VERDE TIME

VERDE TIME

venerdì 31 luglio 2020

VERDE TIME : TULBAGHIA


La Tulbaghia è una pianta rustica che ricorda moltissimo l’erba cipollina e l’aglio. Per via della sua bella e duratura fioritura viene coltivata a scopo ornamentale nei terreni poveri dei giardini rocciosi
Conta  circa 20 specie originarie dell’Africa meridionale. Il genere è strettamente correlato all’Allium, e quindi membro della ex famiglia Alliaceae ora inclusa nelle Amaryllidaceae. Tutte le specie di Tulbaghia sono piante modeste, e vantano un profumo pungente, che in alcune specie è gradevole in altre meno.La pianta ha una una robusta radice rizomatosa,  produce un folto ciuffo di foglie lineari, strette e verde chiaro I fiori hanno una caratteristica struttura a corona.
Nelle zone a clima mite la Tulbaghia è sempreverde mentre nelle aree con  clima rigido la parte aerea dissecca e la primavera successiva si ripresenta folta e rigogliosa.


Tulbaghia violacea

Questa specie originariamente si estende   dal Capo Orientale, KwaZulu-Natal e Limpopo, fino a nord dello Zimbabwe.
E’ una pianta perenne, sempreverde nei climi più caldi, nei climi più freddi perde le foglie durante i mesi freddi, e compone densi cespi con numerose foglie leggermente carnose, che misurano 20-50 cm di lunghezza e 0,4-0,7 cm di larghezza, verdi o grigio-verdi. Arriva al  massimo a 50-70 cm.E’ la pianta ideale per arricchire di colori il giardino, per le bordure e per formare siepi basse. E’ perfetta  per il  clima mediterraneo e marino Fiorisce dall’estate all’autunno. La fioritura della Tulbaghia è profumata, molto appariscente, uno spettacolo color viola lillà.
Per una crescita ed una fioritura ottimali la pianta deve essere collocata  in pieno sole.  
Richiede frequenti innaffiature durante il periodo di crescita, annaffiature distanziate durante la fioritura e sufficienti per mantenere il  substrato appena umido in inverno ma tollera anche la siccità prolungata per questo motivo è la pianta ideale per gli angoli più caldi e difficili del giardino. 
La si può coltivare  fornendo anche  concimazioni con prodotti a lento rilascio, specifici per piante fiorite in vaso.Si possono usare i suoi fiori e le sue foglie per aromatizzare insalate, minestre ed altre pietanze, con un sapore simile, ma meno forte di quello dell’aglio
Viene spesso utilizzata in ibridazione con altre specie di Tulbaghia.

Tulbaghia simmleri

La Tulbaghia simmleri presenta  foglie di colore grigio-verde, piatte. L’infiorescenza è un’ombrella di fiori rosa a rosa malva, talvolta bianchi, fortemente profumati, tubolari.
Ogni fiore è composto da sei tepali, con una struttura a corona rialzata nel mezzo. Rispetto alla  Tulbaghia violacea le sue  foglie sono più larghe e più spesse, e non profumate
Questa specie vanta una facile coltivazione,  preferisce una posizione luminosa ma in ombra parziale quindi sceglietele una zona del giardino che le consenta di prendere il sole al mattino e l’ombra al pomeriggio. Preferisce  un terreno ben drenato, garantisce un ottimo risultato nei giardini rocciosi nelle bordure e ed adatta per la coltivazione in vaso. Fiorisce da settembre a maggio

Tulbaghia acutiloba

Questa specie cresce in praterie rocciose secche, fino a 1 800 m di altitudine, nelle regioni piovose estive dell’Africa meridionale.
E’ perenne bulbosa, alta 150-450 mm, con foglie morbide e strette, lunghe 50-450 mm e larghe 3-8 mm. I fiori sono piccoli, a forma di tromba, di circa 8 × 4 mm, color kaki, con tepali ricurvi verdi e un anello carnoso da arancio a marrone rossiccio, in un’ombrella a fiore 2-6.
Sono dolcemente profumati soprattutto la sera, e fioriscono durante tutto l’anno, ma principalmente nel tardo inverno all’inizio dell’estate (da agosto a novembre) e possono fiorire più di una volta a stagione.
Tutte le parti della pianta odorano di aglio quando vengono toccate.
I fiori di Tulbaghia acutiloba attirano farfalle, api e altri impollinatori.Con  determinate condizioni ambientali Il profumo può essere trasportato nell’aria a distanza. Ha  foglie sono larghe fino a 4-5 mm.La specie è in prevalenza estiva e durante l’inverno è  inattiva. Può fiorire più volte all’anno. Per ottenere fiori dal seme per questa specie ci vogliono 3 anni .

Tulbaghia capensis

 Questa  specie cresce dai 15 ai 35 cm di altezza, ha fiori che la notte profumano. Fiorisce dall’autunno alla tarda primavera.

