VERDE TIME

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domenica 11 settembre 2022

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : LAVANDA SUL BALCONE QUALI VARIETA' COLTIVARE

 


Siete amanti della lavanda, del suo fantastico e inconfondibile profumo e del tocco di colore meraviglioso che riesce a regalare? Abbiamo realizzato questo articolo per aiutarvi a scegliere la tipologia più bella e adatta ad essere piantata sui balconi di casa. Questo arbusto si trova spesso in giardini, aiuole e parchi, ed è tipico della Macchia mediterranea.

Le sue proprietà benefiche sono note fin dall’antichità: anche il suo nome, dal latino, rimanda al senso di pulito del verbo lavare, e non a caso è alla base di tante preparazioni estetiche e officinali. Non soltanto in terreno aperto: ci sono tanti tipi di lavanda da coltivare in vaso, su balconi, terrazzi e davanzali di casa.

Generalmente a sviluppo orizzontale più che verticale, scopriamo come far sì che le vostre piantine di lavanda crescano rigogliose e profumate anche sul balcone. Consigli, suggerimenti e informazioni utili per armarvi di pollice verde e regalarvi la vostra lavanda a km 0 casalinga.

La lavanda, il cui nome scientifico è lavandula officinalisè un arbusto tipico di tutto il Mediterraneo: grazie alla sua resistenza e adattabilità non è raro vederla crescere anche spontaneamente. Si tratta di una pianta che si sviluppa come un cespuglio: raramente supera i 70 centimetri massimi in alcune varietà. Dal suo fusto basso e legnoso si sviluppano gli steli, con foglie grigio verdi, che terminano con i caratteristici fiori a spiga nelle sfumature del viola. Profumo persistente e intenso, la lavanda è perfetta per decorare non solo porzioni di giardino, viali o aiuole: scopriamo quali sono le varietà più facili da coltivare in vaso. I vasi del vostro balcone o terrazzo sono in attesa di accogliere le piante di lavanda scelte; ma quali sono più adatte alla coltivazione casalinga? Eccone alcune tipologie: ne esistono più di 40 differenti specie, ma alcune sono decisamente più a loro agio in vaso.

  • lavandula stoechas: altrimenti detta lavanda selvatica, è caratterizzata da spighe fiorite dal viola intenso con una corolla di petali sulla sommità. Essendo di base una pianta selvatica, è molto resistente e si adatta a diversi climi; non teme particolarmente il freddo. Si consiglia di potarla e sfrondarla bene a fine estate.
  • lavanda angustifolia: la lavanda classica, per così dire, la più diffusa e quella a cui associamo le immagini dei campi lilla in fiore. La specie potenzialmente più alta: se scegliete questa varietà, predisponete vasi abbastanza ampi e, soprattutto, calcolate che crescerà in verticale piuttosto abbondantemente.
  • lavanda lanata: o anche lavanda nana; capirete dal nome che questa tipologia cresce poco, ed è ideale su davanzali e in vasi medio piccoli. Si riconosce anche per i suoi fiori, più corti e piccini delle altre spighe.
  • lavanda dentata: anche chiamata spigonardo, tipica delle Baleari e del sud della Spagna. Le sue foglie sono molto simili a un rosmarino selvatico, i fiori hanno un profumo più tenue ed è preferibile non tenerla su balconi troppo freddi.
Se vi state preparando per piantare la vostra lavanda, scegliete attentamente anche la composizione del terreno in cui verranno ospitati gli esemplari. Queste piante prediligono un terriccio argilloso e ricco di calcare; non è necessario fertilizzarlo troppo. Una base ideale è anche ben drenante: sempre da evitare i ristagni di acqua in prossimità delle radici. Tenete presente che, crescendo, il cespuglio potrebbe diventare fitto e trattenere, all’ombra delle sue spighe, più umidità del suolo. Innaffiare solo una volta che il terreno è  ben asciutto. Questa pianta può essere tenuta al sole: d’altronde, essendo molte tipologie anche spontanee, si tratta di carietà resistenti e adattabile. Se potete scegliere la collocazione più idonea, però, considerate un posto in cui i fiori non siano in pieno sole nelle ore più calde. La specie Angustifoglia è quella che resiste meglio al freddo: se abitate in luoghi dal clima rigido, potrebbe essere la scelta più adatta alle vostre esigenze.

Ecco alcune dritte facili in caso vogliate portare i colori e i profumi della lavanda sul vostro balcone di casa: semplicissime da seguire, vi consentiranno di ottenere fantastici risultati in poco tempo.

  • la lavanda più profumata è quella selvatica: se vi interessa raccoglierne e seccarne i fiori per realizzare sacchetti profumabiancheria, ad esempio, è la tipologia più adatta.
  • per avere risultati migliori, prima di piantare la vostra lavanda, predisponete uno strato di argilla sul fondo del vaso: aiuta nel drenaggio dell’acqua ed evita ristagni.
  • la lavanda più pregiata è la angustifolia: è quella comunemente usata per preparare oli essenziali e profumi.
  • la lavanda Nana blu è una specie estremamente graziosa, dallo sviluppo contenuto: ideale per vasi da collocare sui davanzali.
  • fiori di lavanda, secchi o freschi, sono commestibili. Vengono spesso usati in preparazioni sia dolci, come torte, biscotti e muffin, ma anche salate, tipo i risotti, in abbinamento con vari ingredienti. La varietà più usata a scopo alimentare è la stoechas. Possono essere consumate anche le foglie di lavanda; il loro sapore è molto delicato.


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