Piante che non deludono mai e che stupiscono ad ogni primavera…
Ipotizziamo un’aiuola di 6 x 3 metri, un modulo base duplicabile a piacere.
Miscanthus sinensis ‘Gracillimus’
Le prime piante da posizionare sono i Miscanthus sinensis ‘Gracillimus, di queste magnifiche graminacee, coriacee e molto appariscenti, si è detto molto e seppur con molte titubanze sono ora entrate a far parte di tanti giardini italiani. I vantaggi sono innegabili: piante voluminose ma lievi, si muovono ad ogni alito di vento e infondono “energia” senza imporsi con fiori o colori appariscenti, sono il sottofondo ideale in molti bordi misti.
Verbena bonariensis
Seguono alcune piante di Verbena bonariensis, erbacea alta anche 120 cm, generosa come poche altre: inizia a fiorire a fine giugno e termina solo con i primi geli dell’autunno. Produce una miriade di piccoli fiori color lavanda e malva, riuniti in corimbi su lunghe ramificazioni quasi prive di fogliame. Riunitene tre o cinque assieme per un effetto degno di essere ammirato.
Teucrium hircanicum
Ora scendiamo un po’ di altezza con una specie poco conosciuta ma che una volta provata non la si lascia più, si tratta di Teucrium hircanicum, erbacea adatta anche ai luoghi più tormentati, essendo capace di vegetare e fiorire in abbondanza anche tra i sassi, sotto il sole pignolo e senza irrigazione. Produce spighe ben erette, ricoperte di fiori rosa violetto che sbocciano in sucessione, seguendo la crescita della spiga. Da inizio giugno a tutta l’estate non mancherà di stupire. Con il tempo potrebbe diventare un pò invadente, ma basterà gestire la crescita delle piante nate spontaneamente, con opportune sarchiature a inizio stagione.
Euphorbia polychroma
Accanto a Teucrium e Verbena accostiamo delle erbacee pensando alla prima parte della primavera: Euphorbia polychroma è quanto di più vigoroso possa gemogliare in giardino appena la neve si ritirerà. I cespi diventano presto folti, a cuscino, letteralmente ricoperti di brattee colorate di giallo intenso, che circondano i veri fiori piccoli e insignificanti. Il colore delle piante vira dal verde al rossiccio in autunno.
Legenda
Punto 1: Miscanthus sinensis ‘Gracillimus’
Punto 2: Verbena bonariensis
Punto 3: Teucrium hircanicum
Punto 4: Euphorbia polychroma
Punto 5: Coreopsis verticillata
Punto 6: Alchemilla mollis
Punto 7: Stipa tenuifolia
Punto 8: Sedum spectabile
Piante e fiori condizionano l’umore più di quanto si creda
Ancora una erbacea generosa ma dalla fioritura con i fiori più piccoli e numerosi (insieme a Coreopsis rosea ‘Nana’), prodotti su steli sottili e ramificati, alti non più di 50-60 cm. Il colore è giallo vivo e nonostante le dimensioni sono trionfanti da apparire come fanali accesi. Si piantano almeno 5-7 piante per gruppo, ma se l’aiuola è piccola, anche solo 2 o 3 daranno spettacolo, da giungo a settembre.
Alchemilla mollis
Ora servono piante un po’ “riempitive” ma non per queste meno dotate di charme. Per esempio Alchemilla mollis, magari nella varietà ‘Thriller’, sempre attuale per l’energia che mette nel vegetare e formare ampi cuscini. “Alchemilla” pare derivi dalla parola “alchimista” per l’abitudine degli antichi farmacisti di raccogliere le gocce d’acqua che caratterizzano le foglie di questa pianta, nella credenza che fosse miracolosa. Le foglie che intrappolano le gocce di acqua o rugiada sono comunque una caratteristica evidente e piacevole, perchè con i raggi di sole del mattino o della sera le farà brillare come rari gioielli. Oltretutto in giugno l’alchemilla ci offrirà una breve ma intensa fioritura gialla.
Stipa tenuifolia
L’aspetto dell’aiuola sarà quello di un angolo di steppa, rigoglioso e un po’ selvaggio, per questo motivo aggiungiamo ancora delle graminacee come la Stipa tenuifolia, ovvero quei “capelli d’angelo” che accompagneranno le erbacee da fiore intorno senza sovrastarle ma anzi esaltandole. Le lunghe ariste bionde e brillanti che le foglie sottili e flessuose produrranno a centinaia renderanno il tutto armonico e intrigante. La stipa forma cespi densi e il terreno fertile ma non umido favorirà lo sviluppo di altre piante spontanee.
Sedum spectabile
Per concludere Sedum spectabile nelle varietà rosa o rosse, un perfetto accostamento di forme con la flessuosa stipa, perchè questo Sedum è abbastanza “rigido” e formale da riequilibrare un’esecuzione altrimenti un po’ “anarchica”. Il Sedum spectabile è poi la compagnia perfetta per il termine della stagione: a settembre si riempirà di infiorescenze alte 40 cm su steli robusti con foglie spatolate e spesse.
Nessuna di queste piante richiede cure particolari, ma solo una pulizia delle foglie secche a fine inverno, fertilizzante organico in primavera e autunno e qualche irrigazione di soccorso se la stagione estiva dovesse essere asciutta e senza pioggia. Se poi si avrà provveduto ad una pacciamatura con agritela, magari ricoperta di ghiaino o cippato, la manutenzione (mondatura delle erbacce) sarà veramente ridotta ai minimi termini.
La Natura è ottimista per natura!
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