VERDE TIME

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giovedì 31 gennaio 2019

VERDE TIME: PIANTE ANNUALI DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO


Le piante annuali hanno un ciclo vegetativo di un anno, fioriscono producono frutti e poi muoiono. Le annuali si dividono in due categorie che fioriscono in periodi differenti: le primaverili che vanno seminate ad inizio primavera, fioriscono prima dell’estate morendo con l’arrivo delle basse temperature e le autunnali che si mettono a dimora a fine estate, vivono e fioriscono fino a fine inverno. Prima di piantare le piante annuali occorre preparare il terreno con una vanga o rastrello per sminuzzarlo, concimarlo e preparare delle piccole buche dove posizionare le piante, infine irrigare.






Il Cavolo ornamentale (Brassica Oleracea), è una pianta annuale, appartenente alla famiglia delle Cruciferae di origini europee, ottenuto per ibridazione dal comune Cavolo, e viene chiamato acephalo perché non produce la tipica testa. Presenta delle foglie molto grandi e particolari, arricciate nella parte finale e dai colori bellissimi che vanno dal rosso intenso al rosa tenue; sono proprio le foglie a renderlo una pianta ornamentale dato che non produce fiori.
Il Cavolo ornamentale è molto semplice da coltivare, può essere piantato direttamente a terra in giardino o nei vasi sul balcone, sta bene al freddo, infatti la sua stagione ideale è proprio l’inverno dato che resiste anche a qualche grado sotto lo zero.

È una pianta molto robusta quindi va bene qualsiasi tipo di terreno anche se quello ottimale è sempre formato maggiormente da torba, e per un terzo circa, da terriccio fertile concimato. L’irrigazione deve essere abbondante solo in estate e al momento della messa a dimora, in generale è sufficiente annaffiarlo solo due o tre volte alla settimana, sempre evitando i ristagni d’acqua.

Per avere foglie vivaci e colorate si consiglia di concimare almeno un paio di volte in estate con del concime complesso, e di tenerli in zone dove possano ricevere almeno due ore al giorno di sole diretto, può vivere comunque bene anche a mezz’ombra, l’unica cosa è che regalerà colori meno intensi e particolari.

La propagazione di questa pianta ornamentale si effettua tramite seme in primavera; si prende una cassetta, del terriccio, e si spargono i semi in maniera rada e leggermente interrati, germineranno in soli dieci giorni. Una volta che le piantine hanno raggiunto una grandezza ragionevole devono essere rinvasate in contenitori con dimensioni adeguate o messe a dimora direttamente a terra in giardino.

Il Cavolo ornamentale può essere attaccato da afidi che ne provocano il deperimento, da lumacheche si nutrono delle foglie e dai bruchi della farfalla cavolaia che mangiano le foglie, provocando buchi sparsi. Inoltre se il terreno è troppo ricco di azoto, questa pianta tende a crescere eccessivamente in altezza favorendo la batteriosi, che provoca tumori alle radici, malattia che può essere curata mettendo nel terreno ossicloruro di rame e calcio.



La Bocca di Leone (Antirrhinum Majus) è una pianta perenne coltivata come annuale dato la sua breve durata, appartiene alla famiglia delle Scrophulariaceae ed è originaria dei paesi dell’Europa meridionale. Il suo nome deriva dal greco, e significa “naso” è comunemente chiamata però Bocca di Leone, per la sua particolare caratteristica di avere le labbra del fiore che se premute contemporaneamente ai lati si aprono ricordando la bocca di un leone.

E’ una pianta erbacea dal fusto carnoso che può raggiungere un altezza massima di circa 120 cm, le sue foglie sono a forma di lancia e di un bel verde intenso. La fioritura si ha dall’inizio dell’estate fino alla fine dell’autunno, producendo fiori a grappoli di vari colori secondo la specie e il tipo di coltivazione, il frutto invece è una sorta di capsula legnosa che contiene i semi.

La Bocca di Leone può essere coltivata sia in vaso che in piena terra per abbellire le vostre aiuole, l’importante è che sia posizionata in zone a pieno sole. Il clima ideale è quello temperato, comunque essendo una pianta abbastanza robusta resiste anche a temperature più elevate.

Predilige terreni sciolti, ben drenati e ricchi di organico, tuttavia cresce bene un po’ in tutti i tipi di substrato. L’irrigazione è molto importante per far sviluppare sana la pianta, è fondamentale ricordarsi che le annaffiature devono essere regolari quando fa caldo, aspettando sempre che il terreno sia completamente asciutto tra un’irrigazione e l’altra per evitare i ristagni d’acqua.

Per avere delle fioriture costanti si consiglia di concimare ogni 20 giorni circa durante il periodo vegetativo con dello stallatico maturo o con fertilizzante per piante da fiore.


