Il Cisso è una pianta di natura sempreverde appartenente alla famiglia ben nota delle Vitaceae. Tale genere annovera circa 350 specie di piante, per la maggior parte con portamento rampicante. Tra le più note ricordiamo il C. Antarctica, il C. Discolor, il C. Rhomboidea etc. . Il Cisso ha una vita di circa sei o sette anni solari.Tale pianta raggiunge un’altezza di circa due metri se coltivata in appartamento, in natura può arrivare anche a ben 5 metri di altezza. Il fusto del Cisso è in genere legnoso oppure semi-legnoso, eccetto un numero piccolissimo di specie che posseggono fusti succulenti. Il fogliame della pianta è costituito da un insieme di foglie cuoriformi sia semplici, che composte da un numero variabile di tre oppure cinque foglie, disposte in maniera alternata e di colore verde scuro. Le infiorescenze del Cisso sono di natura molto piccole, di color bianco e per nulla appariscenti. Non essendo molto ornamentali, non hanno un aspetto molto nteressante. I frutti hanno la forma di bacche.
La riproduzione della pianta avviene principalmente per talee. Esse vanno prelevate nella stagione primaverile, recidendole agli apici dei fusti. Dopo averle poste in un cassone per attenderne la radicazione, alla temperatura media di 18° – 21° C, si attendono i primi germogli che nasceranno dopo alcune settimane.
Il Cisso è una pianta che trova le sue origini nelle zone tropicali di tutto il mondo. Essa è molto diffusa nelle zone in cui riceve un gran quantità di luce, ma mai dai raggi diretti del sole. Nel complesso, il Cisso predilige ambienti molto areati, soprattutto nella stagione estiva. Il substrato caratterizzante le aree di appartenenza del Cisso, possiede generalmente qualità come l’ottimo drenaggio e la giusta permeabilità. Temperatura
Gran parte delle specie del Cisso, prediligono temperature nelle stagioni più fredde che vanno da una minima di 7° C ad una massima di 18 ° C. Solamente la specie C. Discolor, nota per le varianti colorate del suo fogliame, non tollera una temperatura al di sotto dei 13 ° C, poiché ne danneggia gravemente la struttura e la lucentezza dei colori e del fogliame stesso, in alcuni casi.Il Cisso ha bisogno di annaffiature frequenti, abbondanti e regolari per tutto il periodo primaverile ed estivo.
Solo nella stagione invernale, esse vanno notevolmente ridotte, in quanto la pianta entra in una fase di semi-riposo e l’eventuale apporto idrico, potrebbe far morire il Cisso o danneggiarlo consistentemente.
Qualora le temperature risultino particolarmente eccessive oppure povere di umidità, è possibile aumentare quest’ultima effettuando frequenti nebulizzazioni all’apparato fogliare, eccetto che per le specie a fusto succulento.
Il terreno da utilizzare per la corretta coltivazione del Cisso, dev’essere composto da terriccio da giardino, torba e sabbia in eguali parti. Inoltre, esso deve risultare permeabile e particolarmente fertile. A tal scopo, se ne consiglia la concimazione durante tutta la stagione vegetativa, con una dose classica di fertilizzante liquido da aggiungere alle regolari annaffiature.
La potatura del Cisso va compiuta nella stagione primaverile con l’obiettivo principale di rendere i cespi più definiti e rafforzarli per la stagione successiva. Tale operazione, data la crescita maestosa della pianta, è spesso necessaria anche più volte in un anno.Il Cisso è spesso soggetto agli attacchi di parassiti molto comuni: parliamo, ad esempio, del ragnetto rosso e della cocciniglia. Il primo si presenta con delle macchioline biancastre sulla pagina inferiore del fogliame ed è spesso causato da un ambiento poco umido, per cui ad elevate siccità. La cocciniglia, invece, si ciba della linfa vitale del Cisso e produce delle escrescenze appiccicose che a loro volta favoriscono la nascita di funghi. In entrambi i casi, oltre ad una corretta coltivazione, è necessario utilizzare antiparassitari specifici o intervenire con un batuffolo di acqua ed alcool, se la zone interessata è di piccole dimensioni.
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