Le rampicanti sono piante particolarmente adatte per creare ambienti circondati dal verde, si sviluppano appoggiandosi su muri, recinzioni gazebi e sostegni vari ricoprendoli completamente di verde e fiori. Le piante rampicanti posso non essere piantate in terra o in vasi abbastanza capienti per garantirgli lo sviluppo.
Il Glicine ( WISTARIA SINENSIS) appartenente alla famiglia delle Papilionaceae, ha origini Cinesi, fu introdotta in Europa dall’antropologo tedesco Kaspar Wistar da cui ne deriva il nome botanico.
È una pianta rampicante ornamentale ideale nei giardini per realizzare pergolati, dal fogliame deciduo riesce a raggiungere i 15 cm di altezza. I fiori lunghi anche 30 cm, sono molto profumati, di colore bianco, lilla o azzurro, nascono prima delle foglie che si presentano piccole, ovali e di colore verde chiaro. Fiorisce in primavera e tarda estate con stupendi grappoli di fiori.
Il clima ideale è quello temperato, può essere esposta sia in penombra che a pieno sole, resiste comunque anche alle basse temperature.
Il Glicine non ha bisogno di un particolare terreno, non deve essere annaffiato troppo spesso perché resiste molto alla siccità, essendo una pianta robusta non necessita di essere concimata o di particolari cure.
La propagazione si può fare sia con le talee nel mese di agosto che con gli innesti, utilizzando i rami dell’anno precedente. Il trapianto è consigliato nei mesi tra ottobre e marzo, possibilmente in posizione soleggiata che permetterà una migliore fioritura. Dopo il primo anno dal trapianto comincerà una crescita rigogliosa, infatti tende ad espandersi perciò è consigliabile dedicarle spazi sufficientemente ampi per lo sviluppo ed utilizzare appositi sostegni.
Il Glicine teme gli acari e gli afidi che vanno trattati con appositi pesticidi. Può presentare infine ingiallimento delle foglie, sintomo di clorosi dovuta a terreni troppo calcarei, si consiglia di procedere con la somministrazione di sali di ferro.
Il Glicine teme gli acari e gli afidi che vanno trattati con appositi pesticidi. Può presentare infine ingiallimento delle foglie, sintomo di clorosi dovuta a terreni troppo calcarei, si consiglia di procedere con la somministrazione di sali di ferro.
La Passiflora ( Passiflora caerulea) è una pianta rampicante perenne originaria dell’America centro meridionale. Venne chiamata così in quanto si diceva che la pianta si era arrampicata sulla croce di Gesù Cristo per dargli sollievo, inoltre le sue caratteristiche somatiche ricordano i simboli del sacrificio di Cristo, infatti il cerchio di filamenti purpurei ci riporta alla corona di spine che aveva in testa, i tre steli rappresentano i chiodi della crocifissione e lo stame il martello usato per crocifiggerlo.
È una pianta da esterno che cresce velocemente ed è di facile coltivazione sia in terra che nei vasi, i quali dovrebbero avere un diametro di circa 50 cm, ed essere posizionati in punti non troppo ventilati e senza sbalzi termici.
Il suo clima è quello tropicale, riesce comunque a resistere ad inverni molto rigidi, è consigliabile però posizionarla in una zona soleggiata ed al riparo dal gelo, infatti la temperatura non dovrebbe essere al di sotto dei 14 gradi.
I suoi bellissimi fiori si possono ammirare dall’inizio di giugno fino a settembre.
I suoi bellissimi fiori si possono ammirare dall’inizio di giugno fino a settembre.
Non necessita un terreno particolare, va concimata con soluzioni liquide come per gli altri fiori estivi, e in estate va annaffiata abbondantemente senza creare ristagni d’acqua.
La Passiflora tollera severe potature anche fino a 40/50 cm da terra, non è soggetta a particolari malattie, tuttavia può essere attaccata dagli acari , in questo caso somministrare un comune medicinale per eliminarli.
La propagazione della pianta si può effettuare verso la fine dell’estate tramite talee o in primavera con i semi essiccati.
Alcune specie di Passiflora producono frutti che vengono utilizzati in cucina in quanto ricchi di vitamina C e per fare un vino molto particolare.
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