Eleganza,bellezza, purezza, semplicità, sono le caratteristiche principali della calla, nome comune che indica la Zantedeschia. Molto apprezzata per l’ eleganza e la bellezza, è una pianta priva di fusto, con grandi foglie sagittate verde intenso e fiori inbutiformi, dai rizomi carnosi e dai colori splendidi. Il fiore è senz’ altro l’ elemento più caratteristico: la spata, cioè una foglia trasformata, ha l’ aspetto di un unico grande petalo dalla curvatura inbutiforme variamente colorato a seconda della specie.
Il genere Zantedeschia, più conosciuto come calla, include piante originarie delle paludi del sud Africa. In queste zone le piante hanno una crescita spontanea in particolare nelle zone fra l’equatore e Capo di Buona Speranza. Si tratta di una pianta molto coltivata e molto apprezzata che viene soprattutto usata come fiore reciso. Può raggiungere un’altezza di un metro e mezzo. La calla è una pianta erbacea perenne caratterizzata dalla mancanza di fusto. La sua crescita avviene direttamente da un rizoma sotterraneo, una sorta di fusto perenne che funge da organo di riserva. L’aspetto del fusto ricorda quello di una radice con gemme nella parte superiore e radici nella parte inferiore. Il fusto è organo di moltiplicazione e la radice della pianta. Da esso nascono le foglie di diverso aspetto (lanceolate, sagittate, ovate o cuoriformi con imargini che a loro volta possono avere un aspetto ondulato, possono essere screziati o completamente verdi).
Generalmente chiamiamo fiore la parte con la classica forma di imbuto, di diverso colore. Ma in reatà questa è una foglia che ha la funzione di avvolgere il vero fiore per prottergelo. IL fiore vero, un’infiorescenza, è rappresentato dall’asta che si trova al centro della spata. Il suo nome è spadice e porta nella parte inferiore i fiori femminili e nella parte superiore i fiori maschili.
La fioritura dipende dalle specie: quelle a fioritura precoce fioriscono tra febbraio e maggio e quelle a fioritura tardiva , fioriscono tra marzo e ottobre.
La calla comparve in Europa per la prima volta nel 1731 e il nome Zantedeschia lo deve al botanico italiano Francesco Zantedeschi (1773-1846) al quale fu dedicata. In realtà però questa pianta è conosciuta in tutto il mondo con il nome di calla dal greco kalos «bello». Prima di cambiare nome era conosciuta con il nome di Richardia.
La Zantedeschia è tossica in tutte le sue parti.
Una pianta così elegante non può che raffigurare la nobiltà. Regalare la calla dunque equivale a rappresentare un sentimento di stima e per rafforzare un’amicizia. Ma la calla è anche simbolo di purezza, di nuova vita. Per questo motivo, questo fiore, nel colore bianco viene inserito nel bouchet delle spose.
La calla è stato il fiore del periodo artistico Liberty. Veniva riprodotto e considerato come il fiore che rappresentava la linearità.
Katharine Hepburn interpretando la parte di Randall Terry nella pellicola cinematografica ‘Palcoscenico’ (‘Stage Door’, 1937) diretto da Gregory La Cava così descrive questi fiori “Le calle sono di nuovo in fiore. Un fiore strano, adatto a qualsiasi occasione. Le ho utilizzate il giorno del mio matrimonio, e ora le ho poste qui in memoria di qualcuno che è morto“. Una spiegazione che ben riassume la versatilità di questa pianta che, significando anche nuova vita, la si vede anche nei cimiteri ad indicare, appunto, una nuova vita.
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