Se vi state rattristando perché i colori autunnali che ci hanno fatto compagnia fino adesso se ne stanno andando, perché il vento siberiano e i freddi invernali hanno spazzato via le foglie, regalandoci trami secchi e spogli, non temete…è il momento giusto per pensare a come vorreste il vostro giardino o di che colori e specie animare il vostro angolo preferito di casa.Perché sono proprio le bulbose che ci permettono di sognare una quotidiana primavera.
Non ci resta che addentrarci nel fantastico mondo delle piante bulbose, perché davvero vasto e ricco di sfaccettature. In giardinaggio infatti si parla di piante bulbose riferendosi alle specie vegetali dotate di un organo sotterraneo perennante, dal quale si origina la porzione aerea, quindi: fusto, foglie e fiori della pianta.Questo organo si rinnova e moltiplica durante la stagione vegetativa, per questo può essere estratto dal terreno e conservato per poi essere ripiantato a condizioni climatiche favorevoli. Non si parla quindi solo di bulbi, ma anche di quelle che producono organi perennanti di altro tipo: bulbo-tuberi e radici tuberizzate e, talvolta anche di rizomi. Fatto salvo delle radici tuberizzate, stiamo sostanzialmente parlando di fusti sotterranei che svolgono anche funzioni di riserva; come tutti i fusti essi posseggono delle gemme, che in condizioni favorevoli, entrano in attività riformando l’intera pianta.
L’autunno e l’inizio dell’inverno sono le stagioni perfette per acquistare dei bulbi, che a seconda della vostra scelta, potranno fiorire durante un determinato mese dell’anno e concedervi profumi inebrianti e cromature degne di quadri impressionisti.Ecco un calendario delle fioriture che potremo ammirare. Ovviamente diversità climatiche, così come andamenti stagionali anomali, possono produrre anticipi e ritardi nelle date di fioritura indicate, quindi non disperate, non è dipende dal vostro pollice verde!
Come e quando piantare i Bulbi a fioritura invernale
A dicembre potrete vedere dipinti i vostri vasi con meravigliosi Crocus imperati, caratterizzati da un predominante colore giallo e con striature viola. Questa tipologia particolare di Crochi sono gli unici che ci regalano la loro presenza tra i suoi simili, perché le altre tipologie le troveremo in fioriture prevalentemente primaverili, tipiche del mese di marzo.
Gennaio è il mese del bianco per eccellenza, perché si lascia alle spalle l’inverno candido, ma ci vuole deliziare anche con delle piccole pepite color giallo oro, come l’Eranthis hyemalis, conosciuto con il termine più volgare di “Aconito d’inverno” che ci rammentano delle piccole stelline gialle sugli alberi di natale.
Altro fiore caratteristico di questo mese prettamente invernale è il “Bucaneve”, ovvero il Galanthus nivalis. Questo bellissimo fiore che cresce anche a bassissime temperature si fa ammirare volentieri anche in diversi Festival ad esso dedicato, che si svolgono per lo più nel mese di febbraio tra la Scozia e l’Irlanda.
Il Bucaneve si può coltivare abbastanza facilmente: il bulbo deve essere piantato in autunno ad almeno 5 cm di profondità in terreni soleggiati d’inverno, ma ombrosi d’estate, possibilmente in prossimità di piante caducifoglie. Fate però attenzione alle sue radici: devono essere ben interrate, perché presentano particolari difficoltà con l’attecchimento.
Sempre nel primo mese dell’anno possiamo ammirare anche l’Iris danfordiae e l’Iris histriodies, entrambe della famiglia delle Iridaceae. Le prime caratterizzate da un giallo quasi Narciso, mentre le seconde sono di un intenso blu. Una volta che il gambo fa capolino dalla terra, crescono in altezza per ben 8-10 cm per arrivare in casi estremi a 12 cm.
Nel mese più corto dell’anno invece – febbraio – possiamo incontrare il cosiddetto “falso Bucaneve”, il Leucojum vernum, della famiglia delle Amaryllidaceae. Conosciuto anche sotto lo pseudonimo di “Campanellino”, ha distribuzione, caratteri botanici e fisiologici del tutto simili a quelli del “vero” Bucaneve. Ad un primo sguardo è davvero facile cadere in inganno, ma ad un’osservazione più attenta si nota qualche piccola differenza tra il “vero” e il “finto” Bucaneve. Nel Leucojum vernum, i 6 tepali (3 interni e 3 esterni) hanno egual lunghezza, all’apice dei tepali vi è una macchiolina di color giallo, il fiore è più tozzo e forma una sorta di “campanella”, diversamente dai Bucaneve che hanno una forma a “V”.
In genere si riconoscono anche per le due settimane che intercorrono tra le due fioriture.
