Se penso ad una pianta i cui colori ricordano il tricolore italiano visualizzo il corbezzolo o arbutus unedo.Un arbusto che può diventare plurisecolare che mi stupisce sempre perché i suoi frutti rossi, che maturano dopo un anno, tra ottobre e dicembre, compaiono in simultanea con i nuovi fiori della pianta.
I fiori sono un bel bianco candido, contornati da foglie lucide sempre verdi.Per questo è l’albero del tricolore, amico delle api, che in lui trovano ancora fonti nettarifere prima dell’inverno.
Così penso a quanto sia fantastica la natura che ci mette a disposizione in qualsiasi stagione la frutta giusta, quella di cui il nostro corpo ha bisogno.
I nomi di questa pianta in altre lingue sono in inglese strawberry tree, in francese arbousier commun in spagnolo borrachìn.
I nomi popolari della pianta sono albatro, arbuto, suorvo e cocomero rossetto.Il corbezzolo viene definito arbutus unedo ossia arbusto aspro.
Il corbezzolo è una pianta mediterranea originaria del sud Europa, della famiglia delle ericaceae che può essere coltivato in tutte le regioni italiane tranne quelle alpine. Lo si trova in tutte le coste del Mediterraneo e nelle coste atlantiche dell’Europa occidentale fino all’Islanda.
Un ramo di corbezzolo è presente sullo stemma della provincia di Ancona a ricordare le grandi distese di arbusti sul monte Conero.
Anche lo stemma della città di Madrid raffigura un albero di corbezzolo con un orso, forse per le distese di corbezzoli che si vedono in prossimità della città.
Anche lo stemma della città di Madrid raffigura un albero di corbezzolo con un orso, forse per le distese di corbezzoli che si vedono in prossimità della città.
Il corbezzolo è una pianta da frutto ma anche ornamentale.
E’ rustica, perenne, sempreverde con chioma globosa ed è alta dai tre agli otto metri.Le foglie verdi scure, coriacee, hanno margine seghettato e sono alterne, picciolate ed ellittiche.
I fiori bianchi e campanulati sono riuniti in grappoli di 15, 20 fiori e compaiono in autunno quando maturano i frutti dell’anno precedente. I fiori sono disposti in racemi penduli.E’ rustica, perenne, sempreverde con chioma globosa ed è alta dai tre agli otto metri.Le foglie verdi scure, coriacee, hanno margine seghettato e sono alterne, picciolate ed ellittiche.
I frutti sono sferici, globosi, bitorzoluti e diventano rossi a maturazione. In Inghilterra la pianta viene detta albero delle fragole per la dolcezza e la forma e consistenza dei frutti. La buccia dei frutti infatti è ricoperta da tubercoli che danno ai frutti una consistenza un po’ granulosa al palato. La polpa dei frutti è arancione ed è dolce, ma il gusto dipende dalla qualità delle specie in commercio, per cui varia da pianta a pianta.
I rami sono rossicci e come anche la corteccia che è bruno rossiccia e presenta fini fessurature. Il legno di corbezzolo è un legno pregiato, robusto e pesante che per il suo aroma consente di preparare ottimi piatti alla brace.
Poi è un legno di qualità che permette di ottenere ottimi prodotti artigianali, mentre i polloni della pianta sono utilizzati per l’orto e la vigna.I rami sono rossicci e come anche la corteccia che è bruno rossiccia e presenta fini fessurature. Il legno di corbezzolo è un legno pregiato, robusto e pesante che per il suo aroma consente di preparare ottimi piatti alla brace.
La pianta del corbezzolo è autofertile quindi ne può bastare anche una sola in giardino.
Si semina in primavera, usando i semi lasciati a macerare in acqua da gennaio.
Si trapiantano in vaso e dopo uno o due anni si pongono a dimora.
Essa è una pianta a crescita rigogliosa, presente in natura nel sottobosco, ma vive bene anche piantata al sole.
Il terreno ideale, essendo un’ericaceae, è quello acido, come il mirtillo, ma si può piantare anche in terreni calcarei, concimandola regolarmente con gli escrementi delle galline.
Essa sopporta temperature invernali fino a meno 15 gradi sotto zero.
La pianta si adatta bene ovunque e non ama potature eccessive, poi essendo rustica resiste bene agli insetti ed ai parassiti.
Si semina in primavera, usando i semi lasciati a macerare in acqua da gennaio.
Si trapiantano in vaso e dopo uno o due anni si pongono a dimora.
Essa è una pianta a crescita rigogliosa, presente in natura nel sottobosco, ma vive bene anche piantata al sole.
Il terreno ideale, essendo un’ericaceae, è quello acido, come il mirtillo, ma si può piantare anche in terreni calcarei, concimandola regolarmente con gli escrementi delle galline.
Essa sopporta temperature invernali fino a meno 15 gradi sotto zero.
La pianta si adatta bene ovunque e non ama potature eccessive, poi essendo rustica resiste bene agli insetti ed ai parassiti.
Le proprietà erboristiche del corbezzolo sono antinfiammatorie, depurative, diuretiche, astringenti, antisettiche.
