L’Albero delle farfalle è il nome comune di una delle piante appartenenti al genere delle Buddleja, una varietà di piante dal design decorativo ed elegante che abbellisce e attrae le farfalle con la sua splendida fioritura. L’Albero delle farfalle originario dell’Asia e del sud Africa, appartenente al vasto genere delle Buddleja, (o Scrophulariaceae nella classificazione APG II) è una pianta ornamentale a uno sviluppo arbustivo che coltivato come albero raggiunge altezze anche superiori ai 3 metri.
Gli arbusti sono costituiti da lunghi steli leggermente ricadenti ricoperti da foglie lanceolate di colore verde scuro sulla pagina superiore e bianco-grigio su quella inferiore.
I fiori che spuntano sugli steli sono vistose infiorescenze a spighe, simili ai lillà, composte da numerosi fiorellini tubolari viola, bianchi o rossi che diffondono nell’aria un profumo simile al miele che attira farfalle di tutte le specie.
Il frutto è una capsula biloculare contenente piccolissimi semi.
I semi sono leggerissimi e una volta liberati dalle capsule mature vengono disseminati a notevoli distanza ad opera del vento (disseminazione anemocora).
Le buddleja fioriscono copiosamente dall’inizio dell’estate (giugno) ad ottobre inoltrato. La buddleja è una pianta che ama i luoghi molto luminosi e riparati dal vento; per la sua rusticità tollera anche il clima freddo e secco, ma non resiste a temperature sotto i -15 °C, -20 ° C. Pur adattandosi al comune terreno da giardino predilige quello sciolto, fertile, ricco di materia organica e ben drenato. Sono piante che si accontentano delle piogge ma in periodi di prolungata siccità e di gran caldo vanno annaffiate quando il terreno è completamente asciutto.
A fine inverno interrare ai piedi dell’albero una buona dose di stallatico maturo oppure somministrare del concime granulare a lenta cessione. In primavera per favorire la fioritura e l’emissione di nuovi germogli somministrare mensilmente del concime ricco in azoto e potassio, diluito all’acqua delle annaffiature.
Questa splendida pianta tropicale famosa in tutto il mondo per la sua eleganza e la spettacolare fioritura è facilmente coltivabile anche in vaso.
E’ sufficiente utilizzare un vaso adatto alle dimensioni della pianta, dal diametro di almeno 50 cm, terriccio mescolato a un po’ di sabbia e a concime organico granulare o compost. Dopo aver piantato la La Buddleja al centro del vaso , si colmano tutti vuoti con l’aggiunta di altro terriccio lasciando libero il colletto. Il terreno va compresso ben bene e poi bagnato abbondantemente e successivamente al bisogno. La pianta va posta in una zona del balcone o del terrazzo soleggiata per molte ore del giorno ben riparata dal vento. In inverno, se il clima è molto rigido,conviene spostarla sotto una tettoia o in serra fredda. Va fatto all’inizio della primavera quando le radici della Buddleja escono dai fori del drenaggio dell’acqua delle annaffiature, utilizzando un vaso più grande e nuovo terriccio fresco e ricco di sostanza organica.
Le buddleja si propagano per seme o per talea di fusti semilegnosi in autunno oppure anche per margotta e propaggine all’inizio dell’estate.La semina si effettua a fine inverno, in letto caldo. I semi germinano entro un mese. Le nuove piantine vanno poi allevate in singoli contenitori fino alla primavera successiva e durante questo periodo vanno cimate spesso per favorire l’incespimento. Per via vegetativa invece si possono possono ottenere nuove piante di Buddleja mettendo a radicare in un terriccio molto fertile delle talee erbacee o legnose prelevate dai rami sani e vigorosi. La radicazione avviene generalmente in due mesi. Possono poi essere trapiantate in contenitori più grandi.
