VERDE TIME

VERDE TIME

martedì 21 luglio 2020

VERDE TIME : SANDERSONIA AURENTIACA



La Sandersonia è una pianta esotica rampicante o ricadente sempreverde che, nei periodi siccitosi, tende a diventare decidua. E’ originaria delle zone boschive del Sudafrica.
Si tratta di una pianta che nei paesi di origine è quasi in via di estinzione. I rari esemplari crescono allo stato spontaneo in particolare nella regione del KwaZulu-Natal, ad altitudini comprese tra di 600-2000 metri in prati che godono di abbondanti piogge estive.
La Sandersonia aurantiaca è l’unica specie del genere Sandersonia ed è comunemente conosciuta come Lanterna cinese per la forma particolare dei suoi fiori che ricordano, appunto, le lanterne cinesi. Il portamento è ricadente o rampicante, l’altezza arriva a circa 60 cm, è provvista di una radice tuberosa o bulbosa.Il tubero, marrone chiaro, è sferico-cilindrico, ha una consistenza dura e la parte centrale genera radici avventizie spesse e robuste di colore bianco crema che lo saldano al terreno. La parte aerea è composta da esili fusti cilindrici, glabri di colore verde chiaro. La Sandersonia è caratterizzata da foglie di colore verde con forma lanceolata, apici appuntiti e margini interi, le dimensioni variano: si spazia da foglie espanse a foglie sottilissime.
La pagina o lamina fogliare ha nervature parallele che convergono tutte nelle punte degli apici. I suoi fusti sottili spesso necessitano di un sostegno che può essere anche un semplice ramoscello. Produce eleganti fiori a forma di lanterna portati su lunghi gambi che generati dalle ascelle delle foglie. I fiori si aprono dal basso verso l’alto sono di colore arancione brillante (da qui il nome aurantiaca). Il frutto è una capsula contenente molti piccoli semi marroni duri.

Fiorisce in primavera-estate, i fiori iniziano a comparire progressivamente sulla tutta la pianta a partire dalla parte bassa dei rametti. La fioritura è generosa e se le condizioni climatiche sono favorevoli, inizia dopo circa 2 mesi dall’impianto.
I fiori sono molto decorativi, di un colore arancione brillante, hanno la corolla campanulata con petali fusi tra loro a comporre una piccola lanterna cinese.La lunghezza supera i 3 cm, i fiori sono attaccati ai fusti da lunghi peduncoli  penduli. Le infiorescenze della Sandersonia aurantiaca sono talvolta confuse con quelle della Littonia modesta, vediamo le differenze: i fiori della Sandersonia aurantiaca sono a forma di lanterna, mentre i fiori della Littonia modesta sono a forma di campana con tepali svasati e hanno un odore molto particolare.
I fiori di Sandersonia aurantiaca rappresentavano un vero e proprio spettacolo della natura e caratterizzavano le zone dell’habitat naturale: si vedevano nei prati e ai margini di foreste nel Capo Orientale, KwaZulu-Natal, Swaziland e Mpumalanga meridionale, ma la grave perdita dovuta all’espansione agricola e alla raccolta indiscriminata di fiori ha resto questa pianta rara tanto che oggi si incontra solo nelle riserve naturali.

Il nome del genere vuole omaggiare la memoria di John Sanderson, segretario onorario della Horticoltural Society del Natal (Sudafrica), morto nel 1881 che la scoprì a KwaZulu-Natal nel 1851 . Fu descritta per la prima volta da Sir William Hooker, direttore del Royal Botanic Gardens, Kew, nella rivista botanica di Curtis nel 1853.
L’epiteto specifico aurantiaca deriva dal latino (aurantium) e fa riferimento al colore arancione dei fiori. Il periodo di fioritura d allo stato brado va da metà dicembre a gennaio, ma coltivato nell’Africa meridionale tende a iniziare prima, da fine novembre in poi.
I coltivatori di bulbi neozelandesi hanno commercializzato con successo questa pianta e, a metà degli anni ’90, quella della Sandersonia è stata la seconda esportazione più importante del paese dopo le orchidee. I portainnesti di Sandersonia aurantiaca sono stati usati dal popolo zulù come afrodisiaco, e le foglie sono state impiegate in combinazione con altre piante per fare dei bagni come protezione contro il male.
Tutte le parti della pianta dovrebbero essere considerate potenzialmente tossiche perchè contengono livelli di colchicina alcaloide tossica paragonabili a quelli della Gloriosa superba, un’altra pianta molto velenosa appartenente alla famiglia delle Colchicacea.
La pianta è stata ritenuta responsabile di almeno un caso di avvelenamento fatale, la vittima era una donna giapponese di 80 anni che morì nove giorni dopo aver mangiato i cormi. Il principio tossico è stato determinato come colchicina e questa è l’ occasione in cui si è scoperto che l’alcaloide era presente nella Sandersonia aurantiaca

Nessun commento:

Posta un commento