VERDE TIME

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sabato 1 ottobre 2022

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : ARENARIA MONTANA

 



L’Arenaria montana è una pianta erbacea da fiore della famiglia delle Caryophyllaceae, originaria delle regioni montuose dell’Europa sudoccidentale, endemica in Francia, Spagna e Portogallo.

L’ Arenaria montana è una piccola pianta a portamento strisciante, tappezzante. In piena vegetazione forma un cuscino compatto alto e largo circa 40 cm, composto da numerosi steli erbacei pubescenti verso gli apici, legnosi e glabri nella parte basale, ricoperti da un fitto fogliame molto decorativo.

Le foglie sono di colore verde scuro, opposte, lanceolate o lineari. La lamina fogliare è coriacea, cigliata alla base e mucronata all’apice. In inverno, foglie e fusti seccano, ma in primavera vengono sostituiti da nuovi getti.

fiori, sostenuti da brevi piccioli, sono solitari o riuniti in infiorescenze cimose portate sulle ramificazioni laterali degli steli. Il calice è formato da sepali ovati-acuminati, di colore verde scuro. La corolla è composta da 5 petali bianchi oblunghi, arrotondati all’apice e con macchie di colore verde pallido alla base. Nel bottone centrale sono presenti 10 stami con antere gialle e 3 stili. Il frutto è una capsula globosa che in piena maturazione rilascia piccoli semi.

semi sono globosi, neri e dotati di un’ottima capacità di germinazione senza alcun trattamento. La pianta di Arenaria montana fiorisce dalla primavera all’estate, generalmente da aprile a settembre.

E’ una pianta rustica che non disdegna la penombra tuttavia per produrre fiori a profusione predilige il pieno sole. Tollera il caldo e generalmente sopravvive anche a brevi gelate e alle basse temperature invernali, non inferiori però ai -4° C. In genere durante i mesi più freddi dell’anno la parte aerea di queste piante dissecca; ricomincerà a svilupparsi con l’arrivo della primavera successiva. La Arenaria montana è una pianta che si può coltivare in giardino per tutto l’arco dell’anno. Non teme il freddo e sopporta temperature minime molto rigide. L’Arenaria montana preferisce i terreni umidi, ben drenati, leggermente acidi o alcalini con valori di pH compresi tra 5,5. 7,5.  Nel terreno troppo acido lo molto compatto e poco permeabile, la pianta soffre e muore. Il terreno ottimale di coltivazione è un buon terriccio universale mescolato con il 30% di perlite. A causa dell’apparato radicale poco profondo, l’Arenaria è molto vulnerabile all siccità, quindi va irrigata regolarmente e frequentemente nei periodi siccitosi e durante i mesi estivi per mantenere il terreno sempre umido ma privo di ristagni idrici. Va concimata dall’inizio della primavera con un concime granulare a lenta cessione, da somministrare in un’unica soluzione, ogni 3-4 mesi. In alternativa si può anche utilizzare un concime liquido per piante da fiore, da mescolare all’acqua delle annaffiature ogni 20-25 giorni.

E’ una pianta che regala grande soddisfazione anche in vaso formando folti cuscini verdeggianti che contrastano con il bianco dei fiori prodotti a profusione durante il periodo della fioritura. Il vaso va riempito con terriccio universale mescolato con un po’ di sabbia. Va tenuta all’ombra parziale, nel terreno umido ma mai fradicio e va concimata in primavera con compost o concime a lento rilascio. Va potata dopo la fioritura e in inverno va protetta dall’umidità costante. Va fatto quando le radici della pianta escono dai fori di drenaggio del vaso. Va utilizzato un contenitore più grande e nuovo terriccio fresco e fertile, sempre ben drenato anche sul fondo con sabbia o pietrisco. La pianta va trasferita nel nuovo vaso con tutto il pane di terra che avvolge le radici. Dopo il rinvaso si bagna abbondantemente il terreno e successivamente solo quando al bisogno per evitare danni all’apparato radicale. La riproduzione avviene per seme e per talea. Alcune specie possono essere moltiplicate anche per divisione dei cespi. Si effettua in primavera, distribuendo i piccolissimi semi ben distanziati tra loro in un semenzaio contenente un terriccio adatto. I semi vanno poi coperti con un sottile strato di terriccio. Il semenzaio va posto all’aperto in un luogo protetto dal sole diretto. Per tutto il tempo necessario alla germinazione dei semi, circa 10 giorni, il letto di semina va mantenuto umido con nebulizzazioni di acqua a temperatura ambiente. La semina dell’Arenaria può essere fatta anche direttamente in piena terra quando il rischio delle gelate notturne tardive è del tutto scongiurato.

Nuove piantine con le stesse caratteristiche dell’Arenaria originale si possono ottenere con successo prelevando talee lunghe 2-5 cm, dai germogli non fioriferi, fra giugno e agosto e si mettono a radicare in un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, in cassone freddo. Le talee radicate, si invasano e si fanno crescere in cassone fino a marzo, quando potranno essere messe definitivamente a dimora. Le piante si Arenaria montana si piantano in piena terra in primavera avanzata nel terreno soffice e preventivamente concimato.