Come e quando piantare i Bulbi a fioritura primaverile
A marzo, nel primo mese della primavera nell’emisfero boreale e il primo mese dell’autunno nell’emisfero australe, possiamo trovare vasti campi di Crocus chrysanthus, C. vernus, C. grandiflorus e C. neapolitanus. I Crocus infatti si possono naturalizzare nei prati e nelle aiuole in maniera molto semplice. Qualora si intenda coltivare soltanto qualche Crocus nel prato, si mettano a dimora usando un foraterra o un trapiantatoio per eliminare la cotica di prato nel punto di piantagione. L’apice dei cormi deve restare circa 5 cm sotto il livello del terreno e a 7-8 cm di distanza l’uno dall’altro. Nel caso si volesse costituire una grande aiuola di crochi in un prato, si proceda scegliendo la zona meno inerbita, mettendo anche qui a dimora i cromi, rastrellando leggermente e riseminando il prato. I cromi in questo caso vanno sparsi senza ordine sul terreno. Si consiglia di piantarli preferibilmente in autunno per ottenere le fioriture di fine inverno.
Sempre a cavallo tra marzo ed aprile (alcune specie anche in autunno), fioriscono i Narcissus, che vantano una ventina di specie diffuse nel bacino del Mediterraneo che si distinguono in base alla colorazione dei fiori, alla morfologia del perigonio e al periodo appunto di fioritura. Troviamo quindi varierà a fiori bianchi, a fiori gialli quelli più conosciuti e pure bicolori.
Coltivare i Narcisi è facile, così come è agevole la loro forzatura per ottenere fioriture invernali per decorare gli appartamenti. I bulbi devono essere piantati a settembre e la profondità alla quale vanno posti varia in relazione alle dimensioni dei bulbi. Per darvi un’indicazione di massima, quelli più grossi devono essere interrati a 20 cm. Il terreno deve essere abbastanza sciolto, ben drenato e sufficientemente dotato di elementi nutritivi.
Per la forzatura di questi fiori si può procedere coltivando le piante in vaso o ricorrendo alla coltura in acqua, proprio come i Hyacinthus, tipici di questo mese e prodotti per la maggiore in Olanda, grazie all’ambiente climatico e al terreno soffice e fertile. Un consiglio che mi sento di darvi se volete dare un tocco di profumo anche a Natale. Coltivate un giacinto in vaso sul davanzale di una finestra assolata, girate il vaso regolarmente, ma fate attenzione che non si pieghi lo stelo fiorale; se ciò accade è sicuramente per via di una temperatura troppo elevata, oppure un eccessivo accumulo nel terreno di fertilizzanti (soprattutto azotati). Vi suggerisco quindi, se possibile, di coltivarli in veranda o in una serra non riscaldata, ma in grado di proteggere dal gelo, in modo da ritardare la fioritura di 1-2 settimane, ma consentire allo stesso tempo la crescita degli steli in maniera eretta.
Aprile, dal latino aperire indica il mese in cui si schiudono piante e fiori, ed è proprio ciò che accadrà anche ai vostri giardini e tutti i vasi che avete disseminato per casa, all’insegna di una pop art coloratissima alla Andy Warhol. Non ci credete? I fiori che popolano le nostre narici e le nostre retine saranno: Fresesia refracta, Fritillaria imperialis alias “Corona imperiale”, Fritillaria meleagris, Muscaru arnebuacym, M. botryoides e Tulipa che fioriscono fino a maggio.
Mi soffermerei su quest’ultima: un genere della famiglia Liliaceae che molti credono essere originata in Olanda, mentre in realtà ci troviamo nelle terre turche. In lingua turca infatti, il Tulipano viene chiamato “Tullband”, ovvero copricapo, turbante, la forma che lo ricorda. All’Olanda va solo attribuita la sua ricca floricultura.
Nell’impossibilità di menzionare le numerosissime varietà, si indicano le razze più significative: Duc Van Thol (precocissimi nani e precoci semplici e doppi), Mendel (medio precoce), Triumph (alta e robusta), Darwin (tardivi e vigorosi), Giglio (con fiori appuntiti), Rembrandt (variegati), Praestans (2-3 fiori per stelo), Breeder (vigorosi e tardivi), Pappagallo (ampi fiori frangiati). Per quanto diversi tra loro, si propagano in ottobre mediante bulbi a pronta fioritura o bulbetti per l’ingrossamento distanziando 10-20 cm, secondo la viforia della varietà, alla profondità di 8-10 cm. La fioritura avviene tra marzo e maggio, ecco perché li inseriamo nel mese di mezzo del nostro calendario delle fioriture.
