Il Potos è una pianta sempreverde, appartenente alla famiglia delle Aracee; essa è molto diffusa e apprezzata per la facilità di coltivazione e la sua resistenza anche a condizioni in genere sfavorevoli. Solitamente è in grado di raggiungere un’altezza di 6 o 8 m, ma allevata in appartamento non supera i 2m; avendo un portamento rampicante, è adatta alla coltivazione in cesti sospesi, a scopo ornamentale. Possiede radici aree che permettono all’esemplare di tenersi a qualsiasi sostegno, foglie dalla forma ovale e talvolta cuoriforme, lunghe fino a 10 cm, di un bellissimo verde chiazzato di giallo, di bianco e spesso di rosa. La pianta produce fiori molto piccoli e raccolti in uno spadice fasciato da una spata colorata.La moltiplicazione del Potos può avvenire sia per talea, in terra o in acqua, sia mediante la divisione della pianta: in quest’ultimo caso, sarà necessario suddividere le radici con i corrispondenti steli al momento della rinvasatura. E’ importante servirsi di un coltello affilato, pulito e disinfettato che impedirà l’insorgenza di possibili infezioni, e poi dividere la pianta in due o più porzioni in base alle sue dimensioni; in seguito, le singole parti si rinvasano come se fossero piante adulte.
Il Potos è originario delle isole del Pacifico, in particolar modo della Thailandia e delle isole Salomone. Il terreno ideale dovrà essere leggero e poroso, composto da un terriccio universale sterile con l’aggiunta di poca torba e sabbia. E’ possibile adoperare anche una composta a base di terra di foglie e torba in parti uguali, con aggiunta di sabbia.La pianta ben si adatta a tutti i tipi di ambienti: non mostra particolari esigenze climatiche, tanto che le temperature possono oscillare tra i 13 ed i 27 °C. Tuttavia, poco sopporta le correnti d’aria fredde, ragion per cui è necessario tenerla al riparo durante i mesi eccessivamente rigidi. Il Potos ama le esposizioni a zone luminose, ma non direttamente irradiate dai raggi del sole: una buona dose di luminosità favorisce l’incantevole variegatura delle foglie.Il Potos necessita di annaffiature frequenti, soprattutto durante la stagione estiva: si consiglia di irrigarle anche 3 volte
alla settimana in caso di giornate eccessivamente afose; è importante lasciare che il terreno si asciughi tra un apporto di acqua e l’altro. E’ possibile, durante i mesi freddi, ridurre drasticamente le annaffiature. Particolarmente importante per la pianta è avere una buona umidità ambientale: si raccomanda di nebulizzare la chioma con regolarità e posizionare terrine riempite di ciottoli umidi.
La concimazione del Potos va fatta nel periodo primaverile e in quello estivo, somministrando del fertilizzante liquido, meglio se metà dose, ogni 4 o 5 settimane. Inoltre, una buona e regolare cimatura degli apici incoraggerà uno sviluppo più rigoglioso e compatto.Cattive tecniche di coltivazione possono provocare molti danni all’esemplare di Potos: in caso di temperature troppo basse, di annaffiature eccessive e correnti di aria, le foglie tenderanno ad ingiallirsi ed infine a cadere; se la luminosità risulta insufficiente, le foglie perderanno la loro screziatura.
Il Potos è spesso minacciato anche dalla presenza del ragnetto rosso che prolifera in ambienti eccessivamente secchi: è possibile sbarazzarsene mediante l’utilizzo di prodotti acaricidi.
Anche la muffa grigia è un pericoloso nemico del Potos: determina la comparsa di macchie scure e di ammassi polverulenti sulle foglie. Sarà necessario eliminare le parti danneggiate e utilizzare un prodotto anticrittogamico.
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