La propagazione si effettua tramite seme nel mese di febbraio: prendere un contenitore, del terriccio universale e dopo averli mescolati mettere i semi a dimora, il tutto dovrà essere tenuto in un locale riscaldato o in serra finché le piantine non avranno raggiunto una dimensione ragionevole per essere rinvasate.
Non necessita di particolari cure, ricordatevi solo di togliere sempre le parti secche o danneggiate, in modo che la pianta possa fare nuovi germogli. I principali nemici della Bocca di Leone sono le larve e i coleotteri che possono rovinare le foglie, in caso di attacco intervenire con appositi antiparassitari.

mercoledì 30 gennaio 2019

VERDE TIME: PIANTE DA GIARDINO ANNUALI CONOSCIAMOLE MEGLIO


Le piante annuali hanno un ciclo vegetativo di un anno, fioriscono producono frutti e poi muoiono. Le annuali si dividono in due categorie che fioriscono in periodi differenti: le primaverili che vanno seminate ad inizio primavera, fioriscono prima dell’estate morendo con l’arrivo delle basse temperature e le autunnali che si mettono a dimora a fine estate, vivono e fioriscono fino a fine inverno. Prima di piantare le piante annuali occorre preparare il terreno con una vanga o rastrello per sminuzzarlo, concimarlo e preparare delle piccole buche dove posizionare le piante, infine irrigare.



Il Geranio (Pelargonium grandiflorum) è una pianta erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Geraniaceae ed è originario dell’Africa, viene da sempre coltivato nei giardini, ma soprattutto in vaso per arredare ed adornare i balconi.
La caratteristica principale che lo fa essere così diffuso oltre alla sua bellissima fioritura che si può avere da marzo a ottobre, è l’odore che emanano le sue foglie nei mesi estivi, infatti il Geranio è un ottimo repellente naturale per le zanzare,  inoltre se il profumo che emanano non dovesse bastare per evitare di essere punti si possono utilizzare le foglie per prevenire l’arrossamento ed il prurito strofinandole sulla parte interessata.

Il clima ideale per il Geranio è quello temperato, si deve posizionare in zone a semi ombreggiatura ossia l’importante è che in estate non sia esposto a pieno sole nelle ore più calde, troppe ore di ombra però, potrebbero causare  un ritardo nella fioritura.

Il terreno giusto per il Geranio è quello arieggiato bene e un po’ acido.
L’irrigazione è molto importante deve essere giornaliera evitando di bagnare le foglie, i fiori e i ristagni d’acqua, in inverno si consiglia di diradare notevolmente le annaffiature.

La propagazione può essere effettuata sia per seme che per talea, se si pratica con la talea occorre prelevare un rametto dalla vecchia pianta, piantarlo in un vaso con del terriccio ben drenato in modo da facilitare la radicazione che di solito è molto veloce infatti dopo circa 20 giorni la nuova piantina può essere messa a dimora dove lo si desidera.

La concimazione per avere una buona crescita della pianta e conseguentemente una bella fioritura è fondamentale, il Geranio va concimato con sostanze organiche al momento della messa a dimora e poi dopo circa 4 mesi.
È consigliabile anche l’utilizzo di concime liquido che volendo può essere somministrato  ad ogni annaffiatura.

I nemici principali del Geranio sono funghi di vario genere e il marciume entrambi causati da una eccessiva irrigazione e di conseguenza di ristagni d’acqua.
Esistono diverse specie di Geranio:

Geranio zonale
Pianta dalle caratteristiche foglie tondeggianti con zone più scure nella parte interna particolarità da cui ne deriva il nome.

Geranio edera semplice
Specie pendente dalla bellissima fioritura il cui nome è dato dalle sue foglie dalla forma molto simile al quelle dell’edera, esistono in vari colori rosso, viola, rosa e bianchi.

Geranio edera doppia
Pianta ricavata dall’innesto tra il Geranio zonale e quello edera semplice, presenta foglie sempre a forma di edera con zone di colore verde scuro e fiori doppi.

Geranio imperiale
Varietà chiamata così proprio per il suo portamento che è piuttosto eretto infatti si sviluppa verso l’alto e presenta fiori molto grandi di diversi colori.

Geranio odoroso
Specie che si sviluppa verso l’alto con fiori grandi e molto profumati ecco perché chiamato odoroso, il profumo che emana è molto particolare infatti ricorda sia l’odore del limone che della menta.

martedì 29 gennaio 2019

VERDE TIME: PIANTE DA GIARDINO ANNUALI CONOSCIAMOLE MEGLIO


Le piante annuali hanno un ciclo vegetativo di un anno, fioriscono producono frutti e poi muoiono. Le annuali si dividono in due categorie che fioriscono in periodi differenti: le primaverili che vanno seminate ad inizio primavera, fioriscono prima dell’estate morendo con l’arrivo delle basse temperature e le autunnali che si mettono a dimora a fine estate, vivono e fioriscono fino a fine inverno. Prima di piantare le piante annuali occorre preparare il terreno con una vanga o rastrello per sminuzzarlo, concimarlo e preparare delle piccole buche dove posizionare le piante, infine irrigare.




La Verbena appartiene  alla famiglia delle verbenaceae ed è originaria dell’America centro-meridionale.

