VERDE TIME

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mercoledì 31 marzo 2021

VERDE TIME LEZIONE DI GIARDINAGGIO: REALIZZIAMO UN AIUOLA CON BULBOSE SPETTACOLARI

 


Bulbose primaverili dai colori forti, intensi, saturi, spesso ben definiti … utilizzate come fossero pastelli da distribuire a piene mani, per ottenere effetti fantastici con le tonalità che più piacciono

Le bulbose primaverili oltre ad avere bellissimi colori hanno anche il vantaggio di un periodo di fioritura molto preciso e le loro aiuole consentono di saper in anticipo l’inizio e la fine del loro momento di massimo splendore. In questo progetto ho scelