L’Hoheria è una pianta perenne sempreverde o decidua (secondo la specie) della famiglia delle Malvaceae, originaria della Nuova Zelanda. Cresce indisturbata come arbusto o alberello alto anche ai margini dei boschi e nei terreni umidi ma soleggiati.
La Hoheria è una pianta perenne sempreverde che in pieno vigore vegetativo, circa 10 anni, forma un folto arbusto o alberello, alto dai 3 ai 5 m e largo 2-3 m. Il tronco e i rami sottili hanno portamento eretto con corteccia fibrosa grigiastra, chioma larga con un fogliame molto decorativo.
Le foglie, lucide, coriacee, sono di colore grigio-verde o giallo-verde. La lamina fogliare è lanceolata, profondamente dentellata. Le foglie in autunno virano al giallo e se il clima non è favorevole cadono per poi ripresentarsi quando la pianta inizia nuovamente a vegetare. I fiori, larghi 2,5 cm, sono riuniti in mazzetti ascellari, sostenuti da brevi peduncoli. Hanno forma stellata o campana con corolla composta da 5 petali bianco puro con stami lunghi portanti antere gialle. I fiori emanano un gradevole profumate che attira farfalle ed altri insetti impollinatori.
I frutti sono piccole capsule dure contenenti numerosi semi. Maturano tra giugno -luglio e una volta secche si aprono lasciano liberi i semi.
I semi sono piccolissimi, alati, fertili e raccolti freschi possono essere utilizzati per ottenere nuove piante con la semina. La Hoheria produce una copiosa fioritura in estate, tra giugno ed agosto. Questa pianta arboricola predilige le posizioni al pieno sole o al massimo semiombreggiata ma riparate dai venti forti e gelidi. Tollera bene le temperature estive fino a 40° C, resite bene anche al freddo se protetta alla base da un buon pacciame ma non sopporta i venti freddi e forti. Cresce bene in qualunque tipo di terreno anche povero ma umido, ben drenato, misto a torba e mescolato con la sabbia per favorire il drenaggio dell’acqua delle annaffiature e di quelle piovane. La pianta giovane o messa a dimora da poco tempo va annaffiata abbondantemente e con regolarità, ogni 6 – 7 giorni, ma lasciando asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Se coltivata in vaso bene svuotare sempre il sottovaso in modo da evitare il marciume radicale.
La Hoheria è una pianta che cresce bene anche nei terreni poveri e quindi in generale va concimata una volta l’anno, in autunno per aiutarla a sopportare meglio il rigore invernale e la ripresa vegetativa nella primavera successiva. Va utilizzato un concime a lenta cessione specifico per piante verdi, non troppo ricco in azoto. La pianta si riproduce facilmente per seme ma può essere anche propagata per via vegetativa per talea semilegnosa e anche per propaggine. In giugno-luglio si prelevano dai rami talee semilegnose, lunghe 10 cm, e si piantano in un miscuglio umido di torba e sabbia in parti uguali alla temperatura di 16-18°C. Le talee radicate poi vanno trasferite singolarmente in vasi, riempiti con una terriccio specifico e lasciate irrobustire per tutto l’inverno in serra o in un altro luogo protetto dal freddo e dalle gelate.
Nuove piante di Hoheria identiche a quella originale si possono ottenere per propaggine. In settembre si scortecciano ad anello i rami flessibili e più lunghi della pianta; le parti scortecciate si coprono con il terreno facendo fuoriuscire liberamente le estremità apicali. Dopo un anno potranno essere separati dalla parte della pianta madre praticando un taglio netto. Si lasciano irrobustire e poi si potranno mettere a dimora. Le nuove piante di Hoheria così ottenute produrranno fiori già nell’estate successiva tuttavia per produrre fioriture abbondanti necessitano di più tempo, almeno 2 -3 anni. Poichè la Hoheria cresce formando un arbusto o albero molto grande quando si mette a dimora è bene scegliere una zona del giardino soleggiata, riparata dal vento, abbastanza spaziosa e possibilmente non troppo a ridosso di muri o della casa.
