VERDE TIME

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lunedì 17 ottobre 2022

VERDE TIME LEZIONE DI GIARDINAGGIO : GALPHIMIA - PIOGGIA D'ORO

 



La Galphimia è una pianta della famiglia delle Malpighiaceae, endemica dall’America Settentrionale a quella meridionale Centrale dove cresce nelle foreste decidue, lunghi i pendii rocciosi e lungo i bordi stradali esposti al sole. Viene coltivata come ornamentale o medicinale in tutte le zone con clima caldo-tropicale.

La Galphimia glauca è una pianta sempreverde dal portamento arbustivo con chioma ovale, compatta e densa. In pieno vigore vegetativo è composta da numerosi rami alti 1,5- 2,5 metri che da rossastri nella fase giovanile virano poi alla maturità al verde.

Le foglie, lunghe 2-7 cm e larghe 1-3 cm, sono coriacee, semplici, opposte, oblunghe, a margini interi. La pagina superiore è di colore verde ed è ricoperta da una patina cerosa bluastra mentre quella inferiore è glauca. Nelle zone con clima freddo la pianta anche se sempreverde può perdere le foglie che comunque ricaccerà rapidamente alla ripresa vegetativa, all’arrivo della primavera. I fiori sono riuniti in infiorescenze a racemo che compaiono sui rami terminali. Hanno la corolla composta da 5 petali ovati di colore giallo oro che coronano dieci stami fertili. Il colore vivace e la delicata fragranza dei fiori attira numerose varietà di farfalle, api e altri impollinatori.

I frutti sono capsule globose, leggermente trilobate, di 6 mm di diametro contenenti 3 semi.

I semi, raccolti direttamente dalle capsule mature, possono essere utilizzati per la semina.

La Galphimia produce fiori profumati a profusione per quasi tutto l’anno, generalmente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’inverno, da Giugno a Dicembre. E’ una pianta che produce fiori a profusione se coltivata in pieno sole, in una zona riparata dai venti forti.  Se esposta all’ombra la fioritura sarà alquanto scarsa. Teme il freddo, infatti quando le temperature scendono oltre i – 4 ° C la pianta si spoglia del fogliame che però ricaccerà di nuovo nella primavera seguente.

Ama il terreno asciutto, ricco di sostanza organica, con pH da leggermente acido a leggermente alcalino. La pianta ben sviluppata e acclimatata si accontenta delle acqua piovane ma quella ancora giovane invece va annaffiata regolarmente e frequentemente, soprattutto nei periodi di prolungata siccità al fine di favorire l’attecchimento delle radici nelle buca in cui è stata impiantata. E’ una pianta che va concimata al momento dell’impianto o della semina con dello stallatico ben maturo o l’aggiunta di humus di torba. Successivamente, in primavera, estate e autunno, basterà somministrare un fertilizzante granulare a lento rilascio ricco in azoto (N), potassio (K) e fosforo(P).

Si adatta alla coltivazione in vaso, pieno di un terriccio misto a sabbia, ricco di sostanza organica, regolarmente bagnato in estate, ma lasciando asciugare bene il terriccio. Nelle regioni con inverni rigidi e gelate frequenti la pianta coltivata in vaso in modo da poterla riparare in un luogo protetto, luminoso e riparato dalle correnti d’aria, non appena la temperatura scende sotto i 10° C. Va fatto ogni anno fino a quando è possible ed agevole. Successivamente si provvede a trasferire la pianta in piena terra o a sostituire solo 3 cm di terriccio superficiale. In alternativa alla semina si possono ottenere nuove piante identiche a quella originale mediante talee semilegnose durante l’estate.

Utilizzando un attrezzo ben affilato e disinfettato si prelevano talee semilegnose sane e vigorose e dopo aver trattato le estremità recise con un po’ di ormone radicante  si inseriscono in un terriccio di di sabbia e torba in parti uguali mantenuto sempre ma appena umido fino a quando non emetteranno le radici. Quando le piantine avranno raggiunto un’altezza di circa 30 cm, si trasferiscono a dimora e all’incirca dopo 6 mesi, dovrebbero produrre i primi fiori.

Le piante di Galphimia si mettono a dimora in primavera nel terreno ben drenato, esposto al pieno sole o al massimo a mezz’ombra. Le buche devono essere più larghe e profonde del pane di terra che avvolge la radice. Nel caso in cui si intende piantarle a gruppi è bene distanziarle almeno 90- 120 cm le une dalle altre per evitare il sovraffollamento delle radici. La potatura va fatta solo se si desidera dare armonia di forma alla chioma o contenere la crescita in altezza, soprattutto se la pianta è coltivata in vaso. In ogni caso, si pota all’inizio della primavera, accorciando i rami più lunghi e recidendo drasticamente alla base quelli eventualmente secchi.
Le pianta di Galphimia è molto rustica e, solo occasionalmente, viene attaccata da acari o bruchi attratti soprattutto dalle foglie più tenere. Tra le malattie fungine, come la maggior parte delle piante ornamentali è sensibile al marciume delle radici se il terreno di coltivazione non è drenante.

Le piante di Galphimia vengono coltivate come elementi singoli o in filari per realizzare siepe in giardini e parchi pubblici. Viene anche commercializzata come tappezzante per prevenire l’erosione dei suoli. E’ la pianta ideale per l’orto sinergico.

Nelle zone di origine, soprattutto in America centrale e Messico, gli estratti di foglie e fiori sono utilizzati nella medicina tradizionale, in omeopatia e fitoterapia nella cura di manifestazioni allergiche e anche come rimedio naturale di un’ampia varietà di disturbi, tra cui anche depressione e ansia. Il nome del genere è un anagramma di Malpighia. In Italia viene chiamata Galfimia.

Il nome specifico glauca specie deriva dall’aggettivo latino glaucus che significa glauco, grigio azzurro, ed è riferito al colore delle foglie.

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