VERDE TIME

VERDE TIME

mercoledì 7 ottobre 2020

VERDE TIME IL MONDO DELLE PIANTE GRASSE

 


Al genere delle Aloe appartengono diverse decine di piante succulente, sono originarie dell’Africa Meridionale; questa pianta produce una densa rosetta di lunghe foglie a forma di lancia, carnose ed acuminate, a volte con il margine munito di spine. Esistono delle varietà di colore verde chiaro, altre verde scuro, ed altre ancora, ricoperte da uno strato pruinoso che le rende tendente al blu.

In genere le foglie si sviluppano da un fusto tozzo, dal centro della rosetta nascono nuove foglie, mentre quelle esterne seccano e cadono, ma esistono anche delle specie che producono fusti ramificati portando una grande quantità di foglie agli apici.

In estate dal centro della pianta sorge un sottile fusto, a volte ramificato, che porta una vistosa infiorescenza di fiori rossi, arancio o giallo scuro.L’Aloe viene utilizzata da millenni dall’uomo per le sue proprietà curative, da sempre viene utilizzata la mucillagine di cui sono costituite le foglie, che ha un forte potere rinfrescante, antiossidante, idratante,antinfiammatorio e anti microbico. Inoltre, queste foglie venivano applicate su ferite, ustioni e scottature.

La linfa contenuta nella pellicola che avvolge le foglie ha proprietà disintossicanti; con questa pianta si preparano anche pomate, creme,detergenti che sfruttano il suo potere lenitivo e rinfrescante.L’Aloe è una pianta che non particolarmente esigente in fatto di terreni, ma predilige quelli prevalentemente sabbiosi che favoriscono lo sgrondo rapido dell’acqua in eccesso, e che siano leggermente acidi.

Il rinvaso va fatto ogni anno in primavera, aumentando man mano le dimensioni de vaso; non avendo radici particolarmente profonde è preferibile scegliere un vaso più largo anziché profondo e con adeguati fori di drenaggio, in quanto la pianta non ama ristagni idrici.


Aloe polyphyllaL’Aloe predilige il clima mite per poter crescere; vive bene all’aperto nelle zone a clima temperatura-caldo mentre nelle zone più fredde deve essere portata al riparto in quanto non tollera le temperatura al di sotto dei 5-8°. Se ciò accade, potrebbero verificarsi dei marciumi radicali, soprattutto se sono state fatte eccessive annaffiature. Le temperature ideali per la pianta sono intorno ai 20-24°C.

Sono piante, che per natura, sono in grado di tollerare la siccità, mentre non sopportano i ristagni; infatti, nel loro habitat, l’Aloe cresce sempre sui pendii ben drenati e mai a valle o nei luoghi con eccessiva acqua.Nel periodo che va dalla primavera all’estate, va annaffiata con moderazione facendo attenzione a non bagnare le foglie in modo da evitare che l’acqua si depositi tra di esse e portare a dei pericolosi marciumi. L’azione giusta è quella di annaffiare abbondantemente e lasciare asciugare per bene il terreno fino alla successiva irrigazione.

Con l’arrivo dell’autunno-inverno, le annaffiature vanno diminuite fino alla totale sospensione del periodo più freddo dell’anno, mentre con la primavera si riprendono gradatamente.

Nel caso si voglia usare la pianta per scopi curativi è bene non irrigarla per 8-10 giorni prima della raccolta in modo che i principi attivi siano più concentrati. L’Aloe potrebbe avere qualche problema a livello di fogliame, con perdita di screziature e completa colorazione verde, in questo caso vorrà dire che l’illuminazione è scarsa e basterà posizionarla in un luogo più luminoso.

Se invece, le foglie iniziano ad ingiallire, a seccare e cadere, osservate bene, probabilmente la pianta è stata attaccata dal ragnetto rosso, un acaro molto fastidio e dannoso.

Si consiglia di trattare con prodotti adeguati.

aloe avversità

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