VERDE TIME

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venerdì 2 ottobre 2020

VERDE TIME : IL MONDO DELLE PIANTE RAMPICANTI

 


Caprifoglio

Il Caprifoglio è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Caprifogliaceae; ha un portamento arbustivo, ed è spesso utilizzata come ornamento per muri, pergolati e recinzioni, inoltre grazie al suo sviluppo fitto e rigoglioso, è molto adatta a formare siepi. E’ caratterizzata da foglie dalla forma caduca, e da fiori che assumono sia tonalità delicate che vanno dal bianco al giallo-crema, sia colori vivaci vicini al rosso, ed emanano un intenso profumo; essi hanno una forma tubulosa e sono riuniti in coppie isolate o in infiorescenze. Alla fioritura segue la produzione di frutti: si tratta bacche che, in alcune specie, hanno proprietà diuretiche, mentre in altre sono velenose.La moltiplicazione del Caprifoglio avviene soprattutto tramite talea, da effettuare nei mesi di luglio e agosto, o anche in settembre e ottobre: bisogna mettere a radicare porzioni di fusto della lunghezza di almeno 10 cm, in un composto di torba e sabbia. La riproduzione può avvenire anche attraverso il metodo della propaggine: si sotterrano parzialmente i rami bassi e flessuosi, tra agosto e novembre, dopo averli staccati dalla pianta madre solo a radicamento avvenuto, ovvero dopo un anno.


Caprifoglio bacche

Il Caprifoglio è originario dell’ Asia, dell’America Settentrionale e dell’ Europa. La pianta predilige terreni freschi, molto ben drenati e poco argillosi; si consiglia inoltre, di aggiungere anche della sostanza organica, soprattutto al momento della messa a dimora del Caprifoglio.


La pianta gradisce posizioni soleggiate o parzialmente ombreggiate: si consiglia di collocare il Caprifoglio in una posizione in cui la chioma e le foglie siano esposte ai raggi diretti del sole, mentre la base sia posta a mezz’ombra. 

Il Caprifoglio ha bisogno di essere annaffiato in modo frequente e costante, lasciandoCaprifoglio fiori tubolari sempre che il substrato si asciughi del tutto prima di procedere ad una nuova irrigazione; durante la stagione estiva, è bene annaffiare la pianta almeno ogni due settimane, mentre in inverno l’apporto di acqua può essere drasticamente ridotto, salvo lunghi periodi di siccità.

La concimazione del Caprifoglio va fatta con dello stallatico maturo, o con del fertilizzante granulare a lenta cessione; durante il periodo della fioritura, allo scopo di renderla più rigogliosa, si consiglia di utilizzare mensilmente un concime granulare a base di fosforo e potassio. 

Il Caprifoglio non è immune all’attacco di parassiti quali gli  afidi, che danneggiano in modo particolare i fiori della pianta, ma anche i germogli e le foglie, rendendole appiccicose poiché si cibano della loro linfa. Al fine di eliminarli, si consiglia l’utilizzo di prodotti specifici, ma sarebbe opportuno prevenirli accertandosi che la pianta cresca in un ambiente umido, dal momento che questi parassiti proliferano in un clima caldo ed asciutto.

Tra le malattie che possono più frequentemente colpire gli esemplari di caprifoglio, vi sono sopratutto l’oidio e il mal di piombo: si manifestano con una muffa polverosa che attacca la parte aurea della pianta, provocando la deformazione e il raggrinzimento delle foglie. E’ necessario l’utilizzo di anticrittogamici a base di zolfo per combatterle; si consiglia di prevenirle facendo attenzione a non bagnare le foglie durante l’annaffiatura, e garantendo un ambiente ventilato e l’assenza di ristagni idrici.

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