Al tempo dei romani questa pianta era considerata sacra infatti chi ne possedeva una diventava invulnerabile,  anche in Inghilterra dato che era nata sul monte calvario, infine in Italia grazie a questa pianta si poteva diventare irresistibili ed amati dalla prima persona con la quale si aveva un semplice contattato fisico come una stretta di mano. Oggi invece grazie alle sue proprietà è utilizzata anche come pianta medicinale (antinfiammatoria e diuretica).

La Verbena è una pianta perenne, coltivata anche come annuale, che può essere sistemata sia in giardino che in appartamento, predilige le posizioni assolate o semi ombreggiate, al riparo dal vento; se posizionata all’esterno non sopporta inverni troppo rigidi e teme il gelo.
I fiori formano fitte spighe a forma di ombrello di color bianco, blu e violetto a seconda della specie. Esistono varietà radicanti , erette e possono essere coltivate anche come fusti alti. Fiorisce dalla primavera all’autunno, in estate va innaffiata con regolarità ma senza eccessi nella quantità d’acqua in quanto può marcire. Da metà luglio si consiglia si somministrare un fertilizzante ogni 10 – 15 giorni.

La riproduzione della Verbena può esser fatta per semina in primavera spargendo i semi in delle cassette  coprendoli leggermente e tenendoli ad una temperatura di circa  20° gradi fino a quando i semi non  germogliano. In estate si può tentare la moltiplicazione per talea ma le nuove piante andranno messe al riparo per poter superare l’inverno ed essere piantate la primavera successiva.

Esistono diverse varietà di verbena: la bonariensis per zone miti con terreno ben drenato, esposizione ben soleggiata, presenta fiori di colore blu e viola; la chamaedrifolia o peruviana, che si presenta compatta , teme il freddo, predilige sempre un terreno ben drenato e soleggiato, ha fori di colore rosso e fiorisce dall’estate fino ad ottobre.


La Viola è una pianta annuale di origini Europee facile da coltivare , i suoi fiori possono essere bianchi, rossi,  multicolori o lilla, sono sorretti singolarmente da uno stelo e formati da due petali laterali rivolti verso l’alto, fioriscono da maggio a settembre a seconda della varietà.

Conosciamo varie specie che nascono spontaneamente in Italia,  ad esempio la Viola odorata o mammola è una delle prime che nasce naturalmente in primavera; poi esistono le Viole del pensiero anch’esse molto diffuse in Italia infatti sono utilizzate moltissimo per ornare giardini ed aiuole anche in luoghi pubblici, inoltre si può trovare in posti erbosi, nei campi in pianura, e in montagna in quanto vi nasce spontaneamente.
La Viola ha bisogno di un clima temperato e secondo la varietà che si decide di piantare necessita di zone soleggiate o leggermente ombrose, possono essere tenute anche in casa nei vasi.
Il terreno ideale
 per effetttuare la piantizione della viola è quello composto da terra torba e sabbia, ma può essere utilizzato anche il classico terriccio per piante da fiori.

L’annaffiatura deve essere fatta in modo da mantenere il terreno umido soprattutto nei periodi più caldi ricondandosi sempre di evitare I ristagni d’acqua, dato che proprio l’eccessiva irrigazione può causare la ruggine, principale malattia che attacca la viola oltre a quelle fungine. Per mantenere  la pianta in buone condizioni si consiglia sempre di effettuare la concimazione durante il periodo vegetativo. Se si vogliono sempre abbondanti fioriture occorre togliere I fiori appassiti e le parti della pianta danneggiate.
La Viola si riproduce sia per seme che dividento in due o più esemplari una pianta adulta.

lunedì 28 gennaio 2019

VERDE TIME: PIANTE ANNUALI DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO


Le piante annuali hanno un ciclo vegetativo di un anno, fioriscono producono frutti e poi muoiono. Le annuali si dividono in due categorie che fioriscono in periodi differenti: le primaverili che vanno seminate ad inizio primavera, fioriscono prima dell’estate morendo con l’arrivo delle basse temperature e le autunnali che si mettono a dimora a fine estate, vivono e fioriscono fino a fine inverno. Prima di piantare le piante annuali occorre preparare il terreno con una vanga o rastrello per sminuzzarlo, concimarlo e preparare delle piccole buche dove posizionare le piante, infine irrigare.





La Felicia conosciuta anche come Agatea, appartiene alla famiglia delle composite , è una pianta perenne ed ha le sue origini in Africa meridionale.

È formata da piccole foglie ricoperte di peluria di forma ovale e di colore verde scuro, i fiori sono molti e di un azzurro cielo che rende la pianta molto decorativa.

La Felicia puo essere coltivata sia nei giardini che nel vaso,  fiorisce in estate; predilige un clima temperato, riesce comunque a sopportare anche il caldo intenso, non deve invece stare in una zona troppo fredda la cui temperatura sia al di sotto dei 5 gradi.  Può essere piantata anche in punti soleggiati del giardino, l’importante è che sia riparata dalle correnti di vento.

Per la messa a terra bisogna scegliere un terreno sciolto e molto drenante se invece si pianta nel vaso, utilizzare un terriccio per piante fiorite e mischiarlo alla sabbia per renderlo più drenante, ricordarsi sempre di annaffiare con una certa regolarità soprattutto se la pianta è nel vaso in quanto anche se sopporta bene la siccità potrebbe smettere di fiorire.