Le corbezzole sono antidiarroiche ed apportano vitamina E, dimostrandosi ottimi anti ossidanti. La pianta inoltre contiene tannino, pectina, acido malico, zuccheri, vitamina C ed arbutina.
L’infuso di corbezzolo è utile per stimolare il funzionamento dei reni, per i problemi urinari, per i suoi effetti diuretici e per i disturbi del fegato.
Le foglie in tisana sono ottime alleate per curare cistiti, prostatiti ed infezioni urinarie.
Le foglie infatti contengono tannini e sono discreti antisettici urinari, essendo la pianta della stessa famiglia dell’uva ursina.
Un infuso con 2 grammi di foglie in 100 ml di acqua bollente serve per infiammazioni intestinali, della vescica, dei reni ed intestinali.
Il decotto di foglie calma la diarrea mentre di radici serve per curare l’arteriosclerosi.
La tintura madre di corbezzolo si usa nelle affezioni della prostata e nelle uretriti.
Le foglie infatti contengono tannini e sono discreti antisettici urinari, essendo la pianta della stessa famiglia dell’uva ursina.
Un infuso con 2 grammi di foglie in 100 ml di acqua bollente serve per infiammazioni intestinali, della vescica, dei reni ed intestinali.
Il decotto di foglie calma la diarrea mentre di radici serve per curare l’arteriosclerosi.
La tintura madre di corbezzolo si usa nelle affezioni della prostata e nelle uretriti.
Le foglie si raccolgono in primavera quando sono più tenere , ma anche in estate.
La radice e la corteccia in inverno.
I frutti ad ottobre-novembre.
La radice e la corteccia in inverno.
I frutti ad ottobre-novembre.
IN CUCINA
Le corbezzole si prestano per realizzare marmellate, gelatine, mostarde e liquori.
I frutti si possono caramellare con zucchero in padella.
Si può preparare anche un aceto di corbezzole con i frutti poco maturi da mettere a macerare nell’aceto bianco.
I frutti si possono caramellare con zucchero in padella.
Si può preparare anche un aceto di corbezzole con i frutti poco maturi da mettere a macerare nell’aceto bianco.
La marmellata di corbezzole si prepara versando 1 Kg di corbezzole sane e mature, sciacquate sotto l’acqua in una pentola antiaderente con 700 gr di zucchero (500 gr. di zucchero bianco e 200 gr. di canna) dopodiché si cuoce per almeno 30 minuti e comunque fino ad addensamento della confettura.
Volendo si può frullare il tutto prima di invasare nei barattoli ben sterilizzati.
Questo lo si può fare per non sentire al palato le granulosità del frutto che a mio parere esalta il carattere esclusivo della confettura che al palato ha un sentore delicato che ricorda la mela selvatica.
Questa confettura è ottima con una buona tazza di tea ai semi di cardamomo che va ad aumentare l’effetto disinfettante ed antinfiammatorio a carico del sistema urinario e dell’intestino.
Volendo si può frullare il tutto prima di invasare nei barattoli ben sterilizzati.
Questo lo si può fare per non sentire al palato le granulosità del frutto che a mio parere esalta il carattere esclusivo della confettura che al palato ha un sentore delicato che ricorda la mela selvatica.
Questa confettura è ottima con una buona tazza di tea ai semi di cardamomo che va ad aumentare l’effetto disinfettante ed antinfiammatorio a carico del sistema urinario e dell’intestino.
Le corbezzole vanno raccolte mature quando sono dolci e rosse, ma vanno consumate con moderazione per la presenza di un alcaloide per questo la pianta si chiama abutus unedo.
Il corbezzolo è una pianta mellifera molto apprezzata dalle api che trovano ancora risorse nettarifere prima dell’inverno.
Il miele di corbezzolo è un miele da intenditori.Il colore di questo miele che cristallizza rapidamente è ambrato ed il gusto è persistente, leggermente amaro, con un sentore quasi di cicoria, misto a fondi di caffè, fave di cacao ed erbe amare.
In cucina può essere abbinato ai carciofi ed ai cardi oppure ai formaggi dolci e grassi ed ai pecorini.
E’ il miele ideale per il caffè perché i due sapori amari si sposano bene insieme.
In Sardegna dove se ne produce per tradizione, viene utilizzato come ingrediente di un torrone particolare.
Il corbezzolo è una pianta mellifera molto apprezzata dalle api che trovano ancora risorse nettarifere prima dell’inverno.
Il miele di corbezzolo è un miele da intenditori.Il colore di questo miele che cristallizza rapidamente è ambrato ed il gusto è persistente, leggermente amaro, con un sentore quasi di cicoria, misto a fondi di caffè, fave di cacao ed erbe amare.
In cucina può essere abbinato ai carciofi ed ai cardi oppure ai formaggi dolci e grassi ed ai pecorini.
E’ il miele ideale per il caffè perché i due sapori amari si sposano bene insieme.
In Sardegna dove se ne produce per tradizione, viene utilizzato come ingrediente di un torrone particolare.
Le foglie del corbezzolo contengono arbutina una sostanza in grado di schiarire le macchie della pelle.
I fiori del corbezzolo sono molto amati dalle api, le foglie dal bestiame, i frutti sono amati dagli uccelli per cui piantiamolo in giardino!
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