La Clorophytum, meglio nota con il nome comune di pianta ragno, è un vegetale molto decorativo. Il suo nome comune deriva dalla conformazione delle sue foglie che sono sì carnose ma anche molto strette, lunghe e ricadenti.
Quando ricadono e toccano terra fanno sembrare che la pianta abbia delle zampette simili a quelle di un ragno. Il loro colore è prevalentemente verde chiaro ma spazia dal giallo al bianco. Sul finire della primavera, non è escluso che sui lunghi fusti carnosi possano spuntare qua e la dei fiorellini bianchi. Quando i fiori appassiscono, il fusto ricadente che tocca il terreno può dare vita ad una nuova pianta.
Le origini della pianta ragno si possono riscontrare nell’Africa del Sud. La sua crescita è molto abbondante e vigorosa tanto che, se decidi di coltivarle in vaso dovrai cambiarlo almeno ogni due anni. Un cambiamento necessario per far sì che le radici possano svilupparsi al meglio. La Clorophytum è molto piacevole esteticamente ecco perché viene spesso scelta come pianta d’arredo. Non solo per la sua bellezza ma anche per la facilità con cui può adattarsi all’ambiente ed essere coltivata. Inoltre, secondo uno studio condotto dalla NASA ci sarebbe un altro buon motivo per portare una pianta ragno a casa tua: purifica l’aria.
La prima cosa da considerare per prendersi cura della pianta ragno è quella dell’esposizione. La Clorophytum deve essere posta in una posizione molto luminosa ma dove la luce del sole sia indiretta. Il sole pieno, infatti, potrebbe danneggiare le foglie, soprattutto quando fa tanto caldo. La pianta ragno potrebbe essere in grado anche di tollerare ombra piena poiché è molto adattabile. Il che la rende la pianta perfetta anche per chi non sa cosa sia il pollice verde.
Oltre che dentro casa, la pianta ragno può stare bene anche fuori, purché venga posta a mezz’ombra. In inverno, invece, deve necessariamente stare dentro casa al riparo. Le temperature perfette per le piante ragno si aggirano tra i 13 ed i 18 gradi.
Il terreno che sceglierai per la pianta ragno deve essere sciolto e ben drenato. Essa è in grado di crescere molto velocemente ecco perché i rinvasi potrebbero essere necessari ogni due anni o per lo meno, quando ti sembra che le radici sono eccessivamente cresciute. Se non lo cambi, non è escluso che il vaso potrebbe rompersi per far spazio alle radici. Il rinvaso dovrebbe avvenire in primavera. Scegli sempre un vaso con dei fori in basso.
Durante il periodo vegetativo, le annaffiature devono essere regolari e abbondanti. Ciononostante, tieni presente che la pianta ragno può tollerare anche alcuni periodi senz’acqua.
Con l’arrivo dell’autunno, le annaffiature andranno via via diminuite. In quel caso, dovrai verificare se il terreno è asciutto, prima di procedere con la prossima annaffiatura. In ogni caso, durante il primo anno di vita della pianta, non dovresti dare acqua più di una volta ogni sette giorni.
Sia in estate che in inverno, considera che la pianta ragno potrebbe temere i ristagni. In quel caso, le radici potrebbero marcire irrimediabilmente. Se il piattino di ristagno è pieno, svuotalo subito. Durante la fase vegetativa, ricordati di aggiungere del concime specifico per piante verdi ogni ventina di giorni. Abbi la premura, però, di utilizzare una mezza dose rispetto a quella che consigliano. Prediligi dell’acqua priva di sostanze chimiche, in particolare il fluoro, poiché queste ultime potrebbero far ingiallire le foglie della pianta in punta. L’acqua deve essere a temperatura ambiente per non causare uno choc alla pianta. Un altro accorgimento importante riguarda le nebulizzazioni che favoriscono l’umidità attorno alla pianta ed eviteranno che le foglie possano apparire rinsecchite.
Le potature per questa tipologia di pianta sono estremamente necessarie, perché la pianta potrebbe crescere a dismisura. Potare la pianta ragno è abbastanza semplice: dovrai tagliare le punte delle foglie morte servendoti di alcune forbici. Se trovi delle macchie marroni sule foglie, dovrai staccare tutta la foglia. Una foglia marrone è sinonimo di un eccesso di minerali nel terreno. Procedi alle potature in primavera.
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