La pianta va interrata nel terreno lavorato a fondo, in una buca di dimensioni più grandi del vaso in cui è stata allevata, ben drenata sul fondo con uno spesso strato di sabbia. Va coperta con il terreno di scavo lasciando libero il colletto e poi abbondantemente innaffiata.
Successivamente gli apporti idrici vanno praticati con una certa frequenza per favorire l’acclimatamento della pianta nella nuova dimora e poi solo al bisogno.
Per mantenere umido il terreno di coltivazione è anche utile distribuire alla base della pianta uno strato di materiale pacciamante.
La messa a dimora va fatta in primavera, in aprile-maggio, quando il rischio di gelate notturne è del tutto scongiurato. La Hoheria va potata in marzo-aprile tagliando completamente i rami secchi o danneggiati dal gelo e accorciando di poco quelli più lunghi e disordinati. Per una corretta potatura è bene utilizzare un attrezzo ben affilato e disinfettato. E’ una pianta molto rustica e raramente viene attaccata dagli afidi neri che colonizzano la pagina inferiore delle foglie e i fiori ancora in boccio. Tuttavia è soggetta alla Ticchiolatura e, come quasi la maggior parte delle piante, al marciume delle radici se il terreno di coltivazione è troppo compatto e poco permeabile all’acqua. Questa pianta inoltre può esser infestata da un acaro ( Eriophyes hoheriae ) che forma delle sfere ruvide dette galle sui rami più teneri e giovani che sembrano non causare grossi danni. Le piante di Hoheria vanno coltivate in un luogo riparato dal vento e nelle regioni in cui le gelate sono frequenti e prolungate è consigliabile proteggere le radici soprattutto di quelle giovani o messe a dimora da poco tempo con uno spesso strato di pacciame di corteccia o di foglie.
Eventuali infestazioni da parassiti vanno contrastate con prodotti specifici o meglio con prodotti biologici non nocivi per gli insetti impollinatori come l’antiparassitario all’aglio, all’ortica o a base di piretro.
In autunno, a scopo preventivo, si consiglia di effettuare anche un trattamento antifungino ad ampio spettro.
Le foglie dell’Hoheria colpite dalla ticchiolatura vanno raccolte e bruciate per evitare la diffusione della malattia alla stessa pianta e a quelle vicine. Le piante di Hoheria vanno coltivate in un luogo riparato dal vento e nelle regioni in cui le gelate sono frequenti e prolungate è consigliabile proteggere le radici soprattutto di quelle giovani o messe a dimora da poco tempo con uno spesso strato di pacciame di corteccia o di foglie.
Eventuali infestazioni da parassiti vanno contrastate con prodotti specifici o meglio con prodotti biologici non nocivi per gli insetti impollinatori come l’antiparassitario all’aglio, all’ortica o a base di piretro.
In autunno, a scopo preventivo, si consiglia di effettuare anche un trattamento antifungino ad ampio spettro.
Le foglie dell’Hoheria colpite dalla ticchiolatura vanno raccolte e bruciate per evitare la diffusione della malattia alla stessa pianta e a quelle vicine.
Hoheria angustifolia
L’Hoheria angustifolia, nota come Lacebark a foglia stretta, è un albero sempreverde dal portamento compatto. Ha foglie verde scuro, strette e profondamente dentate. In estate produce masse di piccoli fiori bianchi con lunghi petali bianchi nel cui centro sono ben visibili numerosi stami con antere gialle. Ama il pieno sole, il terreno umido ma anche povero ed è una specie adatta per le bordure miste. Viene impollinata dalle api attratte dal profumo dei fiori.
