VERDE TIME

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sabato 4 luglio 2020

VERDE TIME : TAGETES (TAGETE)



Le specie appartenenti al genere Tagetes non sono molto conosciute e proprio in Italia sono spesso identificate con un termine molto particolare, cioè “carognette”. Tutto questo non fa pensare a nulla di buono, ma prima di giungere a conclusioni troppo affrettate proviamo a conoscere meglio il Tagete.
Partiamo dal profumo. Forse è proprio per il loro non gradevolissimo odore che sono chiamate carognette: le foglie emanano un odore molto particolare.
Puzza? No, stiamo parlando solo di un profumo molto particolare. Così come nel mondo delle fragranze per uomo o per donna troviamo delle profumazioni molto gradevoli e alcune decisamente stucchevoli, anche nel mondo delle piante e dei fiori è possibile avere tale distinzione. Come nel primo mondo, anche nel secondo la cosa è molto soggettiva. Insomma, ad alcuni può piacere, ad altri meno.
Non siamo partiti con il piede giusto. Profumo a parte, proviamo a conoscere i Tagetes ammirando i loro colori e la loro forma. Ecco, ora è possibile identificare il Tagete come fiore perfetto per creare un giardino molto particolare e…decisamente vistoso. Fiori marezzati dai colori molto intensi. Non è facile creare abbinamenti tra Tagetes e altre piante. Non è facile per chi ama un certo rigore e quella botanica precisione, che nell’accostamento dei colori e delle dimensioni trova la sua naturale essenza. Per chi, al contrario, ama i giardini fuori dagli schemi e che riescono a suscitare forti emozioni proprio per la loro eccentrica composizione, sono queste le piante perfette per renderlo davvero unico.
Sono davvero tante le specie e le varietà di Tagetes tra le quali è possibile scegliere, per creare un qualcosa di straordinario. Chi sceglie questi fiori sa bene che uscire fuori dagli schemi è l’unico modo per essere notati. Poi, ognuno di noi può trasformarsi in un flower designer.
Dalle parole fin qui spese per descrivere il “garofanino d’India” (questa identificazione deriva da una vecchia confusione circa la sua provenienza) ben si capisce che stiamo parlando di specie molto particolari e che o le ami o le odi. Non esiste una via di mezzo. I Tagetes sono piante annuali o perenni (sono circa 50 le specie riconosciute) che presentano come loro principale caratteristica la bellezza del fiore. Crescono in zone collinari dove il clima è piuttosto caldo e il livello di umidità non raggiunge livelli molto alti.
Il Tagete ha generalmente un portamento eretto, ma alcune specie si presentano come cespugliose. Le foglie sono pennate o pennatifide e creano una specie di tappeto di colore verde intenso, sul quale riposano i coloratissimi fiori. Questi ultimi ricordano, proprio per la loro forma, quelli dei garofani

Tagetes erecta

È una delle specie più grandi che con facilità riesce a raggiungere anche i 90 cm di altezza. La bellezza di questa specie sta tutta nel contrasto cromatico e di forme che si crea tra il fogliame e i vistosi fiori. Le foglie sono di colore verde molto inteso e profondamente incise, mentre i fiori di colore giallo e a forma di piccolo pallone. Sicuramente si faranno notare anche quando inserite in aiuole nelle quali si trovano già altri colorati fiori. Il contrasto sarà forte, ma è proprio questo il bello. Lo abbiamo detto prima: il Tagete è una pianta che non ama passare in secondo piano..


Tagetes lucida

Pianta perenne dalle più compatte dimensioni. Rispetto alla specie prima descritta, questa raggiunge un’altezza decisamente inferiore. Piccola e molto vistosa. Nonostante i suoi 30cm di altezza, le foglie di piccole dimensioni di colore verde chiaro e i fiori molto più piccoli della specie erecta, questo tagete riesce a farsi notare in qualsiasi contesto. Rientra tra le specie più utilizzate per dare un tocco di colore al proprio giardino e più amate per le sue rustiche qualità. Resiste molto bene anche alle basse temperature ed è piuttosto facile da coltivare.



Tagetes tenuifolia

Rientra le piante annuali, quindi con caratteristiche ben diverse dalla precedente. Questa specie non ama il freddo. La fioritura è spettacolare: dall’inizio dell’estate, fino ad autunno inoltrato, il giallo dei fiori dalla forma delicata porterà allegria e quel tocco di stile che non delude mai.



Tagetes patula

Raggiunge un’altezza di circa 40cm. Caratteristiche principali: foglie di colore verde scuro e profondamente incise e fiori dal colore giallo inteso con piccole macchie rosse. La fioritura di questa specie avviene nel periodo primaverile, ci accompagna per tutta l’estate, fino ad autunno inoltrato.

Quasi tutte le cultivar sono adatte sia alla coltivazione in vaso, sia alla coltivazione in giardino, poiché rustiche e molto resistenti.

Tagetes aurora (gruppo francese): dimensioni compatte e fioritura che avviene in autunno. I fiori possono avere una colorazione giallo oro, arancione o rossa.


Tagetes Vanilla (gruppo africano): si differenzia da tutte le altre cultivar per il colore bianco crema dei suoi fiori. La fioritura avviene a fine primavera.


Ho presentato le Tagetes come “carognette”, ma non è l’unico nome utilizzato per identificare volgarmente queste piante. Spesso vengono definite anche come “puzzoline” o ancora come “fiore dei morti”, a causa del forte odore che emanano.

Il Tagete è molto utilizzato per la creazione di composizioni sui generis dai contrasti cromatici ben evidenti, ma alcune specie che si sviluppano in altezza possono essere utilizzate come fiori recisi. Perché vengono chiamati “fiori dei morti”? In molti pensano che tale riconoscimento è stato assegnato alle specie di Tagetes solo per il forte odore che emanano. Non è corretto. Infatti, in Messico, Paese di origine di questi fiori così colorati, sono ampiamente utilizzati durante il Dia de Los Muertos. È proprio il Tagete il protagonista del giorno dei morti, utilizzato per addobbare vistosamente le tombe. I petali vengono cosparsi in modo ordinato sul terreno, in modo tale da creare un sentiero che le anime seguiranno per giungere proprio agli altari floreali addobbati in loro onore.
Perché sono chiamati (erroneamente) “garofanini d’India”? In Europa e nel nostro Paese il termine indiano è utilizzato per indicare l’etnomino “indios”, che non identifica il popolo Indiano, ma i nativi americani. Quindi, non ha niente a che fare con l’India.
  Nessuna specie è pericolosa per l’uomo, ma per portare a termine le diverse operazioni colturali (messa a dimora o potatura) si consiglia di utilizzare dei guanti. Le foglie possono causare delle reazioni allergiche in soggetti particolarmente sensibili. Tagetes: qual è il loro significato? Nei Paesi di origine simboleggia la beatitudine, mentre nei Paesi europei simboleggia la comprensione (il suo nome coincide con quello di una divinità che insegnò al popolo etrusco l’arte della divinazione e della comprensione dei messaggi divini).

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