La Kenzia è una pianta sempreverde, appartenente alla famiglia della Palmae; viene impiegata per decorare soprattutto gli spazi interni, meglio se ampi, ma non necessariamente luminosi. In natura è in grado di raggiungere anche i 20 m di altezza, in appartamento circa 3 m; mostra fusti da cui si diramano lunghi steli flessibili, con foglie dalla forma bipennata con gli apici acuminati e dal comune colore verde scuro. La Kenzia genera grosse spighe di forma cilindrica, al cui interno si trovano i fiori veri e propri, mentre i frutti somigliano ad un’oliva; tuttavia raramente la pianta produce fiori o frutti, anche in condizioni ottimali. Essa inoltre ha una crescita davvero molto lenta.La riproduzione della Kenzia può avvenire mediante la semina: l’operazione andrà effettuata durante il periodo primaverile o autunnale, in un semenzaio riparato, alla temperatura di circa 25°C. A causa della difficoltà nel reperire i semi e del lungo periodo di germinazione, la moltiplicazione di questo genere di pianta risulta essere piuttosto complessa e dall’incerta riuscita.
La Kenzia è originaria delle zone tropicali boreali, precisamente ad est dell’Australia, ovvero dell’isola di Lord Howe. La pianta predilige del terreno ricco di torba, ma soprattutto sabbioso in modo che sia spugnoso, abbastanza friabile e traspirante. Per il rinvaso, l’ideale sarebbe un miscuglio di terriccio letamato, cioè ricavato da concimi naturali, e terriccio da fiori, ovvero quello utilizzato per i giardini.La pianta non tollera assolutamente le esposizioni al sole diretto, soprattutto durante i mesi particolarmente caldi; in appartamento, è bene tenerla in un luogo in cui la luce risulta attenuata. La temperatura può aggirarsi intorno ai 10°C, ma sopporta anche il clima caldo e secco degli ambienti riscaldati, durante l’ inverno. Si consiglia di tenerla al riparo dal vento.
La Kenzia ha bisogno di annaffiature regolari, ma ben dosate: è importante non bagnare il tronco e gli steli che potrebbero marcire. Si consiglia, tra un’irrigazione e l’altra, di aspettare che il terreno sia asciutto: la pianta tollera periodi di siccità, ma non sopporta assolutamente i ristagni di acqua. Durante la stagione invernale, l’apporto di acqua dovrà essere meno regolare. E’ buona norma nebulizzare la chioma della Kenzia frequentemente, così da garantire la giusta umidità ambientale.
La concimazione va fatta dal mese di aprile a quello di ottobre, ogni venti giorni circa; il fertilizzante dovrà essere liquido, diluito nell’acqua delle annaffiature. In alternativa, ci si può servire di un concime in pastiglie, di cui servirsene una volta ogni due o tre mesi.La Kenzia non è immune dalla minaccia di parassiti quali il ragnetto rosso: questo causa l’ingiallimento delle foglie, e può essere eliminato con l’uso di prodotti specifici. Anche la cocciniglia minaccia l’apparato fogliare della pianta: al fine di sbarazzarsene, è possibile lavare la pianta con una spugnetta e risciacquarla con cura così da eliminare ogni residuo di sapone, oppure servirsi di un batuffolo di cotone impregnato di alcool e strofinare con delicatezza la parte danneggiata.
Inoltre, la presenza del fungo Phytophthora palmivora, provoca la morte delle radici, mentre la carenza di ferro nel fertilizzante e un eccessivo apporto di acqua determinano rispettivamente la decolorazione e il pallore diffusi e l’ imbrunimento delle foglie.
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