VERDE TIME

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martedì 1 novembre 2022

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : ACIDANTHERA O GLADIOLO DELL'ABISSINIA

 


L’Acidanthera, sinonimo scientifico  Gladiolus callianthus, è una pianta ornamentale da fiore della famiglia delle Iridaceae originaria dell’Africa orientale, diffusa prevalentemente in Abissinia e Etiopia dove cresce spontanea nelle radure erbose e rocciose fra i 1200 e i 2500 metri di altitudine.

L’Acidanthera è una spettacolare perenne che da un bulbo ovale di piccole dimensioni con cuticola esterna cartacea di colore marrone chiaro. In estate, nel pieno del vigore vegetativo, la pianta forma un elegante cespuglio foglioso, alto mediamente circa 50 cm.

Le foglie, simili a quelle del comune gladiolo o della Crocosmia, sono rigide, spadiformi, leggermente carnose e di colore verde chiaro. Sono decidue, infatti in autunno seccano e si staccano dai bulbi.

fiori sono portati da steli rigidi, alti 70 -100 cm, che spuntano eretti dal centro del ciuffo di foglie. Su ogni stelo in genere sbocciano scalarmente 6-8 fiori molto decorativi e gradevolmente profumati, soprattutto di sera. I fiori sono tubolari con corolla stellata composta da 6 grandi tepali bianchi con una una vistosa macchia centrale color porpora. L’impollinazione avviene ad opera delle falene attratte dal profumo dei fiori. La fioritura avviene nel periodo estivo, in particolare modo tra i mesi di luglio e settembre. La pianta va coltivata in luogo luminoso e soleggiato anche se cresce bene e senza problemi anche in zone a mezzombra. Sopporta le basse temperature fino a – 5° C ma teme in particolar modo il gelo intenso e prolungato e per tale motivo, nelle zone con temperature invernali molto rigide, i bulbi vanno estratti dal terreno,  dopo l’appassimento delle foglie e conservati in luogo buio ed asciutto, fino alla primavera successiva. Cresce bene nel comune terreno da giardino ma produce fioriture più intense e prolungate se viene coltivata in un substrato ricco, soffice e ben drenato. Come le altre varietà di bulbose va innaffiata regolarmente ma con moderazione durante il periodo vegetativo, in particolar modo durante la fioritura e in estate.  In autunno-inverno invece, le irrigazioni vanno drasticamente ridotte per evitare pericolosi ristagni idrici che potrebbero causare il marciume dei bulbi. Per favorire la ripresa vegetativa e la fioritura, da aprile a settembre, il terreno di coltivazione va arricchito di nutrienti con somministrazioni quindicinali di un concime specifico per bulbose contenete azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) in un rapporto di 7-6-7. Le concimazioni vanno  sospese durante il periodo della  fioritura  e riprese subito dopo per consentire ai bulbi di immagazzinare l’energia necessaria per la fioritura dell’anno seguente.

Come i tulipani o altre piccole bulbose anche questa pianta si può facilmente coltivare in un bel contenitore largo e alto almeno 30 cm, riempito con una miscuglio composto da terriccio sciolto, torba e sabbia in parti uguali. Come sempre sul fondo va posto uno strato di materiale drenante, argilla espansa o pezzi di coccio. I bulbi vanno interrati a 10 cm di profondità e a 10 cm di distanza. Il contenitore va posto in una zona soleggiata per molte ore del giorno; il terreno va bagnato solo quando è asciutto e arricchito ogni 15 giorni con soluzioni di un fertilizzante minerale. In inverno, vanno sospese le annaffiature e il vaso va spostato in un luogo riparato dal freddo.

Nella realizzazione di aiuole o bordure fiorite le piante di Acidacanthera possono essere accostate ad altre perenni di colore contrastante come Salvia memorosa, Aster, Aconito e Scaevola aemula. La Acidacanthera non va potata ma solo ripulita a fine ciclo vegetativo delle foglie ingiallite e ormai secche. Le foglie verdi vanno lasciate perchè continuando a svolgere la fotosintesi consentono ai bulbi di reintegrare le sostanze indispensabili per la ripresa vegetativa.

Acidanthera bicolor Murielae

L’Acidanthera bicolor Murielae è originaria dell’Abissinia ed è alta 70-80 cm. Ha foglie ensiformi e da luglio a settembre produce fiori a forma di stella, larghi 5 cm, profumati e di colore bianco con una macchia viola-porpora al centro. Si coltiva facilmente in vaso esposto al pieno sole per molte ore del giorno. I bulbi di questa specie vanno divisi ogni 3-4 anni in autunno e ripiantati in altri vasi. L’Acidanthera Murielae è la varietà più utilizzata in campo ornamentale.

Acidanthera aequinoctialis

L’Acidanthera equinoctialis è un’iridacea originaria dell’Africa tropicale. Ha steli eretti alti 50 cm con larghe foglie nastriformi, carnose e appuntite, di colore verde chiaro. A novembre su ogni stelo sbocciano più di sei fiori bianchi con cuore malva, con un profumo leggero, molto intenso di notte, che ricorda la gardenia o il gelsomino. Ama il pieno sole, il terreno fresco e fertile e regolari annaffiature specialmente nei periodi siccitosi e nei mesi estivi torridi. Questa specie è la pianta ideale per i giardini rocciosi e adatta alla coltivazione in vasi larghi e profondi dove possono essere lasciati indisturbati per alcuni anni.

Le piante di Acidanthera sono largamente utilizzate in filari o in cerchio come ornamentali nei giardini pubblici e privati, in vaso per abbellire balconi, terrazze e patii soleggiati.

I fiori recisi per la loro bellezza, il delicato e gradevole profumo e la lunga durata vengono anche utilizzati in eleganti composizioni floreali. Nel linguaggio dei fiori l’Acidanthera è simbolo di forza e anche d’indifferenza. In Europa la pianta di Acidanthera fa la sua comparsa nel 1896 e da allora viene ampiamente coltivata come ornamentale per i suoi bellissimi e profumatissimi fiori I cormi attualmente disponibili sul mercato sono molto economici e prodotti in Olanda.

In Italia l’Acidanthera è nota come gladiolo dell’Abissinia nome che fa riferimento al luogo di origine e anche come Orchidea pavone.

Il nome botanico dell’Acidanthera deriva dalla combinazione di due parole greche: ακμή (punto) e ανθήρ (antera) in riferimento alle antere appuntite dei fiori.


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