz’ombra. È una pianta perenne, che ben si adatta a qualsiasi terreno, l’importante è che sia ben drenato. Fiorisce nel periodo estivo (giugno-agosto) ed è possibile accostare tale specie ad altre piante, per creare meravigliose aiuole

Geranium macrorrhizum (Geranio odoroso)

Bellissimo geranio dal cespuglioso portamento, che raggiunge anche i 35 centimetri di altezza, ma che si sviluppa maggiormente in larghezza. Le foglie verdi e con margini irregolari durano tutto l’anno e tra le stesse, adagiati su steli sottili, appaiono in primavera dei bellissimi fiori di colore rosa o bianchi.
Il G. macrorrhizum ha una crescita rapida, predilige zone di mezz’ombra e resiste bene alle basse temperature. Teme particolarmente i ristagni di acqua.È una specie che può essere coltivata tranquillamente sia in balcone che in piena terra e in entrambi i casi la crescita sarà incredibilmente veloce. Il nome deriva dal greco “makròs” (grande) e “rhiza” (radice), facendo diretto riferimento alla più sviluppata parte sotterranea della pianta.

Geranium phaeum

Questo rustico geranio riesce a svilupparsi in altezza fino a 80cm. La fioritura, che avviene in primavera e che dura per tutto il periodo estivo, porta un gran numero di fiori di colore viola intenso. Ampiamente diffuso su tutto il territorio italiano, cresce su suoli freschi delle zone collinari e montane.

Geranium pratense

Il Geranium pratense raggiunge i 60 centimetri di altezza e per ottenere una copiosa fioritura, che sempre porta degli spettacolari fiori di colore bianco (con leggere sfumature di azzurro) o anche blu o viola, è necessario metterla a dimora in zone di mezz’ombra.La fioritura è estiva e i fiori, simmetrici, sono composti da 5 meravigliosi e delicati petali. È una pianta perenne con steli pelosi e foglie lobate.

Geranium psilostemon

Forse il geranio che riesce a svilupparsi maggiormente in altezza: 60 centimetri è un limite più volte superato da questa pianta (in almeno 3/5 anni).
Proprio per questa sua caratteristica il G. psilostemon è spesso utilizzato per creare delle eleganti bordure per aiuole o per delineare il perimetro di una piccola area ben precisa.
I fiori si presentano, con indosso un bell’abito rosso o lilla, nel periodo estivo. Riesce ad adattarsi praticamente a qualsiasi tipologia di terreno, anche se quelli più indicati per questa specie sono quelli sabbiosi e argillosi con pH tendenzialmente acido.

Geranium endressii

Impossibile non essersi mai imbattuti in questa spettacolare specie, facilissima da coltivare e in grado di trasformare qualsiasi giardino o terrazzo in un vero e proprio paradiso di colori. Si sviluppa formando cespi relativamente bassi e tra le verdi foglie appaiono dei bellissimi fiori di piccole dimensioni e solitamente di colore rosa. Ampiamente utilizzato per l’ibridazione.

Geranium himalayense

Questo geranio è molto amato perché facilissimo da coltivare e per la sua lunga fioritura, che dura per tutta l’estate. L’unica accortezza da tenere, per permettere alla pianta di mantenere una copiosa fioritura a lungo, è quella di eliminare i fiori appassiti. Anche il G. Himalayense è utilizzato per la creazione di molti ibridi, tra i quali è possibile ricordare il Geranio Johnson’s Blue.

Geranium maderense

Più delicato rispetto alle specie fino a questo momento descritte, poiché non sopporta le temperature particolarmente rigide. Questo perché è originario dell’Isola di Madeira, dove per la maggior parte dell’anno il clima è mite.
Per coltivare questa specie è necessario assicurarle una posizione di mezz’ombra e un terreno abbastanza umido.Un geranio molto apprezzato per il maestoso portamento e per il fogliame, tra il quale appaiono bellissimi fiori color lilla o magenta. La fioritura dura per tutto il periodo primaverile e per la stagione estiva.
È possibile coltivarla in Italia? Certo, ma si consiglia una coltivazione in vaso, in modo da tutelare la pianta, spostandola in luoghi riparati, durante i più freddi inverni.
Inoltre, coltivando tale specie in vaso è possibile giocare con le forme: è facilissimo ottenere una grande e ordinata nuvoletta colorata, che si sovrappone a foglie simili (azzardiamo questo paragone), per forma, a quelle delle felci.