La concimazione si deve iniziare a fine inverno  con fertilizzante per piante da fiore per poi ripeterla ogni 15 giorni circa.

La Felicia produce dei semi molto fertili quindi spesso si espande da sola, se si vuole comunque effettuare la propagazione, la semina deve essere fatta in primavera verso marzo, per poi piantarla a maggio, si può procedere anche facendo delle talee.
È una pianta molto robusta che non teme particolari malattie, tuttavia se ne dovesse contrarre utilizzare prodotti fungicida a base di rame.



La Petunia è una pianta perenne o annuale di origini Sud Americane in particolare del Brasile dove cresce spontaneamente, infatti il suo nome deriva dalla parola brasiliana “Petun” termine che veniva usato anche  per il tabacco in quanto pianta della stessa famiglia.

Esistono diverse varietà di Petunia che si distinguono per il colore dei fiori e per il portamento, in genere si sviluppano in cespugli, le foglie sono di colore verde chiaro e ricoperte da una leggera peluria. Anche se è una pianta perenne nel nostro paese viene coltivata come pianta annuale in quanto non ha molta resistenza al freddo.
Le Petunie si possono coltivare sia in vaso che in giardino, la loro fioritura va da metà primavera a circa metà autunno, vanno posizionate in zone luminose e soleggiate altrimenti le fioriture saranno limitate; inoltre non vanno esposte a forti venti perchè i loro fragili rami possono facilmente spezzarsi.

Queste piante prediligono un terreno ricco di materia organica, devono essere annaffiate ogni due tre giorni ed in estate più frequentemente, comunque senza creare ristagni di acqua.
Quando i fiori della petunia appassiscono occorre semplicemente eliminarli così poi ne nasceranno degli altri.

Il nemico principale della petunia è il ragno rosso che rende le foglie di un colore particolare tra il giallo ed il grigio, in questo caso occorre usare un antiparassitario per eliminarlo.

Se si vogliono creare nuove piante a fine inverno I semi vanno messi in vaso e tenuti al riparo in serra o comunque in ambienti riparati dal freddo, in primavera si può tentare la moltiplicazione della Petunia per talea.

sabato 26 gennaio 2019

VERDE TIME: PIANTE ANNUALI DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO


Le piante annuali hanno un ciclo vegetativo di un anno, fioriscono producono frutti e poi muoiono. Le annuali si dividono in due categorie che fioriscono in periodi differenti: le primaverili che vanno seminate ad inizio primavera, fioriscono prima dell’estate morendo con l’arrivo delle basse temperature e le autunnali che si mettono a dimora a fine estate, vivono e fioriscono fino a fine inverno. Prima di piantare le piante annuali occorre preparare il terreno con una vanga o rastrello per sminuzzarlo, concimarlo e preparare delle piccole buche dove posizionare le piante, infine irrigare.




La Bellis è una pianta perenne il cui nome deriva dalla parola latina “bella”, nel linguaggio dei fiori significa grazia e bontà, ma rappresenta anche il fiore delle persone che non prendono delle decisioni ma temporeggiano.
Appartiene alla famiglia delle asteracee, cresce  in Europa, America, Asia ed Africa del nord.
Il fusto è semplice e corto, le sue foglie piccole ed ovali di color verde chiaro partono tutte dal rizoma; tra le foglie spuntano sottili fusti che sostengono piccoli fiori.
Solitamente questi fiori vengono utilizzati per ornare le aiuole dei giardini ma possono essere coltivati anche nei vasi all’interno. Sopportano bene tutte le temperature da quelle più calde a quelle più fredde, può stare sia in zone soleggiate che in penombra, fiorisce dall’inizio di Marzo fino ad ottobre.
Il terreno ideale per la coltivazione è formato da un misto di terra con maggior prevalenza di sabbia e torba; non richiede concimazioni particolari perché molto robusta.
Esistono varietà annuali e perenni, quelle annuali devono essere annaffiate con regolarità, mentre le altre sopportano di più la siccità.
Se si decidesse di coltivarle nel vaso l’unico accorgimento da prendere è quello di posizionarle in zone non soggette a sbalzi di temperatura e troppo ventilate con correnti.
La propagazione può essere effettuata in Estate tramite semi o per divisione dei cespi.



La Calendula appartiene alla famiglia delle composite, è una pianta annuale che ha avuto vari significati nel corso della storia.
Nel periodo medioevale era un fiore dedicato alla Vergine Maria chiamato “oro di Maria” , poi successivamente nell’ottocento divenne  il simbolo dell’amore puro.
Pianta erbacea con foglie allungate di colore verde scuro, di solito si sviluppa in cespugli che possono arrivare ad un altezza massima di 60 – 70 centimetri. Esistono ben 30 specie, la più conosciuta è la Calendula Officinalis, il cui cespuglio arriva ad un’altezza di 40 – 60 centimetri.

La fioritura si ha in primavera e può durare fino all’inizio dell’autunno, produce molti fiori a forma di margherita di colore giallo o arancione e si può coltivare sia nei giardini che nei vasi in balcone in quanto è una pianta da esterno che va esposta al sole diretto.

