Il Kokedama è una tecnica giapponese, nata dall’arte dei bonsai, che prevede la coltivazione delle piante all’interno di sfere di muschio sospese.
Pur essendo belle da vedere, e di sicuro hanno meno rischi di rompersi e di spargere terriccio dappertutto rispetto ai vasi sospesi, coltivare le piante d’appartamento in piccole palline di muschio rende difficile fornire loro le condizioni ideali. Tuttavia, se vuoi comunque provare ad avvicinare questa tecnica, ci sono alcune piante, come quelle che rimangono piccole, crescono lentamente e sopportano gli sbalzi climatici, che si rivelano più adatte di altre al Kokedama.
Ecco quindi le migliori 10 piante da coltivare con il metodo Kokedama che, oltre che per i professionisti del giardinaggio, sono perfette e facili da curare anche per i principianti!
Pianta molto amata dai fan delle piante d’appartamento, il Pothos Cebu Blue è una pianta originaria delle Filippine, considerata estremamente rara.
L’intera famiglia di piante pothos è facile da curare e presenta un fogliame veramente splendido! Le piante si potano e si propagano poi in modo semplice, quindi possono anche aggrapparsi a un grande palo centrale. Nel caso del Kokedama, le foglie ricadenti del pothos creano un bellissimo effetto a cascata.
Le bromelie, di cui fa parte anche la Neoregelia Tiger Cub, sono le piante più adatte alla coltivazione con il metodo Kokedama.
Questo perché i loro habitat naturali sono molto simili. In natura, infatti, la Neoregelia Tiger Cub spesso cresce sui tronchi degli alberi, tra i mucchi di muschio accumulati e tra le foglie cadute.
Le piante sopravvivono raccogliendo l’acqua piovana nelle fessure e traendo il nutrimento dalla decomposizione della materia organica. Nel Kokedama sarai tu a fornire l’acqua e le sostanze nutritive, ma il risultato sarà lo stesso.
Se vivi in una piccola area urbana e hai già delle piante d’appartamento, probabilmente avrai già una pilea nella tua collezione.
Le stesse caratteristiche che rendono la pianta delle monete cinesi un’ottima scelta per i neofiti delle piante che vivono in un contesto urbano, la rendono un’ottima scelta anche per il Kokedama. Queste piante sono molto piccole e sono facili da curare. Le loro foglie assomigliano a dischi alieni che volano via, il che conferisce loro un’estetica unica al mondo.
Se coltivata in una palla di muschio per Kokedama, la pianta delle monete cinesi assume un aspetto ancora più particolare, se non comico.
La Zamioculcas nana, chiamata anche pianta ZZ nana, è una pianta molto resistente e capace di sopportare ogni genere di “maltrattamenti”, inclusi quelli degli inesperti di giardinaggio.
Soprannominate spesso dai giardinieri “le piante immortali”, le Zamioculcas sono la scelta migliore per chi prova il Kokedama per la prima volta.
La Peperomia è una pianta succulenta simile all’edera, caratterizzata da steli lucidi e rampicanti. È una bella pianta compatta, che di solito abbellisce scrivania e scaffali stretti grazie alle sue dimensioni ridotte.
Per il Kokedama è una pianta perfetta, perché necessita solo di un’irrigazione moderata e ha un apparato radicale poco profondo.
La sua resistenza alla siccità la rende inoltre adatta a sopportare i periodi di interruzioni delle annaffiature, che sono normali per il metodo Kokedama.
Il Croton variegato è una pianta d’appartamento che ama il sole. Se vuoi appendere il tuo Kokedama davanti a una finestra o a un luogo che riceve luce diretta, il Croton è la scelta migliore.
Anche se il Croton variegato può diventare piuttosto grande, non cresce così rapidamente, soprattutto se lo terrai in un piccolo contenitore, non lo concimerai e ti eserciterai a tenere sotto controllo la crescita delle nuove estremità.
Un consiglio: inizia con una pianta piccola o una varietà in miniatura, in modo da poterti godere il tuo Kokedama il più a lungo possibile.
Se stai cercando una pianta fiorita da esporre nel tuo Kokedama, lo Spatifillo, conosciuto comunemente come Giglio della pace, è un’opzione straordinaria.
Le sue foglie cerose lo proteggono sia dalla mancanza sia dall’eccesso d’acqua. Inoltre, sebbene posso appassire velocemente quando è poco annaffiato, inzuppando la palla di muschio nell’acqua per qualche minuto lo idraterai e lo farai riprendere. Se scegli uno Spatifillo per il tuo Kokedama, assicurati di usare acqua filtrata quando lo inzuppi. Questa pianta è molto sensibile ai componenti aggressivi dell’acqua e le foglie diventano marroni se li incontrano.
Un’altra cosa da notare è che il Giglio della pace è a crescita rapida, quindi anche se ti darà delle splendide fioriture, non durerà più di qualche stagione. Se vuoi prolungare il tempo in cui lo Spatifillo sarà felice e ti farà compagnia nella sua palla di muschio, cerca una varietà nana.
La Pianta nervina è un’altra varietà fiorita che puoi provare a coltivare con il metodo Kokedama. Le sue dimensioni ridotte e i suoi colori vivaci la rendono più che adatta a questa tecnica giapponese.
Le sue foglie verde scuro con venature gialle, rosse o bianche risaltano sul muschio verde o marrone del Kokedama.
Se ti ricorderai di fornirle una buona umidità, potrai mantenere la tua Pianta nervina Kokedama in buone condizioni per molti anni. La Pianta nervina dà il meglio di sé se appesa in una zona a bassa luminosità e con molta umidità.
Non ha bisogno di molta luce, quindi se vuoi appendere il tuo Kokedama in un luogo senza molta luce naturale, la Pianta nervina è un’ottima scelta.
L’unico svantaggio di questa pianta è che richiede molta umidità. Per facilitarti le cose, puoi collocarla in bagno, spruzzarci sopra dell’acqua tutti i giorni o appenderla sopra le tue altre piante d’appartamento.
Le felci possono rivelarsi delle ottime piante per il Kokedama, ma è importante scegliere la varietà giusta.
La Felce piede di coniglio, per esempio, è una varietà di felce molto resistente e capace di sopportare anche le condizioni di scarsa umidità.
Purtroppo le felci sono anche delle piante a crescita rapida, quindi, a meno che tu non voglia che ricoprano il loro “ospite”, ricordati di potarle con frequenza.
Come il Pothos, il Filodendro imperiale rosso è adatto al Kokedama, perché resiste bene alla siccità e alla scarsa illuminazione.
Questa pianta è facile da curare e da mantenere bella, quindi ti faciliterà di parecchio la vita, soprattutto se è la prima volta che avvicini il metodo Kokedama. L’aspetto negativo del Filodendro è che, come le felci, è a crescita rapida, quindi dovrai sottoporlo a numerosi rinvasi.
Per evitare che la tua pianta superi la tua palla di muschio prima che tu abbia avuto il tempo di godertela, assicurati di scegliere una varietà di Filodendro in miniatura o nano.
A differenza delle altre piante che abbiamo visto, sarà molto difficile da trovare, ma si rivelerà molto più indicato per il metodo Kokedama.
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