Il Pothos è una pianta sempreverde e rampicante, appartenente alla famiglia delle Araceae; viene utilizzata principalmente a scopo ornamentale, per decorare interni e terrazzi. Possiede foglie molto grandi, dalla forma ovale o cuoriforme, lucide, lievemente cerose e rigide; le radici permettono alla pianti di aggrapparsi a qualsiasi tipo di sostegno.Vi sono molte varietà di Pothos, in genere con fogliame variegato di giallo, di bianco, di rosa. I fiori sono piccolissimi e compaiono raramente se la pianta è tenuta in appartamento.
Il Pothos è originario della Thailandia e delle isole Salomone; la pianta predilige un tipo di terreno che sia leggero e poroso, formato da terriccio universale con aggiunta di poca torba e sabbia. E’ possibile, per alcune specie, servirsi di un miscuglio a base di terra di foglie e torba in parti uguali, con aggiunta di sabbia.La pianta necessita di esposizioni a luoghi luminosi, poiché la scarsa luce può causare la perdita delle screziature sulle foglie; è importante, tuttavia, che non vi sia contatto col sole diretto. La temperatura minima invernale dovrà aggirarsi tra i 13 e 18 °C .Il Pothos, durante la stagione estiva, ha bisogno di annaffiature frequenti, anche 3 volte la settimana nel caso in cui le giornate risultino particolarmente calde. E’ importante lasciare che il substrato si asciughi tra un’irrigazione e l’altra, e che sia incrementata l’umidità ambientale con vaporizzazioni, lavaggi delle foglie e posizionando i vasi su terrine riempite di ciottoli tenuti costantemente bagnati. E’ necessario non esagerare con l’apporto di acqua, poiché la pianta teme il marciume causato dai ristagni idrici. Durante i mesi freddi, le annaffiature dovranno essere drasticamente ridotte.
La concimazione del Pothos va fatta durante il periodo primaverile ed estivo, ogni 4 o 5 settimane, servendosi di un fertilizzante liquido da diluire nell’acqua delle annaffiature. E’ bene che il concime possegga tutti gli elementi indispensabili ad un sano e corretto sviluppo della pianta.La moltiplicazione del Pothos avviene generalmente per talea apicale: queste dovranno avere una lunghezza di circa 10 o 15 cm, prelevate preferibilmente nei mesi di marzo o aprile e messe a radicare in un contenitore d’acqua.
A radici sviluppate sarà poi possibile procedere al rinvaso.
Le cattive tecniche di coltivazione sono particolarmente dannose per il Pothos: tenere la pianta in luoghi con temperature eccessivamente basse, esposte a correnti d’aria, o annaffiare troppo l’esemplare provocano la comparsa di macchie gialle o brune sulle foglie; l’esposizione a luoghi poco illuminati invece, determinerà la perdita della screziatura.
Il Pothos viene spesso minacciato dalla presenza del ragnetto rosso, che prolifera facilmente in ambienti caldi e secchi. E’ possibile prevenirne la comparsa nebulizzando le foglie e mantenendo alta l’umidità ambientale; in caso di infestazione troppo estesa, si consiglia l’utilizzo di prodotti acaricidi.
Il fungo Botrytis cinerea inoltre, provoca la comparsa di macchie scure e di ammassi polverosi sulle foglie: è necessario eliminare le parti colpite e l’eventuale terriccio ammuffito, e infine trattare la pianta con un prodotto anticrittogamico.
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