Il clima ottimale è quello mediterraneo, ma può resistere anche a temperature elevate, nei periodi più caldi l’annaffiatura deve essere effettuata la mattina presto e la sera tardi quando il terreno è più fresco evitando sempre i ristagni d’acqua.

Per la propagazione della Calendula va bene un terreno tradizionale, si procede con la semina in primavera, poi successivamente quando le piantine saranno pronte vanno divise ed allargate.

Può essere attaccata da vari tipi di fungo, se questo accade oltre a somministrare un anti parassitario occorre  eliminare con attenzione le parti della pianta colpite e danneggiate.

La calendula è anche una pianta medicinale, infatti ha proprietà anti infiammatorie e lenitive, per questo viene utilizzata per la preparazione di detergenti e creme per curare bruciature, scottature solari e per l’apparato faringeo. I suoi fiori inoltre vengono anche utilizzati in cucina come colorante e per aromatizzare i piatti.

venerdì 25 gennaio 2019

VERDE TIME: PIANTE ANNUALI DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO


Le piante annuali hanno un ciclo vegetativo di un anno, fioriscono producono frutti e poi muoiono. Le annuali si dividono in due categorie che fioriscono in periodi differenti: le primaverili che vanno seminate ad inizio primavera, fioriscono prima dell’estate morendo con l’arrivo delle basse temperature e le autunnali che si mettono a dimora a fine estate, vivono e fioriscono fino a fine inverno. Prima di piantare le piante annuali occorre preparare il terreno con una vanga o rastrello per sminuzzarlo, concimarlo e preparare delle piccole buche dove posizionare le piante, infine irrigare.



Le Aster sono piante presenti in Europa, America settentrionale ed Asia, appartengono alla famiglia delle Compositae e solitamente sono coltivate in giardini.
Ne esistono di varie altezze secondo la specie, sono molto simili alle margherite, sono di varie colorazioni, blu, gialle, rosse, porpora ed arancioni, con il disco centrale che può essere giallo o marrone.

Molte Aster si sviluppano in montagna e vengono chiamate tardive, prediligono un terreno profondo, sostanzioso, fresco e ben drenato. Essendo piante rustiche si adattano comunque anche a condizioni meno favorevoli, alcune specie, per esempio, crescono bene sulle dune e nei giardini vicino al mare, in un ambiente particolare con eccesso di salsedine, elevato irraggiamento e terreno povero.

Prediligono essere piantate in semiombra, meglio se in primavera o in ottobre, la loro temperatura ideale va dai 17 – 24 gradi circa, non sopportano la siccità. Le annaffiature estive vanno eseguite la mattina presto, quando la temperatura dell’acqua e del suolo non sono troppo differenti tra loro, ricordandosi sempre di non creare mai ristagni d’acqua.

Le varietà alte di Aster necessitano di tutori per sostenere gli steli fioriferi. Gli Aster possono essere moltiplicati per seme, ma visto che la maggior parte delle specie perenni non produce semi fertili, si preferisce operare per divisione, ogni due o tre anni.
Per ottenere nuovi soggetti per divisione è meglio utilizzare solo la parte più esterna del cespo. Se si utilizzano I semi occorre effettuare l’operazione in primavera altrimenti in autunno.

Per mantenere la pianta in salute ed evitare così eventuali malattie come la muffa Bianca, si consiglia di concimare una volta al mese con fertilizzante per piante fiorite.

giovedì 24 gennaio 2019

VERDE TIME: LE BULBOSE DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO

Sono definite bulbose le piante la cui produzione di fiori avviene tramite i bulbi. I bulbi molto simili a dei cipollotti che una volta interrati danno vita a piante da fiore di diverse forme e colori che garantiscono un giardino sempre fiorito grazie alle varietà ad impianto primaverile e quelle ad impianto autunnale. I bulbi, anche se in realtà le si suddividono in piante bulbose, tuberose e rizomatose, sono molto diffusi grazie alla loro facilità di coltivazione.



l Giglio (Lilium), è una bulbosa perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae, originaria dei paesi europei e asiatici. E’ un fiore antichissimo che nel corso della storia ebbe sempre un posto nella letteratura,nella religione e nell’arte oltre ad essere ancora oggi il simbolo della città di Firenze. In Siria e in Palestina, paesi dove si ebbero i primi esemplari simboleggiava la fecondità, nell’antico testamento rappresentava il simbolo della purezza, tanto da attribuirlo ad alcuni santi e alla Vergine Maria.
È una pianta fiorita facile da coltivare sia direttamente a terra in giardino che in vaso, presenta grandi bulbi che possono misurare anche 24 centimetri dai quali nasce il fusto; le foglie sono verdi e lanceolate, i suoi fiori, grandi a forma di ombrello, molto belli e colorati  si possono ammirare  verso l’inizio di marzo  fino alla fine dell’estate.

La temperatura ideale per questo fiore è tra i 18 e i 25 gradi, non sopporta il freddo ed è preferibile posizionarlo in zone a semiombra, si consiglia di non far prendere troppo sole alla parte basale della pianta perché potrebbe danneggiarla.

