I Leucospermum vengono coltivati in Europa da molti anni, soprattutto come piante da fiore reciso; infatti i grandi fiori della pianta sono molto adatti nelle composizioni da far essiccare, e rimangono belli per settimane, o anche per mesi, una volta recisi dalla pianta. In realtà anche l'arbusto che porta questi fiori è molto decorativo e di coltivazione non difficilissima, può quindi trovare posto nei nostri giardini.
Si tratta di arbusti a crescita lenta, con sviluppo abbastanza tondeggiante; i lunghi fusti eretti, scarsamente ramificati, portano foglie carnose e coriacee, prive di picciolo, di colore verde scuro, lucide e cerose; già in autunno le piante cominciano a preparare i grossi boccioli, che a fine inverno produrranno grandi infiorescenze, simili ad enormi puntaspilli, da cui il nome comune della pianta. I colori del leucospermum sono nelle tonalità del giallo e dell'arancione, con qualche punta di rosso vivo.
Queste piante sono originarie dell'Africa meridionale, dove il clima non è così diverso da quello dell'Europa mediterranea, con primavera ed autunno piovosi, inverno fresco ed asciutto ed estate calda e secca.
Sicuramente in Italia queste specie sono da considerarsi piante non del tutto rustiche, poichè temono il gelo, soprattutto se intenso e prolungato; per questo motivo, se desideriamo coltivare un leucospermum e viviamo nella Pianura Padana, è consigliabile porlo a dimora in un vaso capiente, in modo da poterlo spostare in luogo protetto durante le settimane più fredde dell'anno; non è necessario porlo in serra riscaldata, può essere sufficiente trovare una posizione riparata, rivolta a sud, come un terrazzo; in ogni caso una copertura di agritessuto ci garantisce di tenere la pianta lontano dal gelo. Consideriamo comunque che dove vive un limone può tranquillamente vivere anche un leucospermum.
Questi arbusti prediligono il pieno sole; la coltivazione all'ombra, oltre a rendere improbabile la fioritura, tende con il tempo a far deperire l'intera pianta.
Possono sopportare periodi di siccità anche molto prolungata, anche se per ottenere infiorescenze grandi e numerose è bene fornire annaffiature da quando la pianta comincia a preparare i boccioli fino alla fine della fioritura. Generalmente i boccioli ed i fiori si presentano in autunno e in primavera, quindi in periodi già piovosi: gli esemplari esposti alle intemperie potrebbero non necessitare di annaffiature in caso di piogge persistenti.
quindi nel dubbio controlliamo il terriccio, se è umido la pianta non necessita di acqua, se è secco annaffiamo.
I leucospermum prediligono terreni molto ben drenati e leggermente acidi; possiamo preparare un buon substrato mescolando del terriccio per piante acidofile con poca pietra pomice, o perlite, in modo da alleggerire il substrato e renderlo molto permeabile; quando poniamo a dimora in leucospermum in vaso poniamo sul fondo del contenitore alcuni centimetri di ciottoli o di cocci, per favorire il deflusso dell'acqua in eccesso.
Durante i mesi piovosi quindi possiamo diradare le annaffiature, così come in inverno; dopo la fioritura asportiamo i fiori appassiti e quindi diradiamo ulteriormente le annaffiature, perchè l'arbusto con il caldo asciutto tende ad entrare in parziale riposo vegetativo, e in genere non necessita di grandi quantità d'acqua.
Questi arbusti non amano la forte presenza di sali minerali nel terreno, quindi evitiamo di concimarli, oppure forniamo del concime per piante da fiore in primavera, una volta al mese, utilizzando circa la metà del fertilizzante consigliata sulla confezione del prodotto.
Se il nostro leucospermum vive in vaso, e viene rinvasato periodicamente, evitiamo le concimazioni, visto che i terriccio in commercio presentano già del fertilizzante al loro interno.
Spesso ci capita di coltivare in giardino piante sempreverdi, non del tutto rustiche, che continuano a vegetare anche nel pieno dell'inverno; altrettanto spesso la nostra pianta "esotica" coltivata in vaso viene riposta a fine estate e dimenticata fino alla primavera; il risultato è quasi sempre una pianta secca, priva di foglie, morente.
Ricordiamo che molte piante sempreverdi necessitano di annaffiature e cure anche durante l'inverno; gli arbusti sempreverdi del giardino ricevono naturalmente acqua dalle intemperie; quelle in serra o riparate da tessuti, polietilene o altro, purtroppo non sempre ricevono l'acqua delle piogge, e quindi dovremo intervenire noi. Quando? In linea di massima ci conviene seguire la natura: quando piove annaffiamo leggermente il terriccio delle piante in serra che stanno ancora vegetando, ma solo se il terriccio è asciutto. Evitiamo di annaffiare le piante poco rustiche coltivate all'aperto nei giorni di sole invernali, spesso al sole ed al sereno seguono delle nottate di gelo, e le piante, con il pane di terra inzuppato d'acqua, sono sicuramente più sensibili al gelo.
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