Le buche destinate ad accogliere le piantine devono essere distanti 20 centimetri sulla fila e 30 cm tra le file. Dopo l’impianto si bagna il terreno per favorire l’attecchimento delle radici.

Le piante di Arenaria si possono abbinare nelle aiuole miste con piante aventi le stesse esigenze colturali tipo: Aubretia, Phlox e Alisso.

Vanno eliminati i fiori appassiti per prolungare la fioritura. Dopo la fioritura, se non si vuole raccogliere i semi, si accorciano i fusti a livello del suolo, utilizzando forbici disinfettate e ben affilate. È una pianta rustica e resistente. Viene infatti attaccata dagli afidi solo se c’è un elevato sbalzo termico tra le ore diurne e quelle notturne, e le piogge sono abbastanza frequenti. Tra le malattie fungine è sensibile al marciume delle radici e all’oidio o mal bianco delle foglie se viene annaffiata eccessivamente o anche se le piogge cadono abbondanti. 

L’Arenaria è una pianta a bassa manutenzione infatti necessita di poche cure. Le malattie fungine vanno prevenute prima che le gemme si ingrossino eccessivamente, utilizzando specifici fungicidi sistemici. Per prevenire le infestazioni da parassiti, a fine inverno, si consiglia anche un trattamento insetticida ad ampio spettro. In caso di manifeste infestazioni è sufficiente utilizzare un antiparassitario naturale molto efficace come ad esempio la farina fossile che aderisce all’esoscheletro degli insetti e li portano alla morte per disidratazione.

Esistono tante specie di Arenaria alcune sono annuali, altre biennali e altre ancora perenni. Di seguito vengono descritte quelle più apprezzate come ornamentali rustiche, adatte ad essere coltivate con successo in vaso, nei giardini rocciosi, nei sentieri ghiaiosi e nelle crepe dei muri.

L’Arenaria grandiflora, nota in Italia come Arenaria a fiori grandi, è ua specie originaria dell’Africa, dell’Europa e dell’Italia e Africa. Cresce nei prati aridi montani, tra le crepe delle rocce e nei ghiaioni, calcarei da 800 fino a 2000 metri di quota.
In pieno sviluppo forma un cespuglietto alto 5-8 cm e largo fino a 30 cm, composto da sottili fusti prostrato-ascendenti con foglie lineari-lanceolate, appuntite, verde brillante. Da maggio ad agosto, produce infiorescenze cimose composte da 2-5 fiori con petali ligulati bianchi.

L’Arenaria balearica è una specie erbacea originaria delle isole Baleari. Cresce spontanea da o  a 1400 metri di quota, in tutti i luoghi umidi e ombrosi, su suoli sabbiosi, nelle fessure delle rocce. In Italia è presente soprattutto in Sardegna e Corsica.  Questa specie alta 5-8 cm e larga 45 cm., ha fusti sottili con piccole foglie ovate, coriacee, di colore verde scuro. Da luglio ad agosto produce numerosi fiori a forma di stella con petali bianchi.  L’ Arenaria balearica si coltiva all’ombra nel terreno fertile e umido. Teme il freddo,  si riproduce per seme e anche per divisione dei cespi.

L’Arenaria purpurascens è una specie erbacea originaria dei Pirenei e Spagna. Forma piccoli cuscini compatti alti  5-8 cm e  larghi 30 cm. Ha foglie ovate-lanceolate, appuntite agli apici. In estate, dal Luglio ad Agosto produce fiori bianchi-purpurei a forma di stella. Si coltiva al pieno sole e si  riproduce per seme e anche per divisione dei cespi.

L’Arenaria serpyllifolia, nota come arenaria a foglie di serpillo, cresce spontanea in tutta Italia, nei prati aridi, lungo sentieri, nelle fessure dei muri, nei terreni incolti  dal livello del mare fino ai 2000 metri di quota. Ha steli verdi-rossastri con foglie ovate, opposte ed appuntite. Da marzo a ottobre produce fiori bianchi a cinque petali. Il frutto è una capsula globosa che a maturazione libera piccolissimi semi neri.

Le piante di Arenaria sono ornamentali da fiore molto decorative, facili da coltivare in vaso, nei panieri sospesi e soprattutto come tappezzanti nei giardini rocciosi o sabbiosi. Sono perfette anche per riempire e decorare le crepe di muri e muretti.

Il nome generico Arenaria e l’epiteto specifico montana derivano dal latino arena (sabbia) e montana (montagna)  termini che fanno riferimento all’habitat arido, sassoso e montano in cui cresce. Il nome fu dato alla pianta da Linneo.

Le piante di Arenaria sono chiamate comunemente piante cuscino perché con la loro forma compatta proteggono le proprie radici dal freddo e in estate mantengono il terreno umido.


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