Aquilegia: caratteristiche e coltivazione

Aquilegia

Le Aquilegia sono spesso utilizzate per abbellire e decorare i giardini perché formano dei fiori molto colorati e dalla forma del tutto particolare. Ne possiamo trovare di diverse specie anche all’interno di giardini italiani, sono piante che si adattano bene anche a condizioni climatiche non del tutto favorevoli. Possiamo decisamente definirle piante rustiche.

Appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae, questo genere è composto da numerose specie di piante erbacee sempreverdi che formano dei cespugli ricchi di foglie e anche di fiori di molti colori. Sono piante che possono vivere tranquillamente fino a 2000 metri di altitudine, in tutte le zone in cui c’è un clima temperato, sia in Europa, sia in Asia, sia in America. La loro bellezza le rende delle piante adatte per decorare le bordure e, in generale, per dare un tocco di colore ai giardini.

Le foglie delle Aquilegia hanno un colore verde, non troppo forte, e sono sorrette da lunghi piccioli e presentano tre lobi.

fiori hanno sia gli organi di riproduzione maschili, sia quelli femminili, sono quindi ermafroditi. Dal punto di vista più estetico si osserva che presentano una simmetria radiale di tipo pentamero, sono costituiti da un calice con cinque sepali che al loro interno svelano una corolla a sua volta formata da cinque petali.Ogni petalo è caratterizzato, nella parte con cui si aggancia alla base, da una protuberanza molto strana, detta sperone. In alcune specie è più grande che in altre, nelle piante che hanno il fiore pendulo è perfino rivolto verso l’alto. Ogni fiore è dotato di moltissimi stami, poi si formano i frutti che sono dei follicoli.Non è affatto difficile coltivare le Aquilegia perché sono piante rustiche. Questo vale per qualsiasi specie si consideri, non richiedono mai dei particolari accorgimenti e possono adattarsi a vari tipi di clima, anche a quelli più ostili che altre piante decorative non reggono.

Ci sono comunque dei consigli che è meglio seguire se vogliamo ottenere delle belle fioriture e, di conseguenze, un bel giardino. Posizioniamo innanzitutto le piante al sole, non troppo diretto, oppure in una zona di semi-ombra che è quella migliore per ottenere dei bei fiori. Per le temperature, non esistono molte limitazioni: le Aquilegia reggono anche quelle sotto zero, ma non hanno una durata vegetativa molto lunga. Ciò significa che possono durare qualche anno, poi è meglio rinnovarle perché perdono vigore.

Le Aquilegia sono piante che non richiedono annaffiature particolarmente abbondanti ma vanno irrigate con molta moderazione, frequentemente ma somministrando piccole quantità d’acqua. Queste piante vanno bene anche per chi è un po’ distratto, perché sopportano senza grossi problemi anche brevi periodi di siccità, l’importante è non approfittarne perché alla lunga, possono restare danneggiate o indebolite e non fiorire come ci aspettiamo che facciano.Verso l’inizio della bella stagione, tra il mese di febbraio e quello di marzo, ogni due anni possiamo rinvasare queste piante se le stiamo tenendo in vaso in appartamento. E’ necessario utilizzare un terriccio ricco di sostanza organica mescolato ad un buon terriccio di foglie, la cosa più importante è però il substrato che deve assolutamente essere drenante.

Se vogliamo utilizzare queste piante per creare una bordura in giardino, dobbiamo piantarle o alla fine dell’estate (settembre) o all’inizio della primavera (marzo), per ottenere un cespuglio soffice, ricco e colorato ci vogliono almeno 3 o 4 piantine per 20 centimetri quadrati di terreno


Sempre nel periodo primaverile è tempo di concimare le Aquilegia proseguendo a farlo ogni due settimane fino a metà estate. Si utilizza un concime liquido che contenga anche microelementi ( il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo), il magnesio (mg)) e lo si diluisce nell’acqua per l’irrigazione. Nella tarda primavera, ogni tanto anche in estate, finalmente inizia il periodo della fioritura. Ogni specie ha il suo periodo clou. In tutto il genere Aquilegia conta circa una settantina di specie a cui vanno aggiunti gli ibridi che di anno in anno aumentano. Vediamone alcune tra le più note o particolari. La Flabellata è originaria del Giappone, è piccola e ha una forma compatta. I suoi fiori hanno una corolla di colore bianco e sepali di colore azzurro, la si trova spesso coltivata in vaso, fiorisce durante il periodo primaverile-estivo. Tra le varietà di Flabellata ricordiamo la Nana alba per i suoi fiori di colore bianco.

La Vulgaris arriva dall’Europa, ha dei larghi fusti ramificati e produce fiori penduli di colore blu o viola verso primavera – inizio estate. Ci sono numerose varietà di Vulgaris tra cui la varietà Alba e la varietà Pink Cascade, quest’ultima con fiori di colore rosa chiaro.

La Caerulea arriva dall’America settentrionale e arriva ad un’altezza di circa 40-80 centimetri, ha dei fiori con petali di colore bianco sfumati di azzurro-rosa e sepali azzurro-rosa, più grandi dei petali.

La Canadensis è originaria del nord America, può misurare anche 50 centimetri e produce fiori ricadenti, di colore giallo con speroni rossi dalla tarda primavera e fino a metà estate. Possiamo passare alla Flavescens, una piccola pianta molto ramificata che produce fiori con sepali gialli e come i petali anch’essi gialli. Nei paesi di lingua inglese è conosciuta con il nome di Yellow columbine. L’ibridazione delle piante di aquilegie è piuttosto semplice da realizzare e le nuove piante generate da semi di specie diverse potranno presentare carattere diversi dalle piante originarie.

L’acquilegia ha anche la capacità di “autodisseminarsi”: vi sarà sufficiente piantare nel vostro giardino o terrazzo alcune varietà per vederle diffondersi spontaneamente presentando colorazioni diverse.


L’aquilegia è una pianta poco soggetta all’attacco di parassiti, con l’eccezione di un possibile attacco da parte di afidi nel periodo primaverile o di mal bianco. In entrambi i casi sono le foglie ad essere attaccate.

Il nome della pianta di aquilegia deriva dal latino “aquilegium” che significa “contenitore per l’acqua” ed è stato scelto in quanto la forma della corolla dei petali del fiore di aquilegia è ideale per accogliere e conservare l’acqua piovana.