Il terreno giusto per farlo crescere bene è quello ricco di sostanza organica, se decidete di coltivare il giglio in vaso utilizzate un substrato composto da torba, terra fertile e sabbia per aumentare il drenaggio. Per avere sempre una pianta in buona salute e rigogliosa ricordate di annaffiare con regolarità soprattutto in estate nelle ore meno calde, e di evitare i ristagni d’acqua.  

La propagazione può essere effettuata tramite i bulbi che vanno messi a dimora ad una profondità di circa 10 centimetri in primavera. Non necessita di particolari cure o concimazioni, occorre comunque eliminare sempre le parti danneggiate della pianta e i fiori appassiti.

Dobbiamo anche ricordare che il Giglio è una bulbosa che può essere attaccata da vari tipi di funghi e virus oltre che da un particolare batterio che provoca il marciume del bulbo; in questi casi spesso si interviene eliminando gli esemplari colpiti, ma potete comunque provare a combattere queste malattie con appositi pesticidi.


mercoledì 23 gennaio 2019

VERDE TIME:LE BULBOSE DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO


Sono definite bulbose le piante la cui produzione di fiori avviene tramite i bulbi. I bulbi molto simili a dei cipollotti che una volta interrati danno vita a piante da fiore di diverse forme e colori che garantiscono un giardino sempre fiorito grazie alle varietà ad impianto primaverile e quelle ad impianto autunnale. I bulbi, anche se in realtà le si suddividono in piante bulbose, tuberose e rizomatose, sono molto diffusi grazie alla loro facilità di coltivazione.


La Calla è una pianta bulbosa perenne originaria delle zone dell’Africa centro – meridionale che è stata introdotta per la prima volta in Europa nel 1731.
La sua fioritura va da aprile ad ottobre, si presenta con fusti eretti ed alti che sostengono spadici gialli e foglie lisce le quali possono essere triangolari e a forma di cuore, sono larghe circa 10 centimetri e lunghe  20 centimetri circa, secondo la specie sono di colore verde uniforme, punteggiate  o striate ; ogni spadice è fasciato da una spata, una foglia che è avvolta a forma di imbuto di colore bianco.

Il colore tradizionale della Calla è il bianco  (Zantedeschia Aethiopica), esistono però anche delle speci ibride ottenute da incroci tra le specie principali a spata gialla o rosa ed hanno altezze minori. Le più conosciute sono la Black Eyed Beauty che presenta foglie macchiate di bianco, spate color giallo crema e con una macchia nera sul fondo; La Black Magic con foglie screziate di bianco, spate color oro e nero sul fondo; La Pink Persuasion e La Little Suzy di colore bianco con sfumature rosa.

La Calla può essere piantata sia a terra in giardino che nel vaso, il periodo ideale è in primavera, per migliorarne la crescita si consiglia di somministrare ogni settimana un pò di fertilizzante. Se si sceglie di piantare la calla nel vaso grazie al suo stelo robusto non necessita di sostegni, comunque le più adatte a questo tipo di coltivazione sono le calle ibride in quanto di altezza minore rispetto a quelle tradizionali, infatti si adattano ad ogni tipo di contenitore.

La pianta va sistemata in un ambiente fresco durante la fioritura ma deve essere comunque ben soleggiato. Dopo la fioritura togliere gli steli, lasciare invece le foglie, che si mantengono Verdi fino all’arrivo dell’inverno, successivamente la pianta va in riposo e tutte le foglie muoiono.

Il Narciso (Narcissus) è una pianta bulbosa perenne appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae ed è originaria del continente Europeo e dell’Africa. Il suo nome deriva dal greco “Narkissos” che significa irrigidire, questo fiore ha sempre avuto un posto nella storia fin dai tempi più antichi; esiste una leggenda mitologica che racconta del Dio del fiume che ebbe un figlio dalla ninfa Liriope di nome Narciso, il quale fu condannato ad amare solo la sua immagine e quando morì al posto del suo corpo trovarono il fiore “Narciso”. Troviamo questa pianta anche negli Inni Omerici e nella Bibbia, in quest’ultima simboleggia la primavera.


Oggi in Cina il Narciso è segno di gioia e prosperità, per questo viene regalato come simbolo di buon augurio per il nuovo anno. Da noi in Europa, lo ritroviamo che cresce anche spontaneamente sui prati e nei boschi ben soleggiati, in genere viene utilizzato come pianta ornamentale per abbellire giardini e balconi.

Questa bulbosa può essere coltivata sia all’esterno che in appartamento, esistono più di 60 specie, il più comune è il Narciso Poeticus, che non supera i 50 centimetri di altezza. Tutte le varietà comunque presentano un bulbo dal quale nascono le foglie dritte e a forma cilindrica. Fiorisce verso la fine dell’inverno con le prime giornate più calde quindi  all’inizio di  marzo fino alla fine di giugno, in questo periodo possiamo ammirare i suoi fiori formati da una parte esterna bianca dal cui centro nasce una corona di sei lobi di colore arancio – giallo.

