La gazania vuole una abbondante concimazione per esaltare la sua bellezza e favorire lo sviluppo rigoglioso di nuova chioma e nuovi fiori. Per questa ragione occorre utilizzare prodotti specifici per piante fiorite, ricchi di potassio e fosforo, da adoperare diluiti nell'acqua di irrigazione se si tratta di piante in vaso. Per le piante poste in piena terra è possibile scegliere anche fertilizzanti granulari a lenta cessione. In primavera le fertirrigazioni vanno ripetute ogni 20 giorni; durante il periodo autunnale, quando la pianta deve rafforzare le radici ed il fusto, è bene continuare la concimazione prediligendo, però, fertilizzanti poveri di azoto per evitare che la pianta risulti sensibile al freddo a causa dell' eventuale crescita tardiva di nuova vegetazione. Concimi a base di aminoacidi sono consigliabili al cospetto di piante stentate, poco rigogliose o nel caso in cui vengano sottoposte a stress ambientali causati dal repentino abbassamento delle temperature. Questa pianta è avida di nutrimento, in special modo i giovani virgulti per i quali è utile scegliere un terriccio ricco di ammendante organico al momento del trasferimento nei vasi definitivi.
La gazania non teme i raggi diretti del sole, anzi ne necessita per crescere rigogliosa. In caso di scarsa luminosità, infatti, la pianta risulterà stentata e produrrà una minore quantità di fiori che avranno un colore sbiadito, poco brillante. L'esposizione corretta è quindi su un balcone o in giardino, ben soleggiati. Allo stesso tempo teme il freddo che ne causa quasi sempre la morte se la temperatura scende sotto i 10°C. Nei periodi invernali, perciò, è bene coprirla con del tessuto apposito o spostarla in una zona riparata, sempre ben esposta ai raggi solari. Benché molto robusta, nei periodi caldi è esposta ai comuni parassiti, per lo più cocciniglie ed afidi. E' bene controllare spesso la pianta per verificare la presenza della melata che questi ultimi producono su foglie, fiori e boccioli quando li perforano per nutrirsi, intervenendo con un insetticida specifico. Il maggior pericolo è però rappresentato dagli attacchi fungini e dal marciume radicale, entrambi dovuti alla errata esposizione in ambienti umidi, poco soleggiati e scarsamente ventilati. In questi casi è bene intervenire subito con antifungini ed anticrittogamici, spostando la pianta in un ambiente più adatto.
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