Giugno è caratterizzato dalla varietà e dai colori dei Gladiolus. Oggigiorno sono coltivate, prevalentemente, varietà ibride ottenute attraverso incroci fra specie diverse. Ogni vivaista conserva gelosamente il segreto delle sue ibridazioni e le varietà ottenute vengono indicate solamente mediante un nome commerciale. I gladioli crescono bene in quasi tutti i tipi di terreno, tendenzialmente quelli sciolti e a reazione pressoché neutra. Vanno coltivati in zone parzialmente soleggiate e ben aerate. I bulbi vanno posti nel terreno, secondo le zone, da febbraio ad aprile-maggio. Se si desidera produrre fiori da recidere si scavano dei solchi distanti l’uno dall’altro 45 cm, profondi 8-10 cm nei terreni pesanti, 10-12 nei terreni sciolti, distanziandoli fra loro 15 cm. Il momento migliore per tagliare lo scapo fiorale è quando il primo fiore alla base della spiga sta aprendosi, posto in acqua esso giungerà alla completa fioritura.
Come e quando piantare i Bulbi a fioritura estiva
Tra giugno e luglio invece il fiore dominante è senza dubbio il Lilium: auratum, henryi, speciosum, tigrinum, ma anche candidum, longiflorum, regale, martagon o giganteum.
Qualche tecnica colturale che vi permetterà di mantenere queste splendide piante bulbose di ben 100 specie differenti. Luce: le piante possono essere sistemate in una posizione dove batta il sole sia mattina che sera. Temperatura: godono di ottima salute in temperatura ambiente, certo durano più a lungo se sistemati in un locale fresco. Irrigazione: per l’intero periodo della fioritura le piante devono essere mantenute umide.
Evitare però che l’acqua ristagni nel vaso. Concimazione: non ve ne è bisogno, perché generalmente non vengono coltivate oltre il periodo della fioritura, quindi sono sufficienti le loro riserve di sostanze nutritive.
I Gigli sono bellissime piante da appartamento, ma possono essere mantenute soltanto fino al termine del periodo della fioritura. Continuarne la coltivazione creerebbe delle difficoltà e non è quindi consigliabile al dilettante. Il bianco è il colore che regna sovrano invece ad agosto. Infatti Acidanthera bicolor e Polianthes tuberosa piante dall’altezza media di 70-80 cm caratterizzate da piccoli fiori appunto bianchi o bicolor, per crescere richiedono terreno sciolto o sabbioso, ben concimato, irrigazioni frequenti d’estate, che cessano quasi del tutto in ottobre. La moltiplicazione delle coltivazioni dei fiori si effettua in primavera piantando i bulbi estratti dal suolo l’anno precedente quando le foglie diventano secche. La peculiarità della tuberosa è il profumo intenso e persistente.
Come e quando piantare i Bulbi a fioritura autunnale
Anche se giunti nell’autunnale settembre, non ci facciamo mancare nulla, ed ecco che spuntano dappertutto Colchicum autumnale, super velenosi, che ci ricordano in maniera quasi didascalica lo zafferano. Ma la principessa indiscussa di questo mese è senza dubbio l’Amaryllis belladonna resistente ai geli moderati, nonostante sia una pianta Sud Africana. Lo stelo florale emerge dal terreno dopo le piogge di fine estate quando non sono ancora apparse le foglie; queste sono presenti dall’autunno a inizio estate. La fioritura si manifesta due-tre anni dopo l’impianto del bulbo; la semina richiede una assai più lunga attesa e il terreno deve essere permeabile, privo di elementi organici in decomposizione e parzialmente assolato.
Vediamo però anche una pianta d’origine orientale, la Lycoris chiamata “Aglio delle rocce”, in riferimento alla somiglianza dei loro bulbi con quelli degli Allium commestibili. Tutte le Lycoris sono però velenose a causa della presenza di lycorina, un potente alcaloide.
In ottobre-novembre possiamo beneficiare solamente delle Nerine bowdenii, originarie dell’Africa australe, sono molto simili agli Amarilli. La loro fioritura è tipicamente autunnale e le specie botaniche producono fiori rosa, ma i numerosi ibridi orticoli possono avere anche fiori bianchi, arancioni o rossi.
Ora un mini vademecum se dovete acquistare dei bulbi
La prima regola suggerisce di tenere presente che, in uno stesso negozio, a prezzi differenti corrisponde merce di diverso valore e che i bulbi più grandi (e più pesanti, specialmente i giacinti) forniscono i migliori risultati.
La seconda regola prescrive di esaminare ogni singolo bulbo per accertarsi che sia sano, privo di ammaccature, che gli Iris bulbosi conservino intatte le loro tuniche e che queste non presentino macchie che denunciano attacchi fungini.
La terza riguarda i Narcisi: sono da scartare i bulbi che verso la base presentano qualche punto molliccio; può essere un sintomo di infezione da parte di vermi o di un crittogama.
Nessun commento:
Posta un commento