Il clima ideale per questa bulbosa è quello temperato, sarebbe meglio non farla stare all’esterno con temperature troppo basse, comunque di solito è abbastanza robusta e resiste anche al freddo, si consiglia di posizionarla in zone soleggiate o al massimo a semiombra e al riparo dal vento.

Il terreno giusto per il Narciso è quello leggero e ben drenato, se decidete di coltivarlo in vaso, utilizzate del terriccio per piante fiorite o un composto di terra, sabbia e torba. Ricordatevi di annaffiare con regolarità nel periodo che va dalla primavera fino alla fine dell’estatesempre evitando i ristagni d’acqua, successivamente con il diminuire delle temperature rallentate l’irrigazione perché riescono anche a sopravvivere solo con l’acqua piovana.

La propagazione si effettua tramite bulbi, di consiglia di aspettare che la pianta sia ben radicata e cresciuta prima di procedere con la divisione dei bulbi laterali, questi vanno interrati ad una profondità che varia secondo la grandezza del bulbo stesso ed il periodo giusto per farlo è settembre.

Essendo una pianta forte e robusta non necessita di particolari cure, si consiglia tuttavia per avere delle belle fioriture di concimare periodicamente con dello stallatico maturo o fertilizzante per piane fiorite. I principali nemici del Narciso sono gli acari e gli afidi oltre che alle malattie fungine causate spesso dall’eccessiva umidità, se la vostra pianta viene colpita da uno di questi, dovete intervenire con appositi medicinali per debellarli.

martedì 22 gennaio 2019

VERDE TIME: LE BULBOSE DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLIO


Sono definite bulbose le piante la cui produzione di fiori avviene tramite i bulbi. I bulbi molto simili a dei cipollotti che una volta interrati danno vita a piante da fiore di diverse forme e colori che garantiscono un giardino sempre fiorito grazie alle varietà ad impianto primaverile e quelle ad impianto autunnale. I bulbi, anche se in realtà le si suddividono in piante bulbose, tuberose e rizomatose, sono molto diffusi grazie alla loro facilità di coltivazione.


Il Tulipano è una pianta bulbosa di origine Turca, lì infatti la pianta cresceva spontaneamente, poi successivamente iniziò ad essere coltivata e si instituì LA FESTA DEL TULIPANO che da sempre si celebra in Aprile ad Instanbul.
Il Tulipano fu introdotto in Europa nel 1500 per merito di un ambasciatore Austriaco che risiedeva in Turchia,  divenne subito popolare ed amato tra I nobili; il paese europeo dove fu più apprezzato e richiesto fu l’Olanda, infatti qui verso il 1600 la richiesta fu così elevata che il governo olandese dovette emanare una legge che regolamentasse vendite e prezzi. Oggi l’Olanda è ancora conosciuta come la patria dei tulipani infatti si possono ammirare bellissime distese di coltivazioni di svariati colori.

In oriente il Tulipano rosso è detto “Fiore dell’amore”questo perché un’antica leggenda narra di una giovane fanciulla che versò lacrime d’amore per il suo Amato lontano, le quali cadendo a terra divennero tulipani rossi.

Il Tulipano appartiene alla famiglia delle liliacee, si sviluppa con foglie verde brillante ovali e allungate, uno stelo su cui è collocato un unico fiore formato da sei petali uguali. I fiori del Tulipano variano sia nel colore che nelle striature, fiorisce dalla fine dell’inverno a maggio.
Il Tulipano è molto utilizzato a gruppi nelle aiuole, I bulbi vanno interrati in autunno in zone in penombra del giardino dopo aver lavorato con una vanga il terreno e aver aggiunto torba e sabbia. L’irrigazione deve essere regolare ma senza eccessi nella quantità d’acqua.
Può essere coltivato anche nel vaso, i bulbi vanno immessi nella terra a circa 10/15 centimetri, ricoperti bene, facendo attenzione di lasciare dal bordo del vaso circa 2 centimetri per evitare gli schizzi d’acqua durante l’annaffiatura.


L’Iris Barbata o anche detta Germanica è originaria dell’Asia e si divide in due specie: bulbose e rizomatose. 
Le specie di Iris si differenziano in epoca di fioritura e dallo stelo che può misurare dai 20 centimentri a 1,20 metri, tutte comunque si presentano con fusti eretti sui quail sbocciano fiori formati da tre petali che vanno verso il basso e tre verso l’alto.
Scegliendone di colori ed altezze diverse è  possible creare bellissime aiule fiorite.
L’Iris
 è una pianta molto robusta , può stare anche a basse temperature ed in siccità, ossia basta annaffiarla dopo averla piantata e poi regolarmente ogni 10 – 15 giorni durante l’estate, ovviamente al momento della piantizione deve essere concimata ed è preferibile un fertilizzzante a cessione lenta da mescolare nel terreno.

Se le foglie dovessero presentare delle macchie marroni va trattata la pianta con dei fungicidi e va poi ripetuto il trattamento ogni 2 – 3 settimane fin quando la pianta non è guarita.
Quando le foglie si seccano, Dopo la fioritura, devono essere eliminate e tolti gli steli.

