Ciò che comunemente chiamiamo mimosa, in effetti, è un albero che appartiene alla famiglia delle Acacie, di cui si sono più di 450 specie.
Anche nel caso della mimosa troviamo delle differenze, da regione a regione, stato e continente.
Infatti, la mimosa è originaria dell’Australia, è da lì che si è diffusa in tutto il mondo.
Le specie comuni nel nostro territorio sono:
- La Mimosa Armata
- La mimosa Dealbata
- la Mimosa Longifolia
- La mimosa Pudica
- La Mimosa Quattro Stagioni
Si tratta di uno dei pochi alberi che fiorisce in pieno inverno e resiste al gelo.
I “fiori” piccole palline a grappolo possono essere di colore giallo intenso o leggermente rosati ed emanano un meraviglioso profumo dolciastro che si avverte anche a lunga distanza.
È un albero facile da curare, cresce in fretta e si adatta a qualunque terreno, un po’ più difficile da far crescere in vaso ma non impossibile.
È un albero facile da curare, cresce in fretta e si adatta a qualunque terreno, un po’ più difficile da far crescere in vaso ma non impossibile.
L’unico accorgimento riguarda l’annaffiatura e la potatura.
La terra deve essere sempre leggermente umida, (non inzuppata) una mimosa che secca non si riprende più.
Per quanto riguarda la potatura invece, la pianta giovane si sfoltisce leggermente uno o due volte l’anno, a secondo della varietà.
La mimosa quattro stagioni richiede due potature annuali.
Quelle che fioriscono solo in febbraio, solitamente si potano subito dopo la massima fioritura, per evitare la produzione di semi e la propagazione, soprattutto in giardino.
Bisogna spuntare le punte, segare i rami storti e quelli troppo cadenti, l’albero dovrebbe mantenere una forma accuratamente “selvatica”.
Nelle zone molto ventose è opportuno sfoltire dall’interno e mantenere i rami restanti piuttosto corti.
Per chi coltiva in vaso, è consigliato dopo la potatura, coprire la pianta per un mese circa ed evitare acqua troppo calcarea che provocherebbe l’ingiallimento delle foglie.
Una piccola curiosità: la mimosa pudica è così chiamata perché se si toccano le delicate foglioline, esse si ritraggono tornando al loro stato naturale dopo un po’ di tempo.
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