La fioritura è uno dei principali motivi della coltivazione di questa pianta: bella e duratura regala toni esotici ai nostri giardini.

La Tulbaghia fiorisce generalmente dalla primavera all’autunno inoltrato, ma il periodo può variare a seconda della specie.
Durante il periodo della fioritura tra le foglie spiccano lunghi steli eretti e filiformi alti circa 50 centimetri che portano  ombrelle di fiori tubolari in tonalità davvero molto belle che spaziano  dal rosa e al viola chiaro.

fiori della Tulbaghia ricordano quelli dell’Agapanto, sono solo le dimensioni più ridotte a fare la differenza (nella tulbaghia sono più piccoli rispetto all’Agapanto). Se si strofinano i fiori tra le mani (ma anche tutte le altre parti della pianta) si sentirà un forte aroma di aglio.
La Tulbaghia è adatta alla consociazione con altre piante comunemente coltivate come ortaggi, alberi da frutto, agrumi, frutti di bosco, rappresentando così un modo per aumentare la biodiversità. E’ perfetta abbinata alle altre aromatiche.La Tulbaghia è un ottimo repellente naturale contro  zanzare, tafani e altri parassiti ematofagi degli animali come pulci e zecche. Merito del forte odore emanato dalle foglie strofinate sulla pelle e sul pelo degli animali che  tiene a debita distanza questi insetti.
La maggior parte delle specie di Tulbaghia sono adatte per l’impollinazione delle falene. Quasi tutte le specie hanno fiori che durante la notte diventano dolcemente profumati.Si tratta di una pianta molto attraente per le farlfalle ed anche una pianta ideale per allestire i giardini aromatici. Sia i fiori che le foglie della Tulbaghia possono essere utilizzati per la preparazione di  insalate e altri piatti.

In alcune zone del mondo viene anche usata come afrodisiaco. L’odore di aglio delle foglie è abbastanza forte da respingere i parassiti. Le foglie sono mangiate come un’erba culinaria


La Tulbaghia è un ottimo repellente per il serpente e per questo motivo gli Zulu coltivano vicino le  loro case. I bulbi freschi possono essere bbolliti in acqua e i decotti assunti per via orale possono essere utili per combattere ed  eliminare tosse e raffreddore. Il bulbo è stato largamente impiegato come rimedio per la tubercolosi polmonare e per distruggere i vermi intestinali. L’aglio selvatico vanta le stesse proprietà antibatteriche e antimicotiche, che possiede l’aglio vero. Le foglie sono usate per trattare il cancro dell’esofago.Studi di laboratorio hanno evidenziato la presenza in varie parti della  Tulbaghia di composti bioattivi con proprietà antiossidanti, anticancro, antimicrobiche, antitrombotiche e antipertensive, di sicuro interesse per la farmacopea ufficiale. La tulbaghia acutiloba è utilizzata  nella medicina tradizionale per trattare la nausea, l’influenza e l’alitosi.

giovedì 30 luglio 2020

VERDE TIME : OXALIS


L’Oxalis, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Oxalidaceae e al genere Oxalis. Il suo nome è dovuto al fatto che la pianta contiene molto acido ossalico che le conferisce un sapore, appunto, acidulo.
Parecchie specie sono originarie delle zone temperate della terra, ma la maggior parte vive nelle aree tropicali e subtropicali dell’emisfero meridionale. Quasi tutte le specie sono perenni, con i foglie palmate suddivise in tre segmenti, mentre i fiori  quasi sempre solitari, ma anche riuniti in cime hanno colore bianco, rosa, rosso o giallo, con le variazioni intermedie delle numerose cultivar.Una caratteristica comune è l’altezza della pianta, generalmente piuttosto modesta (10-30 cm) o  nana e tappezzante (3-10 cm).
Generalmente  l’Oxalis ha una distribuzione piuttosto  variegata ma cresce spontaneamente soprattutto in alcuni paesi del continente americano come Messico e Brasile. La si può trovare sovente anche  in Sudafrica ed in America del Nord ed è abbastanza diffusa anche in Italia dove è una pianta tipica delle zone umide e ombreggiate dei boschi fino ai 2000 metri di altitudine.
Generalmente viene coltivata come pianta ornamentale per adornare i giardini e solo alcune specie sono considerate piante infestanti.

Una diffusa confusione viene fatta tra quadrifoglio e l’Oxalis tetraphylla, morfologicamente dotata di 4 foglioline.
Il quadrifoglio si distingue dall’Oxalix perché, rispetto alle Ossalidi, ha foglioline più arrotondate e allungate mentre le Ossalidi sono caratterizzate da foglioline a forma di cuore; l’equivoco si genera perché nell’immaginario collettivo quest’ultima è la forma erroneamente associata al quadrifoglio; ad avvalorare l’equivoco sta il fatto che le Ossalidi vengono spesso vendute con il nome comune di quadrifogli, in quanto esso è il nome comune di entrambe le specie.

