Il Ciclamino è una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Primulaceae; cresce spontanea, ma può essere allevata anche in vaso, particolarmente apprezzata per la sua abbondante e vivace fioritura. Non ha grandi dimensioni, difatti è in grado di raggiungere al massimo i 20 cm di altezza. Possiede foglie basali dalla forma arrotondata, che vagamente ricorda un cuore, dalle tonalità diverse a seconda della specie: in genere la parte superiore è di colore verde intenso, macchiato o screziato di bianco argenteo, mentre la parte inferiore è colorata di rosso o di viola. La pianta produce fiori dai colori vivaci: bianco, viola, rosa, rosso e violetto; essi nascono su lunghi e sottili steli, rivolti verso il basso, e sono costituiti da cinque petali. Alla fioritura segue la nascita dei frutti: hanno la forma di una capsula e sono divisi in cinque parti, aventi moltissimi semi.La moltiplicazione del Ciclamino può avvenire mediante la semina ed attraverso il tubero. Nel primo caso, bisognerà estrarre i semi dal frutto, farli seccare per poi piantarli in vasi aventi forma possibilmente rettangolare ed allungata. Il recipiente dovrà essere ricoperto con un telo di plastica trasparente in modo da assicurare il giusto clima e la protezione adatta, inoltre dovrà essere posto all’ombra ed annaffiato frequentemente per favorire la germinazione, in seguito alla quale le piantine potranno essere travasate in vasi piccoli fino al raggiungimento di 5 cm di altezza e poi ancora travasati definitivamente.
Nel secondo caso, bisognerà dividere in due parti il tubero e assicurarsi che ognuna di esse abbia almeno due gemme ben vive, e infine porle in vaso alle giuste condizioni. Si tratta di una tecnica rapida, ma se fatta in maniera sbagliata può portare alla morte della pianta.
Il Ciclamino è originario del bacino del Mediterraneo, soprattutto della zona orientale e medio asiatica, come ad esempio del Libano e dell’ Asia minore. Il terreno ottimale dovrà essere soprattutto molto ben drenato: la pianta non tollera assolutamente i ristagni idrici, poiché tende facilmente a marcire. Se allevata in vaso, si consiglia l’utilizzo di un sottostrato di cocci, ghiaia o sabbia di fiume: sono tutti materiali drenanti e traspiranti che impediscono il contatto diretto tra radici ed acqua stagnante.La pianta non gradisce esposizioni a luoghi direttamente irradiati dai raggi del sole, tuttavia ama la luce poiché essa favorisce la sua splendida fioritura. Le temperature ottimali dovrebbero aggirarsi tra i 5° ed i 15° C; il Ciclamino ha bisogno di una buona ventilazione e una giusta umidità, ed essendo nella maggioranza dei casi una pianta di appartamento, anche il riscaldamento artificiale dovrà essere moderato e soprattutto non dovrà seccare l’ambiente.Essendo particolarmente sensibile ai ristagni di acqua, tra settembre ed aprile, si consiglia di annaffiare la pianta dal
sottovaso, attendendo circa mezz’ora per far sì che l’acqua venga assorbita, e dopo rimuoverne ogni residuo. Al contrario in estate, basterà servirsi di pochissima acqua e solo intorno al tubero: le annaffiature dovranno essere rare.
La concimazione del Ciclamino dovrà essere fatta con del concime liquido da unire all’acqua delle annaffiature, ogni due settimane circa. Si raccomanda di sospendere le fertilizzazioni durante la fase vegetativa poiché c’è il rischio di far bruciare le radici.Cattive tecniche di coltivazione, come la troppa umidità o le eccessive annaffiature, portano all’ ingiallimento delle foglie e dei fiori, che tendono a ripiegarsi e seccarsi.
Funghi e muffe sono responsabili della comparsa di macchie sulle foglie: si consiglia l’utilizzo di prodotti specifici.
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