Ibridi dalla bella fioritura

Tra le varietà e gli ibridi maggiormente conosciuti e apprezzati per la loro raffinata bellezza, possiamo ricordare: 
  • Geranium Mavis Simpson, dal fogliame grigio-verde e con fiori rosa molto delicati. Perfetto, per il suo portamento strisciante, per creare dei bellissimi tappeti colorati o straordinarie cascate di colore in vasi appesi.
  • x cantabrigiense: si sviluppa con portamento tendenzialmente strisciante, dando vita a spettacolari cuscini con fiori di colore rosa.
  • Russell Pritchard: si fanno notare i fiori rosa e con vistose venature violacee. La fioritura dura a lungo, da maggio a ottobre. Riesce a raggiungere anche il metro di altezza.


Il nome deriva dal greco γέρανος /geranos (“gru”): si fa riferimento al fatto che i frutti hanno la tipica forma del becco delle gru.
I Geranium presentano fiori isolati a ombrella e non riuniti in infiorescenze.
La ricerca farmacologica sulla specie G. sanguineum è particolarmente attiva in Bulgaria. Recenti studi hanno dimostrato come un complesso polifenolico delle radici di questa specie riesca a inibire alcuni ceppi di virus influenzali. Abbiamo descritto piante che non possono essere definite come pericolose, ma che sono utilizzate nell’aromaterapia.
Attenzione, quelle che seguono sono solo delle informazioni, prima di ogni applicazione consultate degli esperti.
I gerani sono conosciuti per le loro proprietà riequilibratici del sistema nervoso, antidepressive, astringenti e antisettiche. Rientrano nella categoria delle piante officinali, utilizzate per calmare il dolore.
Utilizzati anche per combattere la forfora, l’acne, per alleviare il dolore delle bruciature e per eczemi. Le piante appartenenti alla famiglia delle Geraniaceae sono davvero incredibili: bellissime e con doti nascoste davvero straordinarie.Diverse sono le sfumature di significato che fanno riferimento ai Gerani. In generale, queste piante simboleggiano un forte legame (solidità e stabilità) e la preferenza per la persona alla quale vengono donate.
Diverse, come detto, possono essere le sfumature di significato:
  • i gerani con fiori rossi simboleggiano il conforto e la consolazione;
  • I gerani rosa sono il simbolo di un’amicizia che sta per nascere. 

venerdì 26 giugno 2020

VERDE TIME : GERANIO (PELARGONIUM)



Il Geranio (Pelargonium) è il re dei balconi!
In campagna, in città, lungo ringhiere di ampi terrazzi di belle villette o sui davanzali di finestre che affacciano nel centro storico cittadino non fa alcuna differenza: il Geranio è pronto a portare un’ondata di meravigliosi colori. Stiamo descrivendo una pianta che è impossibile non amare: perfetta per abbellire elegantemente qualsiasi spazio esterno e facilissima da coltivare. Basta davvero poco per ottenere una copiosa fioritura da una pianta forte e sana. Sono davvero tantissime le varietà di Pelargonium tra le quali è possibile scegliere, tutte con caratteristiche colturali simili, ma che si differenziano tra loro per gli accesi colori o per il portamento, che può essere anche ricadente. Tutte bellissime e perfette per cortili, balconi e terrazzi di ogni genere. I Gerani sono il simbolo delle calde estati italiane (e non solo), in grado di trasformare anche i più scarni spazi esterni di una casa in una vera e propria oasi, un paradiso colorato incredibilmente affascinante. Si affacciano con grazia e con le loro foglioline, tra le quali appaiono i bellissimi fiori, sembrano quasi salutare chi dal basso li osserva e, quasi senza accorgersene, esclama: “che spettacolo”! Riuscite ad immaginare un mondo senza Pelargonium? Io no! Sono troppo belli ed è impossibile immaginare una città senza balconi fioriti, ovvero un bel casolare di campagna, senza nemmeno un solo Geranio. Inutile utilizzare altre parole: il Geranio è il re dell’estate. Il suo regno ha confini infiniti: dalle campagne, dove la semplicità vive in ogni dove, alle più caotiche città, nelle quali riesce ad adattarsi senza troppa fatica e dove colora il dominante e triste grigio degli edifici.
I Gerani destinati alla coltivazione sono originari dell’Africa Meridionale (alcune specie provengono anche dalla Siria, dall’Australia e dall’India). La loro diffusione nel Vecchio Continente è iniziata del XVII secolo, quando botanici e naturalisti del tempo, a seguito di viaggi esplorativi, sono tornati nel nostro continente con questo tesoro di inestimabile valore.
 Come si presenta il Geranio (Pelargonium) e quali sono le sue principali caratteristiche? Partiamo dalle foglie, le quali si presentano con ben evidenti venature che mettono ancor più in risalto il loro colore verde intenso. I fiori, veri e propri gioiellini, sono formati da cinque petali disposti in ombrelle di diversa tonalità. Per quanto riguarda i colori c’è l’imbarazzo della scelta.
Per creare bordure straordinarie in giardino o per valorizzare un terrazzo, consiglio l’accostamento con la Surfinia, altra pianta dalla spettacolare fioritura.