La Buddleja come detto precedentemente fiorisce tra giugno e settembre quindi va messa a dimora durante l’inverno, in una buca ben drenata sul fondo avente dimensioni di poco più grandi del pane di terra che avvolge l’apparato radicale della pianta. Per favorire la fioritura e per avere un arbusto bello e compatto la potatura va effettuata ogni anno. Si accorciano, fino a 50 cm dal terreno, i rami laterali più grandi e vecchi; si eliminano anche alcuni rami centrali più fitti in modo da consentire uno sviluppo più armonioso della chioma della pianta. La potatura va fatta utilizzando cesoie ben affilate e disinfettate. L’albero delle farfalle teme lo sviluppo di malattie fungine causate dal clima particolarmente umido e piovoso.
Tra i parassiti animali soffre l’attacco di afidi e cocciniglie.
In inverno gli arbusti di Buddleja vanno protetti alla base con una leggera pacciamatura di paglia o foglie secche. A fine inverno, a scopo preventivo, trattare le piante con prodotti antiparassitari e antifungini ad ampio spettro per contrastare le malattie fungine e gli attacchi dei parassiti animali. Per la difesa biologica sono ottimi: il macerato d’ortica, l’olio di neem, soluzioni con sapone di Marsiglia. Praticare i trattamenti quando nel giardino non sono presenti fioriture e insetti impollinatori.
Esistono molte specie di Buddleja che differiscono per portamento, dimensioni, colore dei fiori e resistenza al freddo. Tra le citiamo le specie più apprezzate e diffuse a scopo ornamentale.
La Buddleja davidii è la specie più diffusa e largamente coltivata anche in Italia. Si tratta di una pianta arbustiva alta circa 5 metri con chioma tondeggiante. I rami sono rami semilegnosi, leggermente arcuati e ricoperti da con foglie lanceolate con lamine superiori di colore verde e lamine inferiori grigiastre. In tarda estate, da agosto a settembre, produce fiori, ermafroditi delicatamente profumati di miele, di colore azzurro lilla che attirano farfalle e altri insetti impollinatori. Cresce bene in tutti i tipi di terreno ma necessita di regolari e frequenti irrigazioni soprattutto nei periodi siccitosi e in estate.
Per favorire la produzione di nuove infiorescenze va concimata ad inizio stagione con concime organico a lenta cessione specifico per piante fiorite e va potata alla fine dell’inverno tagliando i rami a tre gemme dal basso. Si riproduce facilmente per seme.
La Buddleja davidii è apprezzata dai giardinieri per la sua resistenza al freddo, infatti viene consigliata anche per la coltivazione nei giardini fino ad 800 metri di altitudine. Si adatta anche alla coltivazione in vaso purchè largo e profondo.
La Buddleia alternifolia è una specie originaria della Cina alta 3.4 metri. Ha portamento portamento ricadente a maturità e foglie caduche alterne, piccole, lanceolate, verde scuro sulla lamina superiore e glauche su quella inferiore. In primavera e soprattutto in giugno, sui rami dell’anno precedente, produce racemi ascellari lunghi circa 3 cm, profumati, color viola chiaro. Va coltivata al pieno sole, nel terreno ricco di nutrienti, fresco ma mai zuppo. Va potata leggermente alla fine della fioritura per favorire la produzione di rami secondari per l’anno successivo. E’ resistente al freddo.
La Buddleia globosa è un arbusto sempreverde originario del Cile e del Perù. In pieno vigore vegetativo raggiunge un’altezza di circa 5 metri. Le foglie sono lanceolate, di color verde scuro sulla pagina superiore e brunastre su quella inferiore. Da maggio a inizio luglio produce infiorescenze globose di colore giallo -arancio simili a quelle della Lantana. La Buddleja globosa nelle zone con clima invernale molto rigido può perdere le foglie in quanto meno resistente soprattutto al gelo. Va coltivata al pieno sole e in inverno va protetta alla base con una pacciamatura di paglia o foglie secche.
Tra le altre varietà di Buddleje meno diffuse ricordiamo:
- Buddleja asiatica
- Buddleja colvilei Hook & Tomson
- Buddleja japonica
- Buddleja lindleyana
- Buddleja madagascariensis
- Buddleja paniculata
La prima a giungere in Europa fu la Buddleia globosa ma la più diffusa è senza dubbio la Buddleja davidii una specie originaria della Cina che porta il nome da un padre gesuita che viveva in quei luoghi.
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