VERDE TIME

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venerdì 24 luglio 2020

VERDE TIME : HIPPEASTRUM ERRONEAMENTE CHIAMATO AMARILLO


L’ippeastro (Hippeastrum) appartiene alla famiglia delle Amarillidacee e il genere è originario dell’America meridionale.
E’ una pianta bulbosa eretta con il fusto cavo e con foglie lineari, nastroformi, spegnate da nimerose nervature longitudinali, di colore verde scuro.La pianta che comunemente chiamiamo “Amaryllis” è  un genere di piante native del Sud America il cui nome corretto scientifico è Hippeastrum,  mentre i veri amaryllis (scientificamente)  o Gigli belladonna (Amaryllis spp.) sono nativi del Sud Africa. Sono molto simili tra di loro e infatti la famiglia è comune, quella delle Amaryllidaceae.

Il genere Hippeastrum è nativo principalmente delle regioni tropicali e sub tropicali  del Brasile dell’Est e delle Ande centro-meridionali (Peru, Bolivia e Argentina), ma alcune specie si sono trovate anche nel Messico e nelle isole delle Indie Occidentali. I fiori sono grandi, vistosi, molto belli, solitamente sono riuniti in ciuffi all’apice di uno stelo centrale forte e nudo.
Gli steli che portano i fiori sui bulbi adulti sono generalmente 2, alti 30-50cm, portano 2-6 fiori nelle specie, ma in genere 4 negli ibridi.
Le corolle dei moderni ibridi sono addirittura enormi, imbutiformi o a forma di trombetta, più o meno aperti in tutte le sfumature del rosso, ma anche bianchi, salmone, rosa, qualcuno anche giallo, e ci sono anche i bicolori con screaziature bianche, gialle o verdi.
Ogni fiore ha almeno 6 tepali (ovvero 3 petali e 3 sepali che sono colorati come i petali invece di essere verdi).  Nei moderni ibridi non sono rari i fiori doppi con molti tepali. La fioritura avviene in primavera,   ma possono essere soggetti anche a  forzatura, e farli fiorire in Inverno, infatti non è raro regalare un hippeastrum Rosso per Natale.

Gli Hippeastrum, in natura, fioriscono in primavera,  e una lunga stagione di crescita produce bulbi più sani.
Ma è possibile forzare il processo per farli fiorire ad esempio a Natale, simulando la dormienza. Vediamo come fare.
Molte settimane prima del freddo (ad esempio nella prima metà di settembre), interrompi l’irrigazione e il fertilizzante (ho visto all’estero che alcuni mettono i vasi su di un fianco per segnalare l’inizio di questa fase).
Le foglie diventeranno pian piano gialle e seccheranno mandando nutrienti al bulbo. Porta la pianta  in casa prima dell’arrivo del freddo e rimuovi le foglie rimanenti  con un taglio netto (Usate un coltello affilato e sterilizzato a fiamma per evitare trasmissione di malattie).
Se è necessario rinvasare fallo ora.
Dopo di ciò metti il vaso con il bulbo in un posto fresco (temperatura tra i 10°C e i 15°C), qui non è importante la luce, può anche essere un garage.  Questa procedura indurrà uno stato dormiente che permette allo stelo fiorifero di iniziare a svilupparsi dentro al bulbo.  Dopo circa 2/3 mesi  puoi notare una gemma che spunta dal bulbo. Qui devi iniziare ad innaffiare.
Quando noti una gemma di fiore o del fogliame, sposta il vaso con il bulbo in un luogo luminoso e caldo (20-21°C) e preparati alla spettacolare fioritura invernale dell’hippeastrum.



il nome scientifico Hippeastrum deriva dal greco “hippeus”, cavaliere e “aster” stella. Non è ben chiara la ragione che ha determinato la scelta di questo nome per un genere botanico ancora poco sfruttato e che spesso viene confuso con le amarillidi.
Volgarmente gli ippeastri sono anche chiamati i gigli delle Barbados e gigli gli messicani.
Nel linguaggio floreale questi fiori hanno un significato abbastanza impegnativo. Essi infatti simboleggiano i più sublimi pensieri d’amore e la loro bellezza è tale da giustificare ampliamente un significato tanto importante.

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