VERDE TIME

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venerdì 8 febbraio 2019

VERDE TIME: CONSIGLI E TECNICHE GIARDINAGGIO TERRICCIO UNIVERSALE PER VASO E ORTO



La qualità della terra ha un’importanza fondamentale per la crescita dei vegetali,solitamente esiti negativi della coltivazione sono da attribuire proprio a condizioni inadeguate del terreno, poiché un terriccio non sano provoca una reazione negativa dopo l’altra. Spesso la pianta può essere salvata solo grazie a un rinvaso. Seguendo i nostri semplici consigli sceglierete sicuramente il terriccio giusto per le vostre piante.
Le principali caratteristiche che dovete considerare per far si che le radici riescano ad assorbire adeguatamente l’acqua e l’ossigeno: un buon terriccio per piante in vaso deve essere costituito da idonei elementi nutritivi, deve essere aerato e caldo ma anche poroso e permeabile in modo tale da permettere alle radici di assimilare l’ossigeno; nello stesso tempo deve anche bloccare l’acqua perché questa non fluisca via troppo velocemente insieme alle sostanze nutritive.

Il cosiddetto terriccio universale o industriale è da preferire ai miscugli di terra del proprio giardino, dato che sono igienicamente non pericolosi e di qualità ugualmente duratura. Il terriccio universale è composto per il 60 – 80% da torba bianca e per il 20 – 40% da argilla ma anche da calcare e sostanze nutritive; ne esistono due tipi, la versione più concimata, adatta alla maggior parte delle piante, e quella con meno fertilizzante per la coltivazione di esemplari più giovani e per quei vegetali sensibili al sale come palme o bromelie. Potete utilizzare anche il substrato a base di torba che ha caratteristiche molto simili al terriccio universale, con l’unico svantaggio che trattiene molta acqua. Anche in questo caso esistono due versioni: una con molto fertilizzante e l’altra con poco.

Occorre ricordare che le proprietà del terriccio universale contenuto nel vaso cambiano nel corso del tempo: le sostanze nutritive si esauriscono, annaffiature e concimazioni frequenti conducono a un inaridimento del terreno, a questo punto allora bisogna cambiare la terra, cioè rinvasare la pianta. La stagione migliore per procedere è la primavera, mentre l’unico momento in cui non si deve proprio rinvasare è durante la pausa invernale, in questa fase meglio non intervenire in nessun modo, un rinvaso stimolerebbe all’attività; ovviamente anche le piante in piena fioritura non devono essere disturbate. Comunque come regola generale si consiglia di cambiare la terra ogni anno per piante di piccola o media grandezza, per le grandi va bene anche ogni due o tre anni; inoltre il rinvaso è necessario se esternamente la superficie del terriccio è incrostata e se le radici sono cresciute fuori dal foro di drenaggio del vaso.

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