Hoheria glabrata
L’Hoheria glabrata è pianta originaria della Nova Zelanda, alta fino a 5 m e del diametro di 2,5-3 m. Si tratta di una specie con rami eretti ricoperti da foglie verdi, decidue, cuoriformi o ovato-cordate con lamine dentate ai margini. Produce grappoli ascellari di fiori, bianchi, dolcemente profumati, larghi 3 cm, che sbocciano in giugno-luglio. E’ una specie abbastanza resistente al freddo e al gelo.
Hoheria lyallii
L’Hoheria lyallii è un un arbusto perenne della famiglia delle Malvacee, endemico in Nuova Zelanda, alto 3-5 m e largo 2,5-3 m. Ha rami con foglie decidue grigie ricoperte da una sottile lanugine. In estate, tra luglio-agosto, produce numerosi grappoli di e fiori bianchi che emanano un un dolce profumo di miele. Ama il pieno sole o la mezz’ombra e il terreno poroso leggermente acido. E ‘resistente alle avversità. L’ epiteto specifico è un tributo in onore del naturalista ed esploratore scozzese David Lyall (1817-1895) . Questa specie nel Regno Unito dove è largamente diffusa come arboricola, ha ottenuto il premio Garden Merit della Royal Horticultural Society.
Hoheria populnea
La Hoheria populnea, comune nota come malva della Nuova Zelanda, lacebark o houhere, è una specie di pianta da fiore della famiglia delle Malvacee, endemica della Nuova Zelanda. Raggiunge un’altezza massima di 6 metri e un diametro di 2,5-3,5 m. Si tratta di un arbusto o piccolo albero sempreverde, con rami ricoperti grigiastri con foglie ovali verdi con margini dentellati. Da gennaio a marzo, corso della primavera produce tantissimi fiori, bianchi, riuniti in grappoli ascellari a cui fanno seguito frutti che maturazione, liberano semi alati e fertili che vengono disseminati dal vento. Ama il sole, il terreno umido ma teme i venti forti. Viene impiegata come arboricola ornamentale.
Hoheria sexstylosa
La Hoheria sexstylosa, conosciuta come pianta dalla corteccia di pizzo, è una specie di pianta da fiore della famiglia delle Malvacee, endemica della Nuova Zelanda alta 3-5 m e del diametro di 2-3 m. E’ una pianta sempreverde dal portamento eretto, con rami sottili penduli con foglie, lucide, coriacee, grigio-verdi, lanceolate e profondamente seghettate. In estate, da luglio ad agosto, si copre di mazzetti di fiori bianchi, larghi 2,5 cm con stami evidenti. Questa specie è più rustica, più resistente alla siccità, al freddo fino a -15° C e al gelo se viene pacciamata alla base. L’epiteto specifico sexstylosa deriva dal latino e fa riferimento ai sei stili rosa che si trovano in ogni fiore.
Le piante di Hoheria sono molto fiorifere e rustiche che possono essere coltivate in tutte le regioni d’Italia, particolarmente quelle con clima mite. Sono perfette come e ornamentali da vaso e particolarmente adatte in piena terra nelle aiuole o per realizzare splendide bordure e siepi fiorite e profumate anche nei parchi pubblici e nelle rotatorie.
Nei luoghi di origine, la corteccia della pianta di Hoheria viene utilizzata dai Maori per la produzione di tessuti tradizionali, fasce e cappelli per coprire la testa e anche corde molto robuste. Non è una pianta tossica per l’uomo e neanche per gli animali domestici. Il nome scientifico del genere Hoheria è la forma latina del suo nome Maori, Houhere mentre i nomi comuni di ribbonwood e lacebark si riferiscono alla struttura particolare della corteccia a pizzo formata dalla il fitto intreccio delle fibre interne. Alcune cultivar di Hoheria più resistenti al freddo vengono largamente coltivate come ornamentali in Gran Bretagna . In particolare l’ibrido “Glory of Amlwch” e la cultivar “Stardust” per la loro bellezza e la resistenza alle avversità hanno ottenuto il premio per il merito del giardino della Royal Horticultural Society.
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