VERDE TIME

VERDE TIME

lunedì 18 febbraio 2019

VERDE TIME : COMPOSTAGGIO DOMESTICO



In natura ogni elemento organico, quando conclude il suo ciclo vitale, viene degradato dagli agenti atmosferici e dai microrgasmi che se ne nutrono. Questo processo, che dà vita ad una sostanza chiamata humus molto gradita alle piante, può essere ricreata anche in casa nostra con qualche piccolo accorgimento.
Creare una zona di compostaggio nel giardino di casa ha diversi vantaggi a livello ecologico, perché consente di nutrire le proprie piante con alcuni tipi di rifiuti che normalmente vengono prodotti nelle nostre case, limitando quindi l’impatto ambientale, e in più evitiamo di somministrare alle piante concimi di natura non proprio certissima. Cosa indispensabile quando si coltivano ortaggi e piante da frutta.



Che rifiuti si possono utilizzare?

1. Rifiuti sì: scarti di cibo come pasta, carne e verdure, fazzoletti di carta unti, oggetti in materiale biodegradabile come ad esempio le buste in mater-bi, fondi di caffè, briciole di pane e biscotti, erbacce e piccoli residui delle potature. Fate attenzione a non aggiungere rami e materiali legnosi, che richiederebbero più tempo a deteriorarsi e potrebbero rallentare il processo.
2. Rifiuti no: plastiche e materiali non biodegradabili, mozziconi di sigarette, liquidi e olii di cottura o sintetici, grassi, legni e materiali trattati, lettiere per gatti e via dicendo.

Come si fa il compostaggio domestico?

Il compostaggio domestico è un’attività che va svolta con consapevolezza. I batteri e i funghi che si cibano degli scarti organici, e che producono l’humus, sono esseri viventi aerobi. Avendo assoluto bisogno di aria, quindi, è necessario che il compost non sia eccessivamente pressato e che sia composto in modo tale da favorire l’aerazione anche all’interno del cumulo, non solo esternamente.

Se l’aria non dovesse circolare in modo adeguato, sentiremmo degli odori sgradevoli provenire dal compost, si formerebbero dei liquidi tossici e avremmo un risultato finale assolutamente inutilizzabile. Questo perché i microrganismi morirebbero e lascerebbero spazio ad un altro tipo di microrganismi che, però, non necessitano di aria per poter sopravvivere.

La prima cosa da tenere in considerazione è la scelta del luogo da destinare al compostaggio domestico, meglio se all’ombra di piante dalle foglie caduche.

Miscelare gli scarti in modo omogeneo. All’interno del cumulo devono essere presenti sia gli scarti di cibo che piante e foglie del giardino, un po’ di terra e, se ce n’è la possibilità, aggiungere un po’ di paglia può essere una soluzione ideale. La paglia infatti aiuta ad aerare il cumulo e, in più, ostacola la dispersione termica in inverno. In più, è consigliabile creare una base con degli assi di legno o cassette della frutta, che tengano il cumulo leggermente sollevato da terra. Questo serve a limitare i ristagni di acqua e favorire l’aerazione anche ai livelli più bassi.

Realizzare il cumulo adatto in base alla stagione. Se in autunno e in primavera la forma a piramide è più adatta perché consente di far scivolare via l’acqua piovana, in inverno ed estate la forma migliore è quella a trapezio che in estate limita la dispersione di umidità e in inverno quella termica.

Periodicamente è consigliabile rimestare il cumulo con un forcone per far rientrare in circolo l’aria, senza mai compattarlo.

Per velocizzare il processo, si può optare per l’acquisto di una compostiera che riduce notevolmente i problemi di temperatura e umidità ed evita la possibile formazione di odori sgradevoli. Si tratta di un oggetto che ha un certo costo e, sebbene velocizzi notevolmente i tempi di compostaggio, non è assolutamente indispensabile per poter ottenere dei buoni risultati. La natura riesce a fare il suo corso perfettamente, anche senza aiuti esterni.

Nessun commento:

Posta un commento