Tutte le piante appartenenti al genere Grevillea provengono dall’emisfero australe e in particolare da Australia, isole dell’Oceania e Asia Sudorientale (Indonesia, Nuova Guinea, Nuova Caledonia). Alcune popolazioni più piccole sono originarie invece dell’Africa meridionale. Questo genere fa parte della famiglia delle Proteaceae e conta all’incirca 250 specie di alberi e arbusti, tutti sempreverdi. Il loro habitat naturale è boschivo: si rinvengono in foreste umide e luminose oppure al limite delle radure. Nelle giuste condizioni sono molto robuste e sono tra le prime a instaurarsi in un territorio dopo incendi o altri eventi naturali che lasciano il terreno spoglio: in alcune aree, per questa loro caratteristica, sono considerate invasive.
Il genere è incredibilmente polimorfo: comprende alberi che possono raggiungere i 30 m di altezza, ma anche arbustini che non superano i 30 cm. Anche il portamento è incredibilmente variabile: da eretto a coprisuolo a rampicante. Non mancano differenze notevoli in fatto di fogliame e colorazione dei fiori. Questi hanno attirato particolarmente l’attenzione degli orticoltori: sono disponibili nel giallo, rosso, arancione e rosa. Non sono dotati di petali, ma hanno l’aspetto di infiorescenze cilindriche simili a spazzolini. La loro produzione è molto prolungata: alcune specie li portano dall’inizio dell’inverno alla fine della primavera, essendo tra le prime piante ad attirare insetti impollinatori quali api e farfalle.
Le piante di Grevillea rosmarinifolia si pongono a dimora in luogo soleggiato, o semiombreggiato; in genere possono sopportare temperature invernali vicine ai -7/-5°C, anche se è opportuno posizionare gli arbusti in un luogo riparato dal vento.
Nelle zone con inverni molto rigidi si consiglia la coltivazione in vaso, oppure è possibile coprire gli arbusti con agritessuto durante i mesi invernali e con materiale pacciamante per proteggere l'apparato radicale.
Con gli anni queste piante tendono ad irrobustirsi e ad essere maggiormente resistenti al clima freddo.
Come abbiamo detto le grevillee amano particolarmente la luce e il calore. Vanno quindi posizionate in tutta Italia in pieno sole: solo nell’estremo meridione può essere adatto l’inserimento in un’area leggermente ombreggiata.
Queste piante sono inoltre particolarmente sensibili al vento, specialmente all’inizio della primavera: per evitarlo scegliamo di collocarle nei pressi di un muro rivolto a Sud o vicino ad altre piante che possano fare da frangivento, senza però togliere luce.
La coltivazione in vaso può essere effettuata ovunque ed è piuttosto semplice. La grevillea richiede un vaso piuttosto grande e profondo (almeno 40), possibilmente in terracotta (per favorire la traspirazione evitando sia il surriscaldamento sia i marciumi radicali). Sul fondo dobbiamo predisporre uno spesso strato drenante a base di ghiaia o argilla espansa. Buone composte sono quelle adatte alle cactacee o agli agrumi. Se vogliamo preparare noi stessi il substrato dovremo mescolare terra da giardino, sabbia e torba in parti uguali.
Il rinvaso può rendersi necessario ogni anno: lo sviluppo radicale è molto rapido. Va effettuato a metà primavera, prestando attenzione a toccare il meno possibile le radici.
Concimazione
Le piante giovani vanno concimate con prodotti ad alto contenuto di fosforo: questo evita un’eventuale eccessiva e prolungata fioritura che andrebbe a discapito della crescita vegetativa. Somministriamolo ogni 15 giorni se liquido e ogni circa 3 mesi se granulare, dalla primavera all’autunno. Dal terzo anno possiamo invece impiegare un prodotto equilibrato o con una leggera prevalenza di potassio.
Potatura
Non è strettamente necessaria: possiamo intervenire però, da metà primavera all’inizio dell’estate, per accorciare un poco i rami, specialmente per le piante tenute in vaso. In questa maniera si manterranno più compatte e ordinate e l’anno successivo otterremo una fioritura più abbondante.
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