VERDE TIME

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giovedì 15 ottobre 2020

VERDE TIME IL MONDO DELLE PIANTE GRASSE

 


Il Lampranto è una pianta succulenta appartenente alla famiglia della Aizoaceae. Appartengono a tal genere un numero pari a circa 100 specie differenti. Tra le più note ricordiamo il L. Amoenus con fiori grandi e color rosso porpora;  il L. Coccineus con foglie di colore verde-grigiastro; il L. Elegans dal fogliame tendente al blu.Il Lampranto è una pianta che , in base alla specie, è di natura succulenta o semirustica. Essa possiede un portamento a cespuglio con ramificazioni a forma eretta oppure a andatura strisciante. Il fogliame è composto da fronde molto piccole, di consistenza carnosa, disposte in maniera opposta tra loro a porzione di forma triangolare. Le foglioline hanno una forma generalmente cilindrica, in un piccolissimo numero delle specie essa è semicilindrica. All’interno degli steli contengono della linfa di natura succulenta, di colore chiaro e mucillaginosa. All’apice degli steli si distribuiscono le infiorescenze, molto somiglianti a dei capolini e dai colori sgargianti e vivaci. La loro vita è di circa sette giorni e si aprono solo a sole pieno.

La moltiplicazione del Lampranto avviene principalmente per semina. Tale operazione va compiuta nel mese di marzo o nel mese di aprile, sia nel classico semenzaio che in piena terra. Le temperature ideali per favorirne il processo di germogliazione, vanno dai 15° ai 18 °C. La moltiplicazione per talea di fusto, della lunghezza minima di 5 cm, è meno utilizzata e va compiuta ponendo le stesse in un vaso con sola sabbia ed un pizzico di terriccio.


fiori capoliniIl Lampranto ha origine nelle zone dell’Africa Meridionale. In genere, sono piante che amano stare in zone particolarmente soleggiate, in quanto prediligono i raggi diretti del sole alle zone a mezz’ombra. Non richiedono un substrato molto fertile, bensì preferibilmente calcareo. Essa è pertanto particolarmente coltivata nel Nord Italia. Le temperature ideali sono quelle presenti nelle zone a clima mite. Inverni non troppo rigidi ed estati non eccessivamente secche ed afose. Le minime tollerate dalla pianta si aggirano intorno ai 2 °C. Qualora quelle presenti nella zona siano addirittura inferiore, è meglio spostare il nostro Lampranto in una cantina oppure in una serra fresca. Le annaffiature alla pianta del Lampranto non devono essere eccessive, ma distribuite a piccole dosi a scadenza

foglie carnose regolare. Vanno sospese nella stagione autunnale in quanto la pianta entra in riposo vegetativo.

Il terreno ideale per la coltivazione del Lampranto è, oltre che calcareo, anche composto da una parte di torba ed una di sabbia che aiuta a migliorare il processo di drenaggio e previene i ristagni idrici nel sottosuolo.

La concimazione è consigliata quando la pianta è esposta frequentemente ad inverni molto freddi e correnti altrettanto gelide. Si consiglia di riporre uno strato di foglie sminuzzate sulla parte superiore del terreno, dopo aver distribuito sullo stesso un concime da fiore a rilascio graduale.

Il Lampranto non va potato, se non, durante il rinvaso, per regalare alla pianta una forma più armoniosa ed un tantino meno disordinata. La pianta può essere soggetta all’attacco da parte della cocciniglia farinosa che rilascia, sulla parte interessata, degli accumuli cotonosi eliminabili con un batuffolo imbevuto di acqua ed alcool. Se la zona interessata è molto vasta, si consiglia di procedere con un insetticida specifico in vendita nei vivai.

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