Geranio: Pelargonium o Geranium? Quali sono le differenze?

I colori straordinari mandano in confusione l’osservatore, che proprio non riesce a staccare gli occhi da questa pianta così attraente, mentre nella sua testa mille pensieri confusi vagano leggeri. Una dolce confusione, che forse è meglio descriverla come perfetta soluzione per ritrovare la serenità: il Geranio crea confusione, ma semplicemente perché non si riesce a capire se ancora si vive in un mondo reale o in un magico mondo. Osservando la pianta in fiore sembra di stare in un vero e proprio paradiso, difficilmente assimilabile alla realtà.Invece, si può parlare di vera confusione quando si fa riferimento al genere di appartenenza: stiamo parlando di Pelargonium o di Geranium? È questo l’amletico dubbio. La confusione è tanta e spesso tra i due generi non viene fatta alcuna distinzione. Sbagliato! L’unica cosa in comune che hanno i Pelargonium e i Geranium è l’appartenenza alla famiglia delle Geraniaceae, ma a questa soluzione si è giunti solo nel 1700.
I Geranium riescono a sopportare temperature decisamente più fredde, si sviluppano maggiormente in larghezza e non in altezza (sono utilizzatissimi come delicata pianta tappezzante per aiuole di piccole dimensioni). I Pelagornium, invece, non riescono a sopravvivere in condizioni estreme, in zone dove il gelo spesso detta le leggi. I fiori sono simili, ma osservandoli attentamente si possono notare leggere differenze: i due petali superiori hanno forma e dimensione diversa rispetto agli altri, sottolineando il concetto di leggera asimmetria (i fiori dei Geranium sono perfettamente simmetrici).

Principali specie

Sono tante le specie di Pelargornium che possono essere coltivate con semplicità, al fine di rendere incantevoli gli spazi esterni. Colori straordinari e facilità di coltivazione sono le uniche caratteristiche comuni a tutte le specie e alle più richieste varietà. Di seguito quelle più conosciute e diffuse, ideali per dare un appariscente, ma sempre delicato tocco di colore.

Pelargonium hortorum

Non conoscete questa specie? Sicuri? Si, il nome scientifico non permette quella che può essere una facile identificazione. Stiamo parlando del geranio zonale, la specie più diffusa e che troviamo in molteplici varietà. Il Geranio zonale ha un portamento eretto, cespuglioso e presenta fiori disposti su lunghi steli. Le foglie sono carnose e i colori dei fiori possono avere le più accese tonalità del rosso, del rosa, del lilla e tante altre sfumature di colore. La caratteristica principale delle sue foglie è che nella parte centrale sono di colore più scuro. Famosa per la sua copiosa fioritura, in grado di offrire un impatto scenico davvero impressionante, questa specie predilige terreni umidi, ma sempre ben drenanti. Le varietà maggiormente conosciute sono: Maverick, Ringo e Black Magic.

