Il genere Quesnelia comprende molte specie di piante perenni della famiglia delleBromeliaceae, originarie dell’America meridionale, dove crescono spontanee nei terreni sabbiosi e prevalentemente come epifite sui tronchi e sui rami degli alberi ad alto fusto. La pianta ha un apparato radicale ridotto ma, in pieno vigore vegetativo, forma un folto ciuffo di foglie carnose molto decorative.
Le foglie, generalmente sono lunghe, strette e di colore verde scuro e spesso screziato, riunite a formare una rosetta basale una rosetta chiusa alla base in una sorta di una coppa o un imbuto che nelle piante adulte serve a trattenere l’acqua. In alcune specie la lamina fogliare è larga, con margini spinosi; in altre invece le foglie sono strette e terminanti con una spina apicale molto appuntita, in altre ancora le foglie sono spiralizzate. I fiori sono riuniti in una infiorescenza a spiga portata sulla cima di uno stelo eretto e cilindrico che spunta dal centro al centro della rosetta. I fiori persistono sulle piante per mesi e il loro colore varia a seconda della specie dal rosso brillante, al blu, al rosa fino all’arancio. L’infiorescenza persiste sulla pianta per diversi mesi poi dissecca insieme alla rosetta di foglie. Durante il periodo del disseccamento delle foglie e del fiore, la pianta emette dalla base uno o più polloni che daranno vita a nuove piante che, quando saranno adulte, fioriranno a loro volta.
E’ una pianta che ama l’esposizione luminosa ma non i raggi diretti del sole che potrebbero ustionare le sue foglie. Predilige le temperature comprese tra i 16-27° C. In inverno la Quesnelia va tenuta lontano dai termosifoni e dalle correnti d’aria fredda mentre in estate può essere portata all’aperto e posizionata in un luogo ombreggiato. Il terreno adatto alla coltivazione della Quesnelia è una miscela leggera, leggermente acida, composta da parti uguali di torba, trucioli di corteccia, vermiculite o perlite. In alternativa come substrato di coltivazione può essere utilizzato un miscuglio leggero e poroso, formato da radice di felce e sfagno, con aggiunta di sabbia. Le innaffiature vanno praticate regolarmente al fine di mantenere umido il terreno. L’acqua utilizzata per le irrigazioni non deve essere calcarea e va utilizzata preferibilmente a temperatura ambiente specialmente nei mesi invernali. Il pozzetto formato dalle foglie della rosetta basale va tenuto sempre pieno di acqua, avendo cura però di svuotarlo una o due volte al mese. Nei mesi estivi, oltre alle annaffiature si consiglia anche di nebulizzare con uno spruzzino sia il terreno sia il fogliame in modo da assicurare alla pianta un’adeguata umidità. L’umidità deve sempre essere mantenuta la più alta possibile, specie in inverno, quando il riscaldamento rende l’aria degli appartamenti particolarmente secca. A tale scopo è bene spruzzare frequentemente le foglie e porre i vasi su terrine riempite di ghiaino mantenuto sempre bagnato. Per tutto il periodo vegetativo, dalla primavera e fino all’ autunno inoltrato, il terreno di coltivazione va arricchito di nutrienti utili allo sviluppo della pianta e alla produzione dei fiori. Una volta al mese quindi va somministrato un concime liquido diluito nell’acqua delle irrigazioni bilanciato in azoto, fosforo, potassio e anche con un’adeguata dose di microelementi che permettono un’adeguata crescita della pianta, ai nuovi polloni basali.
La Quesnelia può essere coltivata in vaso o come pianta epifita.
Se si utilizza un vaso è bene sceglierne uno di terracotta,con un diametro di 15 cm al massimo e drenato sul fondo con argilla espansa o pezzetti di coccio.
Se si vuole coltivare la Quesnelia come pianta epifita, occorre avvolgere le radici con dello sfagno e poi fissarle con un legaccio ad un pezzo di legno o a un pezzo di corteccia mantenuto umido con spruzzature di acqua non calcarea. Va fatto quando le radici della pianta fuoriescono dai fori del vaso. Si sostituisce il vecchio vaso con uno nuovo avente un diametro di poco più grande e nuovo terriccio leggero, a pH acido, composto, in parti uguali, da una miscela di torba, trucioli di corteccia, vermiculite o perlite. Il rinvaso si effettua all’inizio di ciascuna stagione, maneggiando la pianta con molta delicatezza per evitare di traumatizzare le radici. La Quesnelia non si pota. Vanno recisi a 5 cm dal terreno gli steli con i fiori secchi e asportate le foglie eventualmente danneggiate dai parassiti. A fine stagione invece si eliminano tutte quelle secche per favorire l’emissione delle nuove e la crescita dei polloni che si sono formati lateralmente.
Per avere una pianta di Quesnelia in ottime condizioni di salute basta osservare periodicamente il comportamento delle foglie. Se i bordi fogliari appaiono brunastri ed iniziano ad avvizzire, significa che la pianta è esposta al freddo o l’ambiente è troppo secco.
In estate la Quesnelia può essere tenuta all’aperto in un luogo ombreggiato e riportata in casa non appena le temperature iniziano a diventare fredde. Se le temperature estive sono troppo alte si consiglia di effettuare frequenti nebulizzazioni con acqua sempre non calcarea.
Eventuali parassiti animali possono essere rimossi dalle foglie mediante un bastoncino o un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcol denaturato. In caso di forte infestazione spruzzare sulla chioma un antiparassitario specifico a base di piretro. Nelle zone con climi tropicali le piante di Quesnelia vengono coltivate nei giardini mentre in quelle in cui le temperature sono inferiori ai 15° C solo in appartamento o sui balconi durante i mesi più caldi dell’anno. La Quesnelia non è velenosa per l’uomo e neanche per i cani e i gatti o altri animali domestici.
Quesnelia quesneliana
La Quesnelia quesneliana è una pianta erbacea sempreverde originaria del Brasile sudorientale. Forma un ciuffo di foglie ascendenti oblungo-lanceolate con margini spinati. L’infiorescenza è costituita da fiori con calice rosa pallido lunghi circa 2 centimetri. Necessita di un substrato umido e può essere allevata all’aperto nelle zone con clima temperato.
Quesnelia liboniana
La Quesnelia liboniana è una specie di dimensioni più contenute, difficilmente raggiunge i 60 centimetri di altezza. Forma un ciuffo di foglie con bordi spinosi e in primavera produce una lunga spiga con fiori blu avvolti da brattee rosso intenso.
Quesnelia arvensis
La Quesnelia arvensis è una pianta perenne originaria del Brasile sudorientale dove cresce nei terreni sabbiosi e come epifita sui tronchi degli alberi. Ha foglie lineari lunghe, rigide, e verdi con strie trasversali di colore grigio chiaro Le lamine fogliari sono dentate con bordi dentati e apici terminanti con una spina rigida. Produce una infiorescenza formata da fiori
bianchi con apice azzurro. Va coltivata alla luce, in un terriccio ben drenato. Teme il freddo.
Quesnelia marmorata
La Quesnelia marmorata è una specie originaria dell’America. Forma un cespo alto circa 1 metro. Ha foglie verdi o screziate disposte a rosetta In primavera-estate, produce delle bellissime infiorescenze composte da fiori di colore blu, ricoperti da brattee di colore rosa scuro. Va coltivata come pianta da appartamento in una zona protetta dalle correnti d’aria fredda.
Il nome generico della Quesnelia è dedicato al console francese Quesnel che per primo ha introdotto il genere in Francia.
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