VERDE TIME

VERDE TIME

lunedì 12 ottobre 2020

VERDE TIME IL MONDO DELLE PIANTE GRASSE

 


Il Graptosedum è un ibrido appartenente alla famiglia delle Crassulaceae. Molto diffuso nel nostro territorio, lo possiamo facilmente trovare anche in America, Australia e Nuova Zelanda.

Le origini sono incerte, si pensa ad un incrocio tra Graptopetalum Paraguayense e Sedum Pachyphyllum. Come tutti gli ibridi, non aveva mai trovato un suo spazio nella letteratura. Riceve finalmente l’importanza che merita ed un nome solo nell’Ottobre del 1991, quando un chimico ne parla e la descrive nella Newsletter “Sedum Society”(SSN 19). Il chimico era proprio il Dott. Francesco Baldi (1917-2003).

Il Graptosedum è formato da rosette che possono arrivare a circa 12-14 cm di diametro e che crescono alle estremità di steli medio-lunghi. Una pianta sana ha rosette fitte e steli che tendono a cadere verso il basso, creando una bellissima cascata. Il colore delle foglie varia dal verde-grigio ai toni del rosa in base alla stagione e all’esposizione al sole.

I fiori nascono anche essi su steli di circa 15 cm di lunghezza, sono piccoli e hanno un colore giallo intenso con qualche striatura bianca. Ogni stelo può ospitare dai 3 ai 14 fiori.

graptosedum pianta grassaEssendo un ibrido non possiamo essere certi della sua area di origine. Come lo stesso Dott. Baldi scrive, nel suo articolo del 1991, il suo habitat naturale sembra essere l’Italia centrale e meridionale. Non a caso è una pianta che gradisce esposizioni di pieno sole ma non disdegna le zone ombreggiate. Molto adatta a balconi e giardini, può vivere anche in appartamento purché posizionata in punti della casa luminosi ma non esposta ai raggi diretti. Questa crassulaceae gradisce temperature medio alte, tipiche dell’estate mediterranea. Se mantenuta asciutta e al riparo dalla pioggia, riesce ad affrontare anche inverni rigidi.La gestione è abbastanza semplice. Per avere una pianta sempre bella e in salute, si consiglia l’utilizzo di un terreno apposito per piante grasse o comunque un terreno drenante facilmente ottenibile con aggiunta di sabbia, palline di argilla o ghiaino.

Le innaffiature è bene iniziarle nel periodo primaverile, con intensificazione nel periodo estivo e sospensione nei mesi invernali. Annaffiare sempre a terriccio completamente asciutto.

La concimazione, non estremamente necessaria, è consigliabile nei mesi primaverili con concimi liquidi da somministrare a terreno innaffiato.

graptosedum talea
Talea della rosetta

Può essere facilmente moltiplicata attraverso talee della rosetta o addirittura di una sola foglia. La cosa importante è che vengano inserite in un terreno adatto, drenante, composto in buona parte da sabbia o ghiaia.

La Graptosedum cv “Francesco Baldi” non ha, fortunatamente, problemi con parassiti o infestazioni. L’importante è evitare muffe e marciume, causa di eccessiva innaffiatura o drenaggio insufficiente.

Nessun commento:

Posta un commento