Il nome  Oxalis deriva dal termine greco ‘oxaleios’ (acidulo), riferendosi al caratteristico sapore delle foglie, della Oxalis acetosella, la specie maggiormente diffusa nei nostri boschi.
Nella specie a foglie verdi e fiori rosa carico le foglie fresche si possono utilizzare in cucina, aggiungendole all’insalata a cui forniscono una delicata nota acidula.
Le foglie dell’Acetosella, per il caratteristico sapore di aceto sono utilizzate in cucina crude per dare gusto e sapore alle insalate miste, cotte per insaporire minestre e zuppe. Le foglie vanno utilizzate al massimo entro 2 giorni in quanto, come in tutti gli altri tipi di vegetali, perdono i principi attivi e anche perché tendono velocemente a marcire.Le radici dell’acetosella, invece possono essere consumate come gli asparagi per preparare frittate e risotti.
In passato all’ erba venivano attribuite proprietà di  pianta officinale.
Foglie e radici dell’acetosella sono ricche di vitamina C, ossalati (acido ossalico) e antrachinoni.

Fin dall’antichità è stata utilizzata per le sue benefiche proprietà per curare dermatiti, eczemi, ascessi, per combattere la ritenzione idrica e per depurare l’organismo. Per l’ elevato contenuto di ossalato acido di potassio il consumo dell’acetosella è sconsigliato a chi soffre di disturbi renali, epatici, di gotta o di calcoli.
Nel linguaggio dei fiori, l’Acetosella (riferita quindi ad una specie del genere)   simboleggia l’amore materno.

mercoledì 29 luglio 2020

VERDE TIME :CROCOSMIA


E’ una perenne molto apprezzata per le sue innumerevoli qualità: adora il sole, è la pianta perfetta per le bordure colorate, può essere usata come fiore reciso, può essere a fiore grande e piccolo, in tinta unita o bicolori e con altezze diverse in base alle varietà, è facile da coltivare.
I suoi piccoli fiori a forma di campanula con colori vivaci, dal giallo all’arancio, al rosso, a seconda della specie, si schiudono sugli steli leggeri e ramificati, eretti in mezzo a un ciuffo di fogliame fine. I suo rami possono arrivare a misurar e anche un metro in altezza. Il bulbo misura circa 7-8 centimetri, in base alla specie di appartenenza.Una volta messa a dimora può restare in piena terra e prosperare come tutte le perenni rustiche colonizzando i terreni freschi, preferibilmente leggeri, grazie ai suoi polloni e alla disseminazione spontanea.
La specie più robusta è la Crocosmia classica, nelle regioni con inverni freddi e umidi è la sola specie in grado di resistere in piena terra senza alcuna protezione.
Sono tante e diverse le specie e le varietà di Crocosmia che si differenziano per colore e forma dei fiori. Vediamone alcune. In primis è bene evidenziare a cosa ci si riferisce quando si parla della Crocosmia chiamandola Mombrezia.
La Mombrezia è la Crocosmia x crocosmiiflora: si tratta dunque di una crocosmia, ma ibrida (mombrezia è il nome comune sempre meno utilizzato).


Crocosmia aurea

Si tratta di una varietà perenne caratterizzata da foglie lineari a interi margini alte 70-80 cm disposte a ventaglio. Durante il periodo della fioritura, che va da giugno ad agosto, produce  delle infiorescenze ramificate con fiori lunghi 3-5 cm arancio brillante e rossi.

Crocosmia pottsii

E’ specie selvatica originaria del Sudafrica che in pieno sviluppo vegetativo forma folti e vigorosi cespugli composti da foglie lineari di colore verde brillante. E’ alta 1-2 metri, ha fusti sotterranei lungo i quali si formano numerosi nuovi bulbo-tuberi- I fiori sono lunghi 3-4 cm, sbocciano in agosto e sono arancioni o gialli disposti in due file su steli verticali. Preferisce il terreno umido, il pieno sole o l’ombra parziale.

Crocosmia x crocosmiiflora

E’ una varietà ibrida conosciuta come Montbretia crocosmiiflora. Si tratta di  una perenne alta mediamente 60 cm con foglie nastriformi di colore verde. I fiori sono lunghi 5-6 cm, di colore che varia dal giallo al rosso carico, e sbocciano da luglio a settembre. Fra le tante varietà ci sono la Earlham Hybrids con fiori grandi rosso e arancio; Emily McKenzie con fiori arancio e striature marroni; Solfatare a fiori gialli e foglie con sfumature bronzee.Si coltiva nel comune terreno da giardino in pieno sole.


Crocosmia masonorum

Presenta fusti sotterranei lungo i quali si formano numerosi nuovi bulbo-tuberi. I fiori lunghi 2-3 cm, sono espansi, di color arancio o rosso brillante e sbocciano da giugno a settembre. La pianta è’ alta 70-80 cm.


