La Clivia miniata è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Amarydillaceae. Essa è nota per le sue caratteristiche ornamentali di fiori e foglie.La sua altezza varia dai 40 ai 55 cm, in base alle diverse specie. Le radici della Clivia sono di natura rizomatosa, di spessore molto grosso, tanto che spesso occupano l’intero spazio del vaso in cui dimorano. Essa presenta foglie molto lunghe, di natura nastriforme, dal color verde molto scuro, disposte a forma di ventaglio. Esse possono anche raggiungere un metro di lunghezza e circa 7 cm di larghezza. La fioritura della pianta avviene nella stagione invernale, momento in cui è possibile ammirare infiorescenze raccolte in ombrella di color arancione nelle parti esterne e giallo in quelle interne. Esse appaiono di forma tubolare oppure ad imbuto, in numero di circa 50. Tali infiorescenze della Clivia hanno una vita piuttosto breve: durano solo alcuni giorni ma si riproducono incessantemente. I frutti della Clivia sono simili a bacche rosse, di natura carnosa, contenenti semi in numero minimo di due e massimo di quattro, di forma tondeggiante.
La Clivia si riproduce secondo il metodo classico di divisone dei cespi. Per effettuare tale operazione, è consigliabile attendere la stagione primaverile, precisamente un solo mese dopo l’avvenuta comparsa delle infiorescenze. E’ in questo momento che è possibile prelevare dei germogli situati sul fusto maggiore, i quali posseggano ognuno almeno tre foglie di una lunghezza minima di 20 cm. Tali cespi si interrano in una miscela composta da torba e sabbia e si lasciano in zone luminose ma non baciate direttamente dal sole. E’ opportuno innaffiare moderatamente, senza lasciare che il terreno si secchi troppo.
La Clivia miniata trova le sue origini nelle zone del continente Africano. Essendo una pianta di natura rustica, è in genere utilizzata per le aiuole o nei giardini per delimitare gli spazi. In genere, si predilige la coltivazione della Clivia in zone ombreggiate se disposte in pieno terreno, oppure in un contesto più luminoso se la si tiene in appartamento. L’importante è che non riceva mai la luce dei raggi diretti del sole.La Clivia è una pianta che non risponde molto bene alle temperature degli inverni più gelidi. La temperatura di coltivazione deve essere di circa 21°C, anche se reagisce bene fino a temperature massime di 29°C.La Clivia ha bisogno di annaffiature molto regolari, a cadenza settimanale. E’ importante, inoltre, che le si riserviun terreno molto fertile, con alta presenza di materie organiche e particolarmente morbido.
La Clivia è amante di ambienti con un moderato tasso di umidità, condizione attuabile attraverso frequenti nebulizzazioni al fogliame. Attenzione a non lasciare dell’acqua nella rosetta e apporre dei ciottoli alla base del vaso.
Il rinvaso della Clivia va compiuto ogni due anni, possibilmente utilizzando vasi di terracotta di dimensioni non troppo grandi rispetto alla pianta stessa.Il gelo invernale, le temperature vicine allo zero, possono sicuramente provocare il marciume dei cespi della Clivia. Anche l’esposizione diretta ai raggi solari, genera macchie scure che portano le foglie prima e la pianta poi, alla completa necrosi e al conseguente essiccamento. Tra i parassiti, il nemico principale della Clivia è la Cocciniglia. Essa va debellata strofinando la parte interessata con un batuffolo impregnato di acqua ed alcool, oppure utilizzando un anticoccidico consigliato dal proprio vivaista di fiducia.
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