Geranio Imperiale – Pelargonium grandiflorum

È questa la specie che vanta la più veloce e rigogliosa crescita: basta davvero poco per riempire anche ampie cassette e grandi vasi, in modo spettacolarmente colorato. Ha un portamento eretto e foglie dalle vistose venature. Fiorisce in primavera e la copiosa fioritura dura fino alla fine dell’estate. La caratteristica che permette di distinguere tale specie dalle altre è la consistenza dei rami: legnosi nel Grandiflorum. La colorazione a macchia dei fiori rende questo Geranio davvero elegante e raffinato.

Geranio edera – Pelargonium hederifolium o peltatum

Il geranio edera ha un portamento ricadente o rampicante, che permette di sfruttare tutta la bellezza della pianta, per abbellire ringhiere e spazi rialzati di balconi e terrazzi, ovvero per creare delle bellissime cascate colorate in giardino. Fiorisce nel periodo primaverile e i fiori durano fino alla fine dell’estate. Il Geranio edera rientra nel gruppo delle specie più resistenti, che riescono a tollerare al meglio anche le basse temperature. I fiori hanno un’accesa colorazione (rossi, lilla, rosa intenso), così come le foglie, che hanno una bella tonalità verde brillante. Provate a sistemarli in un bel giardino mediterraneo, un grandioso spettacolo è assicurato.

Geranio odoroso – Pelargonium graveolens

Le foglie di questa specie hanno un gradevolissimo profumo, che è possibile apprezzare soprattutto durante le prime ore del mattino. Basta muoverle leggermente per inebriarsi del loro dolce odore. Il portamento è eretto e, per alcuni aspetti, simile a quello del geranio zonale, ma meno cespuglioso. Una specie davvero bellissima, ma anche molto utile. Dalle foglie e dagli steli si estrae un olio essenziale utilizzato per curare dermatiti e infezioni della pelle, ma anche sfruttato per il suo rilassante effetto.
Come avviene la riproduzione del Geranio?
La moltiplicazione dei Pelargonium, come la maggior parte delle piante ornamentali più facili da coltivare, può avvenire con talea di rametti. Un’operazione molto semplice e che permette di ottenere esemplari identici alla pianta madre.
Ecco come intervenire (preferibilmente in primavera):
  • tagliare rametti di circa 10cm, lasciando solo due o tre foglie.
  • Interrare la talea in un composto di torba e sabbia. È possibile utilizzare l’ormone radicale per favorire la radicazione.
  • Il contenitore utilizzato deve essere collocato in luoghi ombrosi e con temperatura costante di circa 18°C.
  • Inumidire il substrato e mantenerlo sempre umido fino alla comparsa delle nuove foglie (circa un mese).
  • Quando le nuove piantine raggiungeranno un’altezza che permette la loro manipolazione, è possibile spostarle in un normale vaso e sottoporle alle normali cure.
Il nome Pelargonium deriva dal greco “pelargos” (cicogna) e si fa diretto riferimento alla forma allungata e sottile dei frutti, simili al becco della cicogna.
Il Geranio odoroso è un’arma potentissima per tenere lontane le zanzare, che grazie al geraniolo e alla citronella (sostanze contenute nelle sue foglie) svolgono una potente azione repellente. La sera, prima di andare a dormire, invece di accendere una classica candela o uno zampirone, basterà solo muovere delicatamente le foglie e i fiori del Geranio odoroso, così il suo profumo si diffonderà nell’aria, facendo scappare le zanzare.Il Geranio non rientra nella lista delle piante tossiche più pericolose, ma è maggiormente conosciuto per le sue proprietà. Nell’aromaterapia è utilizzato per il suo potere di antidepressivo, astringente e antisettico. Le sostanze contenute dalla pianta riescono a stimolare il sistema linfatico, curare lievi ustioni, acne, vesciche e mal di gola (ha anche proprietà antinfiammatorie). I Pelargonium riescono anche a tenete lontano lo stress e la fatica, riequilibrando il sistema nervoso. Nel linguaggio dei fiori i Pelargonium sono spesso considerati come il simbolo della follia. Non è proprio esatto, ma neanche sbagliato. È giusto parlare di follia quando è considerata dal punto di vista dell’amore: regalare un geranio alla persona amata significa farle capire che la si ama davvero tanto. Infatti, il Geranio indica la preferenza per la persona alla quale viene donato.
Ogni Geranio può avere un diverso significato a seconda della sua forma o del suo colore, ma in tutti i casi si tratta solo di piccole deviazioni da quella che è la principale strada del significato della propensione a rapporti stabili, dell’amore, della vera amicizia.

giovedì 25 giugno 2020

VERDE TIME : LOBELIA


Le specie appartenenti al genere Lobelia sono originarie dell’Africa, dell’Asia e di alcune regioni europee. Si presentano come veri e propri tesori, non da nascondere in un angolo del giardino, ma da mettere in mostra. Con i loro colori e la semplicità delle forme dei delicati fiori riescono sempre a valorizzare in modo straordinario qualsiasi spazio esterno.
La Lobelia può raggiungere, in natura, altezze considerevoli, mentre le specie maggiormente diffuse e generalmente utilizzate per abbellire i giardini non superano i 50cm di altezza. La caratteristica, che ha permesso alle piante appartenenti a questo genere di entrare nella lista delle piante ornamentali da giardino più belle, è la generosa fioritura. Così come i Pelargonium, possono essere utilizzate per abbellire ampi terrazzi o balconi, ovvero riempire elegantemente grandi aiuole come i Geranium. A questo genere appartengono sia piante annuali, che piante perenni (alcune specie sono acquatiche) e crescono bene in zone dove domina un clima temperato. Hanno fusti legnosi, sottili e flessibili, sui quali si sviluppano delle delicate foglie dal colore verde chiaro e leggermente profumate. Tra queste fanno si fanno spazio, con gentilezza e rispettando i canoni della massima eleganza, piccoli fiori. La fioritura è a dir poco spettacolare: le dimensioni dei fiori (che hanno la parte inferiore maggiormente sviluppata) sono contenute, ma il numero è incredibile. Raccolti in infiorescenze a racemo, a pannocchia o, in alcuni casi, anche solitari, possono incantare con le più belle tonalità del blu o del viola. Non sono rare le fioriture azzurre o che nel rosso e nel bianco ritrovano la migliore definizione di bellezza floreale. Ogni specie appartenente al genere Lobelia ha particolari caratteristiche, anche se tutte possono essere tranquillamente descritte come tesori dall’inestimabile valore estetico. Di seguito le specie maggiormente conosciute e diffuse.

Lobelia erinus

Originaria delle regioni più a sud del continente africano, è stata introdotta in Europa nel 1752. È una specie dalla veloce crescita, ma che non raggiunge altezze considerevoli. Si presta bene per la coltivazione in vasi di piccole dimensioni o in cestini appesi, magari accompagnata anche dai colori delle Petunie o dei Gerani. La Lobelia erinus ha foglie piccole e colorate di un bel verde scuro, mentre gli steli sono molto sottili e sorreggono fiori a 3 petali. Sono diverse le cultivar, le quali presentano fiori dai più vari colori: blu, porpora, viola o bianchi.

Lobelia inflata (tabacco indiano)

Originaria del continente a stelle e strisce è una specie che veniva fumata dai nativi americani, per combattere le malattie dell’apparato respiratorio. Si presenta come erbacea annuale, con fusti che possono raggiungere anche i 60 cm di altezza. Le foglie ovate o lanceolate sono ricoperte da una sottilissima peluria su entrambe le pagine, presentando anche un margine leggermente irregolare. I bellissimi fiori sono raccolti in racemi ascellari e possono avere le più scure tonalità del viola o quelle più delicate del blu, dell’azzurro o possono essere anche bianchi.

Lobelia cardinalis (fiore cardinale)

Il fiore di questa particolare specie erbacea acquatica è straordinario: rosso scuro, con il petalo basso trilobato e quello più in alto bilobato, il quale sboccia alla base della rosetta. Originaria del Nord America, si presenta, appunto, con una rosetta compatta di grandi foglie di colore verde scuro e gli steli possono anche superare i 60 centimetri di altezza. È possibile intervenire con specifiche operazioni di potatura, al fine di donare alla pianta un portamento globoso e armonioso nelle forme.