Ad ottobre, La pianta dopo che ha sfiorito va a riposo, questo è il momento ideale per separare I rizomi e creare nuovi impianti posizionandoli non troppo profondi nel terreno. Se il freddo ed il gelo facessero uscire dal terreno il rizoma non si deve pressare,  altrimenti si romperebbero le radici, quindi è consigliabile aggiungere terra intorno alla pianta.
Con una piantizione  fatta nel modo giusto l’Iris si moltiplica molto velocemente, infatti questa operazione di divisione dei rizomi può essere effettuata anche ogni tre anni.

lunedì 21 gennaio 2019

VERDE TIME : LE BULBOSE DA GIARDINO CONOSCIAMOLE MEGLI


Sono definite bulbose le piante la cui produzione di fiori avviene tramite i bulbi. I bulbi molto simili a dei cipollotti che una volta interrati danno vita a piante da fiore di diverse forme e colori che garantiscono un giardino sempre fiorito grazie alle varietà ad impianto primaverile e quelle ad impianto autunnale. I bulbi, anche se in realtà le si suddividono in piante bulbose, tuberose e rizomatose, sono molto diffusi grazie alla loro facilità di coltivazione.



Il ciclamino (Cyclamen) nome derivante dalla parola greca “Kyclos”, appartiene alla famiglia delle Primulaceae e si divide in due specie: ciclamini rustici (da esterno) e semirustici ( da interno).
In natura crescono spontaneamente nei boschi, sotto alberi ed arbusti, per lo più nelle zone montuose.
Le foglie sono tonde e di colore verde scuro con venature tendenti all’argento; i fiori di solito si presentano a gruppo con petali rivolti verso l’alto e si sviluppano dalle foglie per alcuni centimetri, sono di vari colori, bianchi, rosa, rossi, ed alcuni sono anche più particolari a due colori.

I ciclamini rustici o da esterno prediligono zone ombrose o comunque poco soleggiate, le varietà più commerciali fioriscono sia in inverno che in altre stagioni dell’anno. Questa pianta richiede un terreno ben drenato, ricco di sostanza organica, i tuberi devono essere piantati a partire da Marzo ad una profondità di circa 3 – 4 centimetri, vanno innaffiati con moderazione evitando di rendere il terreno troppo umido.

La specie dei semirustici o da interno, in inverno va coltivata in casa e  tenuta ad una temperatura di circa 18 – 20 gradi, annaffiando con regolarità senza esagerare. L’annaffiatura deve essere effettuata sempre sul bordo del vaso e non sul bulbo due tre volte durante la settimana secondo la temperatura che si ha in appartamento e le dimensioni del vaso. Occorre fare attenzione ai gambi dei fiori che non si affloscino perché potrebbe essere segno di troppa acqua e non che si siano seccati.

Nel linguaggio dei fiori il ciclamino è la pianta dell’affetto e dei sentimenti sinceri, è anche considerato il fiore dell’amore profondo perché riesce a resistere al clima più difficile quindi rappresenta la durata dell’amore nonostante le varie difficoltà che può incontrare nel percorso della vita.



Il Giacinto è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle liliacee di origine Mediterranea e dell’Asia minore, può essere coltivato sia in giardino che in appartamento nel vaso, è facile da reperire e da curare.
Esistono varie speci con fioriture di  colore rosso, rosa, salmone, bianco, lilla e blu, quella più diffusa è il Hyacinthus orientalis, le altre sono L’Aventine Arenden, il White Pearl, L’Innocente che sono tutte varietà che fioriscono in bianco, il Pink Pearl, l’Anne Marie e L’Amsterdam producono fiori rosa, L’Osetera e i Delfts blu producono fiori blu.
I fiori del Giacinto sbocciano a primavera e si prsentano a grappoli verticali lunghi in alcuni casi fino a 15 centimetri ed emanano un buonissimo profumo.
Il clima ideale per questa pianta è quello temperato e soleggiato, anche se riesce a resistere a basse temperature purchè non sia coltivata nel vaso, in questo caso non deve essere tenuta al di sotto dei 14 gradi.

Il Giacinto ha bisogno di essere annaffiato spesso in estate evitando i ristagni d’acqua, e poco in inverno, si consiglia di usare fertilizzanti per aiutarne la crescita. Se si vogliono creare altri esemplari, I bulbi in autunno vanno messi nel terreno e tenuti costantemente umidi, o in vasi con abbondante acqua , lasciarli al buio per 10 settimane per migliorarne la radicazione, quando poi I primi fiori iniziano ad aprirsi metterli in piena luce.
I bulbi che vengono piantati in giardino possono durare per molti anni, devono essere però annaffiati frequentemente senza far ristagnare l’acqua.

Coltivando questa pianta in acqua si possono ottenere fioriture anche in inverno.
Occorre utilizzare un recipiente di vetro, inserire il bulbo che non deve essere completamente immerso nell’acqua ma sfiorarla, quando poi inizierà a germogliare bisogna coprirlo con un cono di carta scura e portare il recipiente in un ambiente caldo, successivamente si potrà togliere la carta e la pianta a breve fiorirà.