L’ Akebia quinata è una pianta rampicante, appartenente alla famiglia delle Lardizabalacee; essa è caratterizzata da fusti sottili e molto flessibili, di colore verde o marrone e dallo sviluppo rapido e vigoroso: è possibile farli sviluppare su muri o graticci, oppure lasciarli a terra a scopo tappezzante. La pianta possiede foglie dalla forma particolarmente allungata e palmata, dal colore verde intenso, cerose, opache e leggermente dentate ai margini; i fiori possiedono una colorazione che va dal marrone al porpora, ed emanano un intenso profumo. In seguito alla fioritura, vi è la produzione dei frutti: si tratta di bacche dalla dimensione piuttosto ridotta, aventi al proprio interno una polpa molto morbida che contiene un elevato numero di semi.La moltiplicazione dell’ Akebia quinata può avvenire attraverso la semina, nel corso della stagione primaverile, o anche mediante l’estrazione delle talee semilegnose: queste ultime dovranno radicare in un miscuglio di torba e sabbia, presenti nella medesima quantità.L’ Akebia quinata è originaria del continente Asiatico, ovvero della Corea, della Cina e del Giappone. La pianta predilige un tipo di terreno particolarmente ricco di sostanza organica, piuttosto profondo, e molto ben drenato, così da evitare la formazione di ristagni idrici. E’ possibile realizzare un substrato, utilizzando due parti di terriccio bilanciato e una parte di sabbia di fiume lavata.
La pianta di Akebia viene molto spesso coltivata in contenitore, ed è quindi importante ricordare di utilizzare vasi molto capienti, così da permettere uno sviluppo adeguato delle radici.
La pianta necessita di un’esposizione diretta ai raggi del sole, in un ambiente aperto. Tuttavia, non ha difficoltà a svilupparsi anche in zone a mezz’ombra o nelle aree caratterizzate da un’ombreggiatura continua: in queste zone però, il numero di fiori prodotti risulterà essere particolarmente limitato. L’ Akebia quinata dimostra anche una considerevole resistenza al freddo pungente: riesce a superare, senza problemi, anche stagioni invernali particolarmente rigide.
Gli esemplari giovani di Akebia quinata devono essere annaffiati costantemente, in particolar modo nel periodo subito successivo alla loro messa a dimora, ovvero nei primi tre mesi. In seguito, le annaffiature potranno essere meno frequenti: la pianta è anche in grado di tollerare, senza danni eccessivi, limitati periodi di siccità.
Essendo l’ Akebia quinata una pianta a sviluppo rampicante e tappezzante, ha bisogno di essere potata frequentemente, in modo da non divenire infestante.
Per quanto riguarda la concimazione, si consiglia di utilizzare del fertilizzante per pianta da fiore che sia ricco di azoto e potassio, sopratutto nel periodo compreso tra il mese di febbraio e quello di aprile: è preferibile mescolarlo con l’acqua delle irrigazioni, e somministrarlo a cadenza bisettimanale. La fioritura, in questo modo, risulterà molto abbondante.
Solitamente, gli esemplari che appartengono al genere Akebia quinata hanno una particolare resistenza agli attaccati di parassiti o di malattie. Naturalmente, è importante prestare particolare attenzione e cura alle annaffiature: il terreno deve essere sempre molto ben drenato, in modo tale che si possa evitare la formazione dei pericolosi ristagni idrici, che creerebbero dannosi marciumi radicali.
Nessun commento:
Posta un commento