VERDE TIME

VERDE TIME

giovedì 31 agosto 2017

LE MIE RICETTE VERDE TIME


Frittata di erbe di campo

Avrai bisogno di...
  • erbe di campo (tarassaco, bietola, finocchietto, lattughino, spraggine, rosolaccio, cicerbita...)
  • olio extravergine di oliva
  • aglio
  • sale
  • pepe
Come si fa...
  1. Lava le erbe più volte, fino a che non ottieni un'acqua pulita.
  2. Lessale per circa 10 - 15 minuti in acqua bollente salata fino a che non sono tenere, strizzale e tritale.
  3. Saltale in padella con uno spicchio d'aglio tritato e sale per qualche minuto.
  4. Sbatti le uova con sale e pepe, versale sulle erbe di campo e fai rapprendere l'uovo da una parte prima di girare la frittata.
  5. Appena l'uovo è rappreso sposta la frittata su un piatto e servila caldissima, con una fetta di pane.

mercoledì 30 agosto 2017

LE MIE RICETTE VERDE TIME


INSALATA CON UVETTA E FINOCCHI
L’insalata con uvetta e finocchi è una ottima idea per i contorni per i pranzi o le cene di festa, dove sicuramente ci saranno tanti piatti ricchi e che richiedono preparazioni lunghe e complesse. Invece questa insalata è facile e veloce da preparare ed è molto leggera e fresca, ma non è per nulla un piatto banale e poco saporito, l’abbinamento dei finocchi con l’uvetta e l’insalata verde è inusuale ma molto gustoso. Vi consigliamo anche di provarla, accompagnata da del buon pane ai cereali, come pranzo leggero, magari da portare in ufficio.

Ingredienti

Ingredienti Insalata con uvetta e finocchi per sei persone
  • 1 cespo di lattuga (romana, trocadero, iceberg) oppure di scarola
  • 100 grammi di uvetta
  • aceto di mele q.b.
  • pepe q.b.
  • finocchi piccoli
  • olio extra vergine di oliva q.b.
  • sale q.b.

Ricetta e preparazione

Come fare l' Insalata con uvetta e finocchi
Mettete in ammollo l’uvetta per almeno 30 minuti.
Pulite le verdure, lavatele e asciugatele per bene, poi affettate i finocchi e tagliate a pezzi la lattuga o la scarola. Mettete il tutto in una insalatiera.
Scolate l’uvetta, strizzatela e unitela all’insalata.
Versate in una ciotolina 3 o 4 cucchiai di di olio d’oliva, 1 o 2 di aceto, un pizzico di sale e una spolverata di pepe; sbattete il tutto con una forchetta e versatelo sull’insalata. Mescolate e servite.
Potete preparare questa insalata e il condimento in anticipo e conservare il tutto in frigorifero, ma conditela solo prima di servirla.

Varianti sfiziose dell’insalata con uvetta e finocchi

Per rendere ancora più saporita questa insalata provate a sostituire l’aceto di mele con l’aceto di lamponi dal gusto molto aromatico e poco acido, oppure con l’aceto balsamico di Modena, se preferite le note più dolci. Se invece amate i sapori speziati unite al condimento un cucchiaino di curry poco piccante e riducete il quantitativo dell’aceto. Potete poi rendere più ricca questa insalata aggiungendo a scelta dei gherigli di noci, delle scagliette di mandorla, degli spicchi di arancia pelati al vivo, dei chicchi di melagrana oppure dei cubetti di pera o di mela (questi ultimi vanno aggiunti all’ultimo minuto visto che tendono ad annerire).

martedì 29 agosto 2017

LE MIE RICETTE VERDE TIME



FINOCCHI ALLE ERBE AROMATICHE
Oggi prepariamo un bel contorno di finocchi alle erbe aromatiche,  facile da cucinare utilizzando pochi ingredienti. Le erbe aromatiche che utilizziamo sono alloro, aneto e prezzemolo, mentre per il condimento solo un poco di olio e burro insieme a succo di limone e vino bianco. vediamo insieme come preparare questo contorno a base di finocchi, magari da servire associato ad un secondo di carne come un carpaccio al pepe rosa, visto che questo tipo di pepe è previsto nella ricetta.

Ingredienti

Ingredienti Finocchi alle erbe aromatiche
  • 800 g di finocchi
  • 50 ml di vino bianco
  • 1 rametto di aneto
  • Una noce di burro
  • Sale
  • 1 limone
  • 2 foglie di alloro
  • 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • Pepe rosa

Ricetta e preparazione

Come fare i Finocchi alle erbe aromatiche
1. Mondate i finocchi eliminando le parti esterne. Lavateli per bene e tagliateli a fette. 
Disponeteli in un tegame, versatevi sopra il vino e spruzzate con il succo del limone.
 Salate, unite l’alloro e qualche granello di pepe, mescolate e cuocete per circa 20 minuti.
2. Fate evaporare vino e succo di limone, eliminate l’alloro e unite olio e burro.
 Fate saltare i finocchi per poi cospargeteli di aneto e prezzemolo tritato. Servite caldi.

lunedì 28 agosto 2017

LE MIE RICETTE VERDE TIME


cetrioli alle erbe aromatiche è una ricetta di contorno molto gustosa e leggera, da preparare in poco tempo e dal sicuro esito. I cetrioli, preferibilmente ben freschi, saranno tagliati a fette sottili, senza eliminarne la buccia. Il tempo di preparazione è di meno di dieci minuti.

Ingredienti

Ingredienti Cetrioli alle erbe aromatiche.
  • 3 cetrioli freschi
  • Cerfoglio q.b.
  • Prezzemolo
  • Sale
  • Un rametto di menta fresca
  • Dragoncello q.b.
  • 3 cucchiai di olio di oliva
  • Pepe bianco

Ricetta e preparazione

Come fare i Cetrioli alle erbe aromatiche, un contorno light
1. Lavate per bene i cetrioli e affettateli finemente. Lasciateli scolare in uno scolapasta
 per lasciare perdere il liquido.
2. Metteteli in un’insalatiera e conditeli con le erbe, possibilmente fresche, tritate.
 Mescolate per bene e condite con olio, sale e pepe.
3. Mescolate ancora l’insalata e fate riposare in fresco prima di servire.

domenica 27 agosto 2017

FIORI E PIANTE DAL MIO ARCHIVIO : DIGITALE


La digitaledigitalis, appartiene alla famiglia delle scrophulariaceae, è una pianta di origine europea ma nel corso dei secoli tramite ibridazione si è diffusa in America, Africa e Asia. Il suo nome, digitalis, è dovuto alla forma dei fiori che sono simili a dei ditali.
La qualità più conosciuta è la digitalis purpurea che cresce spontanea nell’Europa centro-meridionale, è caratterizzata da fiori a campanula di colore rosso che fioriscono da giugno a settembre. Un’altra qualità molto nota in Europa è la digitalis lanata, caratterizzata da fiori di colore bianco con l’interno giallo.

 Per quanto riguarda l’Italia le qualità più diffuse sono la digitalis ferruginea e la digitalis micrantha, entrambe le specie crescono nell’Appennino centro meridionale e sono caratterizzate da fiori di piccole dimensioni di colore bianco.

Tutte le qualità di digitale sono biennali ciò vuol dire che non producono fiori durante il loro primo anno di vita ma che iniziano a fiorire solo l’anno successivo, durante il loro secondo anno di vita, al centro della pianta, nel mese di giugno, si sviluppa un lungo stelo coperto da fiori che potranno essere di diverso colore, a seconda la qualità della pianta.
Essendoci molte qualità di digitale ibrida i fiori posso essere di colore bianco, rosa, viola, giallo e alcune con screziature al loro interno. Il periodo di fioritura dura circa un mese solitamente il mese di giugno, ma se lo stelo fioriero viene reciso esse ne produrranno un altro e rifioriranno durante il mese di settembre.

Storia e simbologia


Oltre che come fiore ornamentale la digitale è nota e apprezzata per le sue proprietà erboristiche contiene infatti dei glucosidi che vengono adoperati sia in erboristeria che in farmacia per la cura dell’insufficienza cardiaca, è importante ricordare, però, che alte dosi o dosaggi non saputi utilizzare delle medesime sostanze risultano mortali.

 Il un celebre dipinto diVincent van Gogh il “Ritratto del dottor Gachet” il pittore disegna un medico che ha al suo fianco ha una pianta di digitale. L’opera è una testimonianza dell’utilizzo, come rimedio medico e fitoterapeutico, della pianta anche all’epoca del pittore olandese.
Secondo le credenze celtiche si narra che al passaggio delle fate la digitale purpurea reclina il capo e che la pianta non dovrebbe mai esser trapiantata, se non dopo aver chiesto il permesso ai piccoli abitanti fatati dei boschi poiché potrebbe esserne la dimora.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante, per via della sua bellezza e delle sue proprietà estremamente salutari ma allo stesso tempo letali, la digitale simboleggia la sensualità proibita, ovvero, ciò che non deve esser fatto. 

LE MIE RICETTE VERDE TIME

Insalata di cannellini con erbe aromatiche

Preparazione

  1. Per prima cosa aprite i barattoli di fagioli, scolateli e passateli sotto l'acqua corrente. 
  2. Lasciateli sgocciolare pochi attimi, successivamente 
  3. versateli in un piatto da portata.
  4. Salate, pepate abbondantemente ed aromatizzate con dell'erba cipollina precedentemente lavata e tagliata finemente.
  5. Mescolate in modo che tutti i sapori si amalgamino.
  6. Lavate con del bicarbonato le foglie di salvia e il rametto di rosmarino,
  7. Ora in una padella antiaderente versate tre cucchiai di olio, la salvia e il rosmarino e fateli soffriggere a fiamma alta, ma coperti per qualche minuto. Dopo due minuti togliete il rosmarino che altrimenti darebbe una nota troppo amara al piatto. Lasciate andare la salvia ancora due minuti.
  8. Una volta che l'olio si sarà completamente aromatizzato potrete versarlo su l'insalata di fagioli.
  9. Mettete a tostare due fette di pane, conditele con sale e olio e adagiatele vicino all'insalata.
  10. Servite.

sabato 26 agosto 2017

FIORI E PIANTE DAL MIO ARCHIVIO : EPILOBIO


L’epilobioepilobium, appartiene alla famiglia delle onagrace, è una pianta originaria dell’America settentrionale, anche se nel corso dei secoli si è via, via diffusa in tutto il mondo. Il nome epilobio deriva da due parole greche epi, che significa sopra, elobos, che significa baccello, tale nome è dovuto alla particolare posizione del fiore, che cresce sul baccello del seme.

Cresce alle alte quote, sopra i 500 metri di altitudine, e non essendo una pianta solitaria lo trova, spesso, riunita in ampi gruppi. E’ composta da sottili fusti lungo i quali crescono numerose foglie, lunghe e sottili. I fiori, di piccole dimensioni, sono costituiti da quattro petali separati ma, a causa della loro particolare forma, possono dare l’impressione di essere otto. Sbocciano numerosi durante la stagione estiva e possono essere di svariati colori: rossi, rosa, bianchi, gialli o viola, a seconda la specie, tutti delicatamente profumati. Sul finire dell’estate, dopo la fioritura, si formano i frutti contenuti in un baccello molto lungo, di colore rosato, che contiene minuscoli semi piumosi, i quali vengono facilmente dispersi grazie al vento.
Il Italia è diffusa sulle Alpi la qualità chiamata epilobium dodonaei, si tratta di una specie montana protetta che non può essere raccolta.

Storia e simbologia

L’epilobio è da sempre stato impiegato dall’uomo a scopo terapeutico, molte specie venivano utilizzate come vere e proprie piante medicinali. Secondo alcune tradizioni popolari le foglie essiccate venivano utilizzate per preparare bevande simili al te, secondo altri usi, invece, l’epilobio veniva consumato come una verdura, sia crudo che cotto. L’epilobio è una delle prime piante che ricresce sui terreni colpiti da incendi e fu una delle prime a spuntare tra le rovine delle città che subirono i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Nel linguaggio dei fiori e delle piantesimboleggia la sfida, questo significato è dovuto al fatto che il fiore cresce sul frutto, come a volersi arrampicare, sfidando quelle che sono le leggi della natura.

LE MIE RICETTE VERDE TIME

INSALATA DI LENTICCHIE ED ERBE AROMATICHE

Ingredienti per 4 :
Lenticchie
250gpiatto di lenticchie
acqua salata, bollente
Salsa
1 ½c.succo di limone
2 ½c.olio d'oliva
50glamponi
¼c.nosale
un po’ dipepe
100ggambi di sedano a coste, a fette sottili
3albicocche, a spicchi sottili
100glamponi
Insalata di erbe aromatiche
40grucola
10gcrescione
¼mazzett.menta piperita, sminuzzata grossolanamente
¼mazzett.cerfoglio, sminuzzato grossolanamente

Lenticchie
Cuocere le lenticchie in acqua salata per ca. 30 min. fino a farle ammorbidire e scolarle.
Salsa
Mescolare il succo di limone, l'olio e i lamponi, schiacciare leggermente il composto con una forchetta e condire. Unire alla salsa le lenticchie, il sedano a coste, le albicocche e i lamponi.
Insalata di erbe aromatiche
Aggiungere all'insalata la rucola, il crescione, la menta e il cerfoglio.

venerdì 25 agosto 2017

FIORI E PIANTE DAL MIO ARCHIVIO: DENTE DI LEONE


Il dente di leonetaraxacum officinale, appartiene alla famiglia delle composite, è una pianta tipica delle regioni a clima temperato, conosciuta anche con il nome di tarassaco, soffione o radicchiella. Cresce nei prati e nelle campagne, ha le foglie dentate con delle profonde incisioni che giungono alla base della pianta facendo unire le foglie. I fiori sono di colore giallo intenso e sbocciano in primavera a partire dal mese di aprile. I semi che compaiono dopo la sfioritura, sono riuniti in un pappo ovvero in una piccola sfera pelosa che somiglia ad un pon-pon, hanno la caratteristica di volar via al minimo soffio di vento accompagnati da un piccolo ombrellino, e proprio per questa loro caratteristica ha fatto si che il dente di leone fosse anche conosciuto con il nome di soffione. Crescendo abbondantemente nelle campagne, per via della sua notevole velocità riproduttiva, capita spesso che invada anche i campi coltivati, per questa ragione, soprattutto in passato, è stato considerato come una pianta infestante da estirpare.

Storia e simbologia



Nella mitologia si narra che Teseo sotto consiglio di Hecate mangiò per 30 giorni di fila solo denti di leone, per diventare abbastanza forte e sconfiggere il Minotauro.
Dalla leggenda si può trarre un fondo di verità uno studio statunitense ha infatti dimostrato come la pianta del dente di leone (tarassaco) sia molto più nutriente di altre “verdure” più rinomata quali broccoli e spinaci. Anche in passato la pianta del dente di leone veniva adoperata, soprattutto il latte emesso dalle foglie fresche, che si utilizzava come detergente per il corpo. 

Secondo una tradizione popolare molto diffusa si narra che i pappi del dente di leone siano l’oracolo più adatto per calcolare “quanto tempo ci vorrà” affinché un evento si verifichi con un procedimento molto semplice, secondo tale tradizione basta trovare un pappo dallo stelo lungo, formulare una domanda e stabilire un tempo (giorni, settimane, mesi o anni) e soffiare sul piccolo batuffolino bianco ripetendo la domanda ad ogni soffio fin quando tutti i piccoli ombrellini non saranno volati via, a quel punto basterà ricordare quanti soffi sono stati fatti per avere la risposta.Un’altra tradizione popolare narra, invece, che soffiando sul pappo si può esprimere un desiderio e che se con un sol soffio tutti i semi volano via il desiderio si avvererà a breve.


Nel linguaggio dei fiori e delle piante il dente di leone simboleggia la fiducia, la forza e la speranza.

LE MIE RICETTE VERDE TIME

Insalata di farro con pesto alle erbe aromatiche, mandorle e noci



INGREDIENTI 
 (per 4 persone) 

350 g farro perlato
20 g basilico
20 g noci sgusciate 
20 g mandorle sgusciate
1 rametto di menta 
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva 
sale  

PREPARAZIONE
Cuocere il farro in abbondante acqua per circa 30-35 minuti salando leggermente.
In un mixer elettrico frullare le erbe e la frutta secca aggiungendo l’olio e poche gocce d’acqua per ammorbidire la crema.
Scolare il farro, condirlo con il pesto. Servire tiepido.