VERDE TIME

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sabato 26 gennaio 2019

VERDE TIME: PIANTE ANNUALI DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO


Le piante annuali hanno un ciclo vegetativo di un anno, fioriscono producono frutti e poi muoiono. Le annuali si dividono in due categorie che fioriscono in periodi differenti: le primaverili che vanno seminate ad inizio primavera, fioriscono prima dell’estate morendo con l’arrivo delle basse temperature e le autunnali che si mettono a dimora a fine estate, vivono e fioriscono fino a fine inverno. Prima di piantare le piante annuali occorre preparare il terreno con una vanga o rastrello per sminuzzarlo, concimarlo e preparare delle piccole buche dove posizionare le piante, infine irrigare.




La Bellis è una pianta perenne il cui nome deriva dalla parola latina “bella”, nel linguaggio dei fiori significa grazia e bontà, ma rappresenta anche il fiore delle persone che non prendono delle decisioni ma temporeggiano.
Appartiene alla famiglia delle asteracee, cresce  in Europa, America, Asia ed Africa del nord.
Il fusto è semplice e corto, le sue foglie piccole ed ovali di color verde chiaro partono tutte dal rizoma; tra le foglie spuntano sottili fusti che sostengono piccoli fiori.
Solitamente questi fiori vengono utilizzati per ornare le aiuole dei giardini ma possono essere coltivati anche nei vasi all’interno. Sopportano bene tutte le temperature da quelle più calde a quelle più fredde, può stare sia in zone soleggiate che in penombra, fiorisce dall’inizio di Marzo fino ad ottobre.
Il terreno ideale per la coltivazione è formato da un misto di terra con maggior prevalenza di sabbia e torba; non richiede concimazioni particolari perché molto robusta.
Esistono varietà annuali e perenni, quelle annuali devono essere annaffiate con regolarità, mentre le altre sopportano di più la siccità.
Se si decidesse di coltivarle nel vaso l’unico accorgimento da prendere è quello di posizionarle in zone non soggette a sbalzi di temperatura e troppo ventilate con correnti.
La propagazione può essere effettuata in Estate tramite semi o per divisione dei cespi.



La Calendula appartiene alla famiglia delle composite, è una pianta annuale che ha avuto vari significati nel corso della storia.
Nel periodo medioevale era un fiore dedicato alla Vergine Maria chiamato “oro di Maria” , poi successivamente nell’ottocento divenne  il simbolo dell’amore puro.
Pianta erbacea con foglie allungate di colore verde scuro, di solito si sviluppa in cespugli che possono arrivare ad un altezza massima di 60 – 70 centimetri. Esistono ben 30 specie, la più conosciuta è la Calendula Officinalis, il cui cespuglio arriva ad un’altezza di 40 – 60 centimetri.

La fioritura si ha in primavera e può durare fino all’inizio dell’autunno, produce molti fiori a forma di margherita di colore giallo o arancione e si può coltivare sia nei giardini che nei vasi in balcone in quanto è una pianta da esterno che va esposta al sole diretto.

Il clima ottimale è quello mediterraneo, ma può resistere anche a temperature elevate, nei periodi più caldi l’annaffiatura deve essere effettuata la mattina presto e la sera tardi quando il terreno è più fresco evitando sempre i ristagni d’acqua.

Per la propagazione della Calendula va bene un terreno tradizionale, si procede con la semina in primavera, poi successivamente quando le piantine saranno pronte vanno divise ed allargate.

Può essere attaccata da vari tipi di fungo, se questo accade oltre a somministrare un anti parassitario occorre  eliminare con attenzione le parti della pianta colpite e danneggiate.

La calendula è anche una pianta medicinale, infatti ha proprietà anti infiammatorie e lenitive, per questo viene utilizzata per la preparazione di detergenti e creme per curare bruciature, scottature solari e per l’apparato faringeo. I suoi fiori inoltre vengono anche utilizzati in cucina come colorante e per aromatizzare i piatti.

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