VERDE TIME

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venerdì 9 ottobre 2020

VERDE TIME: IL MONDO DELLE PIANTE RAMPICANTI

 


L’escinanto è una pianta facente parte delle Gesneriaceae, sempreverde. Presenta fusti legnosi, ricadenti o rampicanti. Le foglie hanno una forma ovale e mostrano un colore verde scuro uniforme o screziato; sono carnose e disposte a due a due, opposte lungo i fusti e ben distanziate tra loro. I fiori, parecchio numerosi, risultano essere molto appariscenti, il cui colore oscilla dal rosso all’arancione o dal giallo in alcune specie; essi crescono folti, distribuendosi a semicerchio.  Il loro profumo e la loro forma a tubicino attira i colibrì, gli unici esemplari che riescono, col loro becco lungo e curvo, a succhiarne il nettare.Comprende circa centottanta specie, le più conosciute sono le Aeschynanthus javanensis, Aeschynanthus lobbianus, Aeschynanthus marmoratus, Aeschynanthus pulcher, Aeschynanthus speciosus, Aeschynanthus tricolor.

La riproduzione avviene per seme e può essere fatta nel periodo primaverile. Spesso, si ricorre anche alla moltiplicazione per talea erbacea, utilizzando germogli di rami non fioriferi. E’ bene che le talee vengano messe ad attecchire  in un composto di sabbia e torba, ad una temperatura di circa 20-24° C. Se si vuole evitare che la fioritura si abbia l’anno successivo, sarebbe opportuno non effettuare tale procedura troppo tardi, ovvero a fine estate.Escinanto (Aeschynanthus)  Il nome deriva dal greco ‘aishyne’ che vuol dire vergogna e da ‘ànthos’ ovvero fiore. Il nome riguarderebbe l’aspetto delle infiorescenze: come ad indicare che i fiori fossero diventati di color porpora a causa della vergogna o del pudore.

Escinanto (Aeschynanthus)  Il nome deriva dal greco ‘aishyne’ che vuol dire vergogna e da ‘ànthos’ ovvero fiore. Il nome riguarderebbe l’aspetto delle infiorescenze: come ad indicare che i fiori fossero diventati di color porpora a causa della vergogna o del pudore.


Escinanto fusto legnosoLa pianta proviene dalle regioni tropicali dell’Asia centrale; è molto diffusa  nel sud-est dell’Asia, in Indonesia, Nuova Guinea e nelle Filippine. Il terriccio in cui viene coltivata dovrebbe essere composto da terra di foglie e torba, con l’aggiunta di sfagno triturato e sabbia. E’ necessario, al fine di evitare che l’acqua si ristagni, che il substrato si mostri molto poroso.

La pianta proviene dalle regioni tropicali dell’Asia centrale; è molto diffusa  nel sud-est dell’Asia, in Indonesia, Nuova Guinea e nelle Filippine. Il terriccio in cui viene coltivata dovrebbe essere composto da terra di foglie e torba, con l’aggiunta di sfagno triturato e sabbia. E’ necessario, al fine di evitare che l’acqua si ristagni, che il substrato si mostri molto poroso. L’escinanto tollera temperature che oscillano dai 13° ai 16 ° C; la luce è necessaria perché la pianta arrivi a fiorire, cosa che non avverrebbe in zone ombreggiate, tuttavia sarebbe opportuno evitare quella diretta in modo che essa non crei danni al fogliame. Nei mesi estivi, nel caso in cui fosse possibile, si potrebbe appendere la pianta ad un albero dalla chioma non troppo folta: gioverebbe la penombra estiva ed il caldo umido.E’ una pianta che necessita di annaffiature copiose nei mesi estivi, e molto ridotte in quelli invernali, ovvero da novembre a febbraio. Per quanto riguarda l’umidità, questa dovrebbe essere incrementata e tenuta constante durante tutto l’anno. Essendo una pianta epifita, ovvero che cresce su altra vegetazione, servendosene come sostegno, l’ideale sarebbe coltivarle in piccoli vasi sospesi e cambiarli ogni due anni.L’escinanto, solitamente, è soggetto ad attacchi da parte delle cocciniglie cotonose: si mostrano, in particolar modo, sulla parte

Escinanto fiori appariscenti inferiore delle foglie. Possono essere eliminate tramite prodotti specifici o, in alternativa, strofinando la foglia con un batuffolo impregnato di acqua ed alcool.

Potrebbe, inoltre, verificarsi la caduta di boccioli: le cause principali riguarderebbero il cambiamento di posizione, sbalzi di temperatura o annaffiature scarse o particolarmente eccessive.

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