Il genere Grevillea conta centinaia di specie di arbusti e piccoli alberi, originari dell'Australia e della Nuova Guinea. In Europa se ne coltivano soltanto alcune specie, scelte tra le più resistenti al freddo. Il clima dei luoghi di origine delle grevillee coltivate in Italia è abbastanza simile a quello che potremmo trovare nelle Zone centrali e meridionali della penisola, quindi con estati calde ed asciutte, e inverni non eccessivamente freddi e abbastanza umidi, ma non troppo. Le grevillee vengono coltivate in Europa da molto temo, le specie preferite nei giardini europei sono G. rosmarinifolia, e G. banksii, anche se le varie specie tendono ad autoibridarsi con grande facilità, tanto da aver dato luogo ad innumerevoli cultivar, molto diffuse ormai anche nei vivai. In generale si tratta di arbusti sempreverdi, le varietà che possiamo trovare in vivaio in genere non superano i 200-250 cm di altezza, raggiungendo queste dimensioni nel corso degli anni; più spesso troviamo varietà nane, o comunque compatte, che non superano i 65-100 cm di altezza. Producono sottili fusti flessibili, legnosi, con corteccia liscia e sottile, spesso di colore grigio; il fogliame ha varie forme a seconda della specie e varietà, nella specie G. rosmarinifolia ricorda le foglie di rosmarino, quindi ha forma aghiforme, leggermente carnosa; G. banksii ha foglie simili a quelle di un pino marittimo. Esistono però specie e varietà con fogliame profondamente inciso. In genere le foglie sono di colore verde scuro, con la pagina inferiore grigiastra. Dalla primavera inoltrata fino a fine estate producono piccoli fiori tubolari, nelle tonalità del rosso e dell'arancio, riuniti in infiorescenze di forma varia, spesso in lunghe pannocchie lasche. I fiori di alcune varietà hanno fatto meritare a questa pianta il nome pianta spazzolino.
Si tratta di arbusti abbastanza vigorosi, che ben sopportano la siccità ed il sole estivo, non amano però il gelo; in inverno necessitano di temperature superiori ai 3-4°C, anche se generalmente le gelate di lieve entità non causano danni permanenti alla pianta.
Quindi nelle zone con inverni miti la pianta spazzolino può trovare spazio tranquillamente in giardino, in piena terra, in un luogo ben soleggiato, ma possibilmente non eccessivamente esposto ai venti. Nelle zone con inverni molto freddi, dove le gelate sono spesso prolungate, coltiviamo questo arbusto in vaso, in modo da poterlo spostare in luogo protetto all'arrivo del freddo invernale. In vivaio possiamo trovare esemplari di grevillea particolarmente resistenti al freddo, visto che spesso le varietà più delicate vengono appositamente innestate su specie più rustiche, in modo da migliorarne la resistenza al freddo; in ogni caso nel dubbio copriamo la nostra pianta spazzolino con dell'agritessuto all'arrivo dei primi freddi.
Le grevillee necessitano di annaffiature abbastanza regolari, pur sopportando brevi periodi di siccità; da aprile a settembre annaffiamo regolarmente; sempre aspettando però che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra. Si tratta di arbusti sempreverdi, che non sopravvivono all'inverno se lasciati completamente all'asciutto. Questo problema riguarda soprattutto gli esemplari coltivati in vaso, o coperti con materiale plastico per ripararli dal freddo: ricordiamoci di annaffiarli sporadicamente anche in pieno inverno.
A fine inverno spargiamo ai piedi delle piante del concime granulare a lenta cessione, in modo da garantire il giusto tenore di sali minerali nel terreno per tutta la bella stagione.
Nello stesso periodo pratichiamo anche una potatura di pulizia, rimuovendo i rami eventualmente rovinati dal freddo. In autunno invece potiamo abbastanza vigorosamente la nostra pianta spazzolino, in modo da favorire lo sviluppo di un arbusto denso e compatto.
Anche se coltivate in vaso; le grevillee producono piccoli baccelli, contenenti semi fertili, questi semi possono essere seminati subito, al momento della raccolta, quando i baccelli si aprono o disseccano, ricordiamo però che le giovani piantine saranno per qualche anno abbastanza delicate, ed andranno coltivate in serra durante i mesi invernali.
Dalle grevillee possiamo trarre anche delle talee, che in genere attecchiscono con buona probabilità.
Asportiamo le talee verso la fine dell'estate, prelevando l'apice dei rami che non hanno fiorito, oppure in primavera, prelevando l'apice dei rami ancora non lignificati.
Da ogni rametto possiamo produrre più talee, porzionando il ramo in piccoli legnetti lunghi 7-10 cm, ognuno dei quali porti qualche foglia.
Accorciamo tutte le foglie nella parte alta della talea, e asportiamo quelle nella parte bassa, quindi immergiamo i rametti nell'ormone radicante ed interriamoli.
Il substrato di germinazione delle talee deve essere costituito da un terriccio fresco, sciolto e molto ben drenato, in genere si utilizza terriccio di torba, mescolato con sabbia di fiume lavata.
Il composto deve essere mantenuto fresco e umido fino a che le talee non cominciano a germogliare; teniamo comunque le talee in un luogo fresco e ombreggiato, in lodo da evitare che il sole diretto le dissecchi rapidamente.
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