Lobelia siphilitica

Specie erbacea perenne rustica, una delle poche in grado di resistere anche alle basse temperature. Originaria degli Stati Uniti, riesce anche raggiungere i 70 cm di altezza. Le ramificazioni sono ricoperte da foglie di colore verde scuro, con margine irregolare e dalla forma ovata o lanceolata. Bellissimi sono i fiori di colore blu, che fanno la loro apparizione nel periodo estivo. Predilige terreni umidi.

Lobelia excelsa

Altra specie molto resistente alle basse temperature, con foglie strette e di un delicato colore verde. Tra le foglie spiccano le spighe di fiori dal colore rosa (o rossi) e con stami scuri. Spettacolare durante il periodo della fioritura, ma per ottenere una pianta ricca di fiori è necessario assicurare alla stessa una messa a dimora in terreni ben drenati e tendenzialmente acidi.

Lobelia laxiflora

Presenta fusti legnosi alla base e si sviluppa producendo cespi molto appariscenti. Lunghi sono i suoi steli (arcuati e con sfumature rosse), i quali sono più rigidi rispetto a quelli della maggior parte delle specie che appartengono al genere Lobelia. I fiori penduli fanno la loro apparizione nel periodo primaverile ed hanno un caratteristico tubo rosso e due grandi labbra gialle.

Lobelia speciosa

Pianta che si sviluppa producendo fitti steli e che presenta una vistosa rosetta basale. Tantissimi sono i boccioli prodotti durante il periodo della fioritura, i quali portano fiori che possono avere le più accese tonalità del rosso, quelle più delicate del rosa o anche le più scure tonalità di viola. È una pianta molto resistente e che vanta un’ampia diffusione proprio per le sue rustiche caratteristiche.

La moltiplicazione della Lobelia avviene per seme nel periodo compreso tra febbraio e i primi giorni di aprile.
I piccolissimi semi dovranno essere messi a dimora in un contenitore con sabbia finissima (si consiglia di mescolare i semi alla sabbia) e un substrato molto leggero di torba ben setacciata. Subito dopo la messa a dimora dei semi è opportuno intervenire con leggere, ma frequenti vaporizzazioni di acqua. La temperatura ideale per la germinazione (avviene in circa 10 giorni) è compresa tra i 12 e i 18°C. Il contenitore dovrà essere ricoperto con un foglio di plastica trasparente, proprio per mantenere costante la temperatura e il livello di umidità.
Quando le piantine raggiungeranno una determinata altezza, tale da consentire di maneggiarle senza particolari problemi, potranno essere trasferite nei definitivi contenitori. Sia quando messe a dimora in grandi vasi o in piena terra, la distanza minima da rispettare è di circa 30cm, per non esagerare con l’effetto pienezza, che potrebbe essere limitante per la normale crescita delle piante.
Abbiamo più volte sottolineato la pericolosità dei ristagni di acqua per molte specie di Lobelia, ma tra queste ci sono anche specie, meno diffuse, che hanno tutte le carte in regola per essere definite come piante acquatiche (Lobelia Cardinalis).
Inoltre, c’è anche una specie molto particolare: la Lobelia inflata, conosciuta anche come “tabacco indiano”. Questa pianta veniva fumata dai nativi americani per combattere le malattie più comuni dell’apparato respiratorio (grazie alla sostanza lobelina in essa contenuta), come asma e tosse, ma anche per contrastare bronchite e polmonite. La stessa pianta veniva prescritta dai medici americani dell’800 per provocare il vomito e rimuovere le tossine dal corpo.
Il nome del genere fa riferimento al botanico belga Matthias de Lobel.
La maggior parte delle specie di Lobelia sono tossiche e pericolose. Le sostanze in esse contenute, in grandi dosi, possono provocare seri problemi all’organismo.Il significato della Lobelia nel linguaggio dei fiori è chiaro e preciso: è il simbolo della malevolenza e dell’astio nei confronti di qualcuno. Questo suo significato è collegato alla tossicità della pianta. Quindi, pensateci bene prima di regalarla e non lasciatevi incantare dal suo delicato ed elegante aspetto.