L’eccremocarpus scaber è una pianta rampicante, appartenente alla famiglia delle bignoniacee, originaria del sud America, in particolare di Cile, Perù e Argentina.
La pianta, che può raggiungere un’altezza di 3 metri, ha fusti molto sottili e flessibili ricoperti da una sottilissima peluria, le foglie sono suddivise, a loro volta, in due tre foglioline di colore verde. I fiori, che sbocciano durante la stagione primaverile, sono riuniti in rascemi, hanno una forma tubolare di colore variabile dal rosso o arancione al giallo, contrassegnati da una punta di verde.
E’ una pianta che può essere coltivata sia in vaso che in piena terra a condizione che le temperature invernali non siano molto rigide. I primi a descrivere la pianta furono Hipólito Ruiz López, farmacista e botanico spagnolo e José Antonio Pavón, botanico anch’esso spagnolo, nel 1794. Per quanto riguarda il complicato nome “eccremocarpus” esso deriva da due termini greci, il primo ekkremes, che significa pendente o appeso, ed il secondo carpoche significa frutta. Infine, il nome della specie scaber significa grezzo.
Curiosità
L’eccremocarpus scaber è una pianta dalla crescita e dalla propagazione molto rapida, per questa ragione in molti paesi del mondo è vietata. In Nuova Zelanda per esempio è nell’elenco del National Plant Pest Accord la lista delle piante di cui è vietata la vendita, la distribuzione, l’importazione e la coltivazione.
Nessun commento:
Posta un commento