Crocosmia lucifer

Si tratta di una varietà molto resistente, alta circa un metro e perfetta per la realizzazione di aiuole dal design raffinato. Durante l’estate, tra luglio-agosto, produce fiori di un bel colore rosso fuoco.
Fiorisce ininterrottamente da luglio a settembre. Va piantaat in terra comune, permeabile o leggera e ricca e in pieno sole. Nelle zone a clima freddo si deve proteggere il ciuffo dopo averlo cimato oppure si devono mettere i bulbi al riparo.

La Crocosmia regala fioriture spettacolari che durano per tutta l’estate, fino a metà autunno nelle zone a clima mite. I fiori sono riuniti in infiorescenze le cui tonalità variano a seconda della specie. Si tratta comunque sempre di colori, caldi, vivi ed accesi che spaziano dai toni del giallo intenso al rosso scuro creando un bel contrasto cromatico con il fogliame.
Il fiore reciso continua a vivere a lungo se adeguatamente innaffiato, lasciando inalterati i colori più caratteristici della specie che si desidera coltivare.

La Crocosmia è nota anche come pianta del falso zafferano per il suo profumo che somiglia appunto a quello dello Zafferano. Produce fiori di altissimo pregio quindi è particolarmente apprezzata per creare angoli scenografici in casa ed nell’outdoor.

Fra le varietà più apprezzate dagli appassionati si sono la Crocosmia Lucifer, la Crocosmia Aurea e la Crocosmia Pottsii.

martedì 28 luglio 2020

VERDE TIME : LEUCOJUM (CAMPANELLE)


Il genere Leucojum, della famiglia delle Amaryllidaceae, comprende diverse specie conosciute anche come “fiocchi di neve” o “campanelle bianche”, con fiori simili ai Bucaneve. Queste graziose bulbose, che solitamente crescono spontanee anche in zone dove il clima è più rigido, possono essere coltivate senza troppi problemi nei giardini italiani.
I fusti si sviluppano in altezza fino a raggiungere i 40 centimetri, mentre il bulbo ha solitamente un diametro di circa 7 centimetri. I fiori dei Leucojum sono bianchi e profumati, con petali di uguale dimensione (caratteristica che ritroviamo anche nelle specie del genere Acis e che permette di distinguere entrambi dai Galanthus).

 Il periodo della fioritura può variare da specie a specie e proprio in questa fase la pianta produce anche le nastriformi foglie di colore verde brillante. Il periodo della fioritura, come già anticipato nel primo paragrafo, non coincide per tutte le specie: alcune fioriscono a primavera, altre durante i più freddi mesi dell’anno. In natura offrono degli spettacoli mozzafiato: nel bel mezzo di verdi prati si possono intravedere delle bellissime macchie di colore bianco, come delle leggere nuvolette che dal cielo hanno deciso di posarsi dolcemente al suolo. I piccoli fiori rivolti verso il basso, quasi a simboleggiare una immotivata timidezza, rendono le specie appartenenti al genere Leucojum ancor più delicate e graziose.

Date le simili caratteristiche, le specie di Leucojum possono essere tranquillamente coltivate vicine o insieme ad altre piccole bulbose.
Per ottenere una bella fioritura e assicurare alla pianta le ottimali condizioni per svilupparsi in modo vigoroso, è bene eliminare le erbe infestanti nella parte di giardino scelta per la messa a dimora.
Se è necessario conservare i bulbi fuori terra, provvedere al loro posizionamento in torba umida, evitando così il loro rapido disseccamento.

Il nome Leucojum deriva dal greco: “Leukòs” (bianco) e “ion” (viola, riferito alla pianta). La traduzione letterale sarebbe “viola bianca”, ma dato che con le Viole nessuna delle specie che abbiamo descritto ha cose in comune, optiamo per la definizione “pianta bianca.
In Italia le specie conosciute sono anche chiamate Campanelle estive, Campanelle invernaliCipolline (Veneto e Toscana), Fior de carizi (Lombardia), Narziso silvestre (Veneto).
I Leucojum sono piante velenose per l’uomo e possono causare vomito e capogiri in caso di ingerimento. I sintomi da avvelenamento possono essere anche più gravi.
Qual è il significato delle Campanelle Bianche? Leucojum, nel linguaggio dei fiori, è il simbolo della speranza e della perseveranza. Un significato ben preciso, scelto per queste piante perché sono in grado di crescere nei luoghi più impervi.
In passato le tribù celtiche attribuivano a queste piante un significato nefasto, poiché considerate come un vero e proprio avvertimento per zone che non dovevano essere attraversate. Un prato di Leucojum non era considerato sicuro.

lunedì 27 luglio 2020

VERDE TIME : ALSTROEMERIA


L’Altroemeria (Nome ufficiale Alstroemeria aurantiaca nota  come Giglio peruviano o Giglio degli Inca) è un arbusto perenne, ed è un genere che comprende circa 50 specie di piante da fiore. E’ originaria delle zone montuose dell’America meridionale
E’ una pianta rizomatosa con radici carnose che produce steli non ramificati con  all’ estremità un’ infiorescenza ombrelliforme formata  da 3-7 fiori imbutiformi con 6 sepali.
le lunghe foglie sono verdi,  alterne, rigide, appuntite con la pagina inferiore spesso rivolta verso l’alto.
Le alstroemerie,  sono piante perfette per la composizione di  aiuole e per le bordure.  Sono adatte anche per la coltivazione in  vaso, in particolare le varietà nane, si possono creare insiemi molto attraenti piantando i rizomi vicinissimi tra loro.

Alstroemeria aurea

L’Alsroemeria aurea (sinonimo aurantiaca), è una pianta originaria del Cile e dell’Argentina, dove vive nei prati andini. Ha una rusticità limitata. Le piante raggiungono l’altezza di 70-80 cm nelle condizioni tipiche delle valli delle colline preandine e in condizioni ottimali possono crescere ad altezze anche oltre 100 cm, mentre sono più basse in luoghi ad altitudine maggiore con suoli poco profondi.
Le foglie, lanceolate e distribuite lungo lo stelo floreale, hanno la superficie superiore di colore grigio-verde, e sono  verde intenso sulla pagina inferire. Producono numerosi fiori (anche 40 per stelo) del diametro di ca. 2,5-3 cm con 6 tepali, di cui i tre esterni sono arrotondati, di colore arancione con sfumature rosse e punte smussate, verdi, mentre quelli interni sono appuntiti, di colore arancio scuro o giallo, striati di rosso. La forma gialla, Astroemeria  aurea ‘Lutea’, è facilmente reperibile. In questa varietà prevale la colorazione chiara, ma non mancano le striature e punti rosso-marrone. La selezione “Orange King” è invece caratterizzata da un colore brillante giallo-arancione con macchie marroni. Per la produzione di fiori recisi sono state sviluppate numerose cultivar con colori interessantissimi, ma i loro rizomi sono di difficile reperimento per l’uso di amatori del giardinaggio.

Alstroemeria pelegrina

Endemica del Cile, questa specie preferisce le rocce e i substrati tipici delle falesie costiere, sviluppandosi allo stesso livello dell’alta marea.
I suoi steli raggiungono tra i 20 ei 60 cm di altezza. Il rizoma è ramificato, cilindrico e allungato. Le radici sono lunghe e sottili. Stelo glabro nei segmenti superiori e squamoso nella base. Il terzo superiore del gambo è dotato di foglie di colore verde molto intenso che sono distribuite a spirale nei loro dintorni, con la punta rivolta verso un lato. Produce fiori grandi e molto appariscenti, con tepali da 4,5 a 5,5 cm di lunghezza, rosa molto intenso con una macchia viola. Stami con antenne viola. Glabro dell’ovario, in cui sporgono 6 costole. I suoi semi sono marroni e sferici. Questa pianta fiorisce ogni anno tra i mesi di ottobre e dicembre, portando frutti dalla fine di ottobre.

In tarda primavera e durante l’estate, indicativamente da giugno fino ad agosto, le piante di Alstroemeria ci regalano belle fioriture producendo numerosi piccoli fiori, all’apice dei fusti. I fiori di alstroemeria sono simili a piccoli gigli, e generalmente hanno sui petali puntinature o striature marroni. Sono molto apprezzati come fiori recisi.
Le fioriture sono generalmente abbondanti e molto prolungate.
Il colore dei fiori varia per via dei numerosissimi ibridi, dal bianco, giallo oro, rosso, porpora, arancio, viola e lavanda. La fioritura diventa più abbondante dopo il 2-3 anno di coltivazione.

L’ Alstroemeria deve il suo nome al barone Klas Von Alstroemer, che portò per primo i semi in Europa dal Sud America, da cui anche il nome comune di Giglio degli Incas.  I suoi fiori, simili a dei lilium ma di dimensioni nettamente inferiori, sono composti da 6 petali, 3 dal colore uniforme e 3 con striature o punteggiature, hanno una buona tenuta, riescono, infatti, a resistere dai 10 ai 15 giorni prima di appassire. A seconda la loro varietà possono avere diversi tempi di fioritura, alcune specie fioriscono in primavera mentre altre fioriscono anche in piena estate. L’alstroemeria è  leggermente tossica per i  gatti. La tossina attiva è il tulipalin.
I principali sintomi di avvelenamento da tulipalin felino sono disturbi gastrointestinali, tra cui diarrea e vomito.
Nel linguaggio dei fiori l’ Alstroemeria simboleggia la Ricchezza, Prosperità e Fortuna..
Nelle sue zone di origine è considerato un simbolo della vittoria del bene, nell’eterna lotta tra bene e male, tale significato fa si che lo si ritrova spesso come ornamento in moltissime cerimonie festive e nei riti tribali.
Quando si aggiunge un’alstroemeria all’interno di un mazzo di fiori o in un bouquet questa simboleggia la devozione.

domenica 26 luglio 2020

VERDE TIME : RANUNCOLO


Il Ranuncolo (genere Ranunculus) si presenta come un fiore dai brillanti e vivaci e colori, ma anche elegante nelle sue forme. È molto apprezzato sia per la facilità di coltivazione, sia come fiore reciso per creare delle meravigliose e raffinate composizioni floreali.
Il genere Ranunculus comprende tantissime specie, tra le quali tante sono originarie delle regioni a clima temperato e più di 50 sono quelle che crescono nel nostro Paese. Le restanti specie sono originarie delle regioni asiatiche. La fioritura del Ranuncolo è un vero e proprio tripudio di colori, tanto da portare lo stesso fiore ai primi posti della lista delle piante ornamentali più belle da coltivare.
Tantissime sono anche le varietà di Ranuncolo, che si differenziano tra loro per portamento, fioritura e altre caratteristiche, ma che tutte abbracciano la floreale filosofia dell’eleganza nella semplicità. Le specie appartenenti a questo numeroso genere sono utilizzate, come detto, per creare composizioni davvero incantevoli, ma possono essere anche coltivate per trasformare terrazzi o angoli di giardino in piccoli paradisi colorati.La forma del fiore del Ranuncolo è simile a quella della Rosa e, proprio per questo motivo, il fiore in questione è anche comunemente chiamato come Rosa di Primavera.
Tra le principali caratteristiche del Ranuncolo ben si notano i sottili strati che formano il fiore. Quest’ultimo, per la sua delicatezza, sembra quasi esser fatto di carta velina, abilmente lavorata da mani esperte, quasi come un aggraziato origami.
Ogni piantina, che si sviluppa da un bulbo da piantare con la massima cura, può raggiungere anche i 40cm di altezza, sviluppando foglie dal colore verde chiaro. Fiore facile da coltivare, ma attenzione alla luce e alle temperature! Come vedremo in seguito, il Ranuncolo necessita di stabili condizioni per poter crescere e fiorire meravigliosamente. Il genere Ranunculus comprende centinaia di specie, originarie dell’Asia, dell’Australia, dell’America Centrale (e del Nord) e di alcune regioni del Vecchio Continente. Non tutte hanno caratteristiche simili e la difficoltà della coltivazione dipende proprio dal luogo di origine.
Tutte hanno una caratteristica in comune: l’infinita bellezza del fiore.
Tra le varietà di Ranuncolo maggiormente conosciute, anche nel nostro Paese, possiamo ricordare quella a fiore giallo a 5 petali, che è solita invadere colline e prati, creando un tappeto colorato di straordinaria bellezza. Le specie più richieste sono quelle che presentano il fiore a forma di rosellina, di colore giallo, rosso o bianco. Di seguito una lista delle specie più diffuse nel nostro Paese.

Ranunculus ficaria (o favagello)

Specie che vanta un’ampia diffusione in Europa e che cresce in zone fresche e umide. Il periodo di fioritura è compreso tra la fine del mese di gennaio e l’inizio di maggio. È una pianta erbacea perenne che può raggiungere i 30cm di altezza, con un bel fiore giallo pastello e foglie carnose e verdi brillanti. Rientra nella lista delle specie tossiche, ma è necessario fare una precisazione: il pericolo sorge solo dopo la fioritura, quando l’anemonina (sostanza tossica) viene prodotta.
Questa specie di Ranuncolo è facile da coltivare ed è perfetta per giardini rustici e alpini. Le uniche accortezze da prendere riguardano l’esposizione e il terreno. Predilige posizioni parzialmente soleggiate e un discreto livello di umidità del terreno.

Ranuncolo acris (Ranunculus acris)

Specie comunemente conosciuta anche come “botton d’oro” o come Ranuncolo dei prati. Cresce spontaneamente nei prati, a ridosso delle siepi, e fiorisce nel periodo primaverile o estivo. Bellissimo il suo fiore: formato da 5 petali del colore dell’oro. Cresce praticamente in tutte le regioni italiane e non è raro trovarlo anche ai margini delle strade. Questo ci permette di capire come tale specie riesca, con estrema facilità, ad adattarsi a qualsiasi tipologia di terreno. Una specie facilissima da coltivare in giardino.

Ranuncolo alpestris (Ranunculus alpestris)

Pianta perenne che cresce solitamente a quote elevate, colorando praterie e vallette alpine. Si sviluppa su terreni calcarei e pascoli sassosi. Dalle piccole foglie basali lucide spuntano dei bellissimi fiori bianchi di piccole dimensioni, sorretti da fusti eretti. È una pianta di piccole dimensioni, ma incredibilmente affascinante e facile da coltivare come fiore per colorare grandi prati, ovvero per decorare aiuole di ogni genere.

Ranuncolo asiaticus (Ranunculus asiaticus)

Passiamo ora a quella che è la specie maggiormente coltivata e che si presenta come pianta erbacea perenne. Il Ranunculus asiaticus può tranquillamente superare i 40cm di altezza ed è la specie maggiormente utilizzata per l’ibridazione (utilizzato per dar origine a ibridi straordinari come il Ranunculus africanus, il Ranuncolo di Francia e il Ranunculus vulgaris). È proprio questo Ranuncolo il maggior esponente della famiglia delle Ranunculaceae. Rispetto alle specie che prima abbiamo descritto, questa presenta un livello maggiore di difficoltà per quanto riguarda la coltivazione. Non tollera né le basse temperature, né le temperature troppo alte (temperatura ideale 10/25°C). Quindi, è necessario prestare la massima attenzione alla corretta esposizione. Perfetto per giardini mediterranei. Il fiore è leggero, composto da petali sottili disposti come quelli delle rose, ma che si presentano ancor più compatti. Fiori di colore giallo, rosso, rosa, bianco o con sfumature di ogni tipo: le varietà sono davvero tantissime.

La fioritura del Ranuncolo è uno spettacolo dinanzi al quale è impossibile non emozionarsi. I colori sono straordinari e vivaci e le forme dei fiori eleganti e raffinate. Ho più volte paragonato il fiore di alcune specie di Ranunculus a quello delle rose, ma a differenza di queste ultime non profumano. La somiglianza è solo nelle forme.La fioritura, a seconda delle specie, può avvenire in tardo inverno o in primavera, dando vita a fiori con più o meno petali, ma sempre con caratteristiche estetiche che è difficile trovare in altre piante. Il Ranuncolo vanta una lunga fioritura e per renderla tale anche negli anni a venire si consiglia di togliere i bulbi dal terreno, al fine di farli asciugare, per poi riporli in un letto di sabbia. Non ci resta che scoprire le tecniche colturali migliori per prendersi cura di questa piccola pianta dall’elegante fiore, in modo da ammirare nel giardino di casa o sul terrazzo le sue graziose forme.

Il Ranuncolo affonda le sue radici in tempi antichi. Conosciuto come “Fiore doppio di Tripoli” da Turchi o come “Erba scellerata” (così era stata definita da Apuleo a causa della sua tossicità).
Perché si chiama Ranuncolo?
Il suo nome significa “piccola rana” ed è facile comprendere il perché dello stesso: un fiore di piccole dimensioni che è solito crescere spontaneamente in zone umide e paludose. Il suo nome significa “piccola rana” ed è facile comprendere il perché dello stesso: un fiore di piccole dimensioni che è solito crescere spontaneamente in zone umide e paludose.
Il Ranuncolo ha anche un legame molto stretto con la religione. Secondo una tradizione antica, questi fiori erano portati come dono alla Madonna durante la Settimana Santa.
Perché proprio i ranuncoli?
Una leggenda narra che a dar vita al fiore è stato Gesù, con l’unico scopo di rendere omaggio a sua Madre. Prese le stelle più belle e le trasformò in fiori. Oggi il Ranuncolo conserva il suo legame con il mondo religioso, poiché considerato ancora come un prezioso fiore (il “botton d’oro”) da donare alla Madonna.
È strano, ma è proprio così. Il Ranuncolo contiene, nelle sue parti verdi, una sostanza molto tossica, l’anemonina. Una sostanza pericolosa solo se ingerita, poiché al tatto non presenta alcun rischio. Il significato del Ranuncolo nel linguaggio dei fiori è ben preciso: è il simbolo di una delicata bellezza. Fiore affascinante, che non si presenta come forte, ma che ama mettere in mostra il suo misterioso fascino.
Tante sono le varietà di Ranuncolo che, a seconda del colore del fiore, possono avere un diverso significato. I fiori rossi sono da sempre il simbolo della passione; quelli gialli sono il simbolo della gelosia; quelli bianchi indicano la purezza. Quindi, le diverse varietà di Ranunculus possono essere associate ai più comuni significati della simbologia classica dei fiori.

sabato 25 luglio 2020

VERDE TIME : EUCOMIS


Eucomis è un genere poco numeroso di specie originarie del Sudafrica. Il Giglio Ananas, altro nome comune con cui vengono identificate queste particolari piante, è stato introdotto in Europa nel 1800.
Quali sono le caratteristiche comuni tra l’ Eucomis e l’Ananas? Di simile hanno solo la forma e il colore delle infiorescenze, per il resto appartengono a due mondi diversi.
Tutte le specie emanano un forte odore che riesce, nei mesi più caldi dell’anno, a tenere lontane le mosche e altri insetti. Posizionare un bel vaso con un Eucomis davanti il balcone o sotto grandi finestre può essere una valida alternativa naturale alle zanzariere.Possono essere definite come rustiche e sono in grado di resistere anche a basse temperature (non alle gelate continue), quando viene effettuata una buona pacciamatura. Bastano poche accortezze per coltivare senza problemi delle piante che subito diventeranno belle e vigorose, con fioriture molto particolari che potranno essere sfruttate per decorare anche balconi e terrazzi. Immaginate tante pannocchie colorate (l’infiorescenza può raggiungere anche i 60cm e più di altezza) con sopra ciuffetti di verdi foglie: l’ Eucomis è una pianta davvero affascinante. Nel nostro Paese queste bulbose possono essere coltivate tranquillamente in vaso, ma nelle regioni più vicine al mare, dove il clima è mite per gran parte dell’anno, possono essere anche utilizzate per creare delle aiuole sui generis in giardino.

Eucomis amaryllidifolia

Una bellissima bulbosa a fioritura estiva, che si presenta con una fitta infiorescenza di fiori verdi e con delicate sfumature gialle, sormontata da brattee di foglie lucenti. Le poche foglie che si sviluppano alla base sono colorate di un bel verde acceso e presentano margini ondulati. Fiorisce in estate o all’inizio dell’autunno quando coltivata in zone dal clima mite.

Eucomis autumnalis

La pianta non supera i 50cm e per raggiungere il suo massimo sviluppo impiega dai due ai cinque anni. Il fogliame deciduo verde brillante si affianca a delicati fiori di colore bianco. L’infiorescenza è sormontata da piccole foglie. Può essere tranquillamente coltivata in vaso o in piena terra per creare delle bellissime aiuole in giardino. Facile da coltivare, rustica e pronta a sorprendere con una tardiva fioritura decisamente spettacolare.


Eucomis bicolor 

Una delle specie più affascinanti, con fiori bianchi sfumati di lilla. Proprio sopra l’infiorescenza si sviluppa una rosetta di piccole foglie dalla forma lanceolata, totalmente diverse da quelle più grandi che si sviluppano alla base della pianta.

Eucomis comosa

Specie che cresce spontanea in Sudafrica lungo le sponde dei fiumi e nelle zone montuose. Le foglie sono colorate di rosso nella pagina inferiore e di verde intenso sopra. I fiori sono di colore verde chiaro o possono assumere particolari tonalità di viola. È una specie che può superare di gran lunga anche i 60cm di altezza.

Eucomis humilis

Cresce in ambienti umidi, a ridosso di ruscelli o in zone rocciose, e presenta delle foglie con una vistosa venatura nella parte centrale e margini ondulati. Il verde dominante lascia spazio anche a sfumature scure di porpora. L’infiorescenza termina con brattee dalla rossa punta e si compone di tanti piccoli fiori di colore verde o bianco e, in alcuni casi, con sfumature viola. Emana un forte odore.  

Eucomis montana 

Specie che non supera i 30/40cm e che ha foglie di grandi dimensioni e fiori di colore verde chiaro o bianco. Tra tutte le specie appartenenti al genere di riferimento è forse quella con i fiori più affascinanti, per forma e delicatezza delle linee.

Eucomis Vandermerwei 

Una specie affascinante e rara. È difficile trovare in commercio l’Eucomis Vandermerwei, con i suoi bellissimi fiori marroni o viola e con sottili linee verdi che crescono su di uno stelo che raggiunge i 20cm di altezza. Tantissime sono le foglie che si sviluppano alla base, con margini dentati e macchie color porpora.

L’infiorescenza dell’ Eucomis, come anticipato, ricorda la forma di un Ananas, con tanti fiori di piccole dimensioni che si affollano su di una specie di pannocchia. I colori dei fiori variano da specie a specie: ad esempio, l’ Eucomis autumnalis si fa ben notare con i suoi bianchi fiori; la specie bicolor ha appariscenti fiori bianchi con sfumature lilla sui bordi; l’E. Comosa ha belle sfumature viola.
Una fioritura particolare quella dell’Eucomis, che avviene tra maggio e giugno per la maggior parte delle specie, mentre in autunno per l’E. Autumnalis.

L’ Eucomis sta riscuotendo un successo sempre più grande da circa due decenni, quando si è scoperto che riesce ad adattarsi con facilità anche al clima continentale europeo.
In Italia può essere coltivato con facilità, tranne che nelle più fredde zone di montagna dove è meglio sistemarli in apposite serre.

Il nome del genere deriva dalla lingua greca: eu (bello) + kome (testa), facendo diretto riferimento proprio alla particolare forma dell’infiorescenza e delle piccole foglie che la completano. Il bulbo dell’ Eucomis è tossico, ma è usato ancora nella tradizionale medicina africana. Con lo stesso vengono preparati dei decotti per alleviare il mal di schiena, per il recupero post operatorio, il mal di stomaco, la febbre, coliche e per alleviare i dolori durante il parto. Nel bulbo sono stati trovati diversi flavonoidi con azione antinfiammatoria e antispasmodica. Non esiste una precisa definizione di Eucomis nel linguaggio dei fiori, ma data la precisione delle linee di questa particolare pianta, possiamo considerarla, proprio come l’Ananas, come il simbolo della perfezione.