Il Cornus kousa è un arbusto che mal tollera la siccità. Ha bisogno di un'innaffiatura regolare; abbondante durante i mesi caldi. Il suo substrato dev'essere sempre fresco (non umido), senza eccedere, pena il formarsi di marciumi radicali e il soffocamento delle radici. Si innaffia da aprile a settembre con frequenza; poi, durante i mesi invernali, si lascia a riposo. Bisogna verificare sempre il terreno prima di innaffiare, per capire se sia necessario o meno farlo. Mentre per la coltivazione in giardino non sono state riscontrate grandi problematiche, invece i cornus da vaso spesso muoiono proprio per l'irrigazione sbagliata: più sovente eccessiva. Infatti si formano dei funghi, come Phytophtora, Phytium, Ryzoctonia, difficili da curare e visibili solo quando la pianta è ormai compromessa. Per queste ragioni è essenziale stare bene attenti alle indicazioni sull'irrigazione dei cornus kousa.
Il cornus kousa non ha bisogno di frequenti concimazioni, come tutte le alberature. Si effettuerà una prima volta quando verrà impiantata la pianta, e poi si ripeterà l'operazione ogni due - tre anni. Per le piante di nuovo impianto si utilizzerà dello stallatico o dell'humus, che arricchirà il terreno, durante i mesi estivi. Invece per quanto riguarda gli altri cornus si interverrà con del concime organico a lenta cessione, ricco di azoto e specifico per piante verdi. L'operazione in quel caso verrà effettuata verso la fine dell'inverno o in autunno. I cornus kousa non necessitano di particolari potature, a meno che non si voglia ottenere una forma specifica, in tal caso i cornus verranno potati nel mese di luglio, quando sono ancora verdi. D'autunno, quando cadranno le foglie dalle piante, si consiglia di lasciarle nel terreno, affinché costituiscano una buona pacciamatura.
Il cornus kousa può subire diversi attacchi: dai conigli che adorano morsicare le piante, agli acari e la ruggine durante la stagione calda. Durante l'inverno per proteggere il cornus kousa è bene utilizzare un anticrittogamico ad ampio spettro che verrà diluito nelle innaffiature, ed anche vaporizzato sul terreno. Questa pianta può subire anche l'attacco di cocciniglie, ragnetti rossi, che verranno facilmente contrastati con prodotti specifici. Ma il più pericoloso è l'Otiorhynchus, coleottero curculionide le cui larve si nutrono delle radici delle piante fino a causarne la morte. Per combattere quest'insidioso insetto si deve distribuire un insetticida granulare attorno al colletto della pianta, ovvero quello spazio fra il fusto e la radice. Così facendo gli esemplari giovani di Otiorhynchus moriranno, mentre gli adulti migreranno altrove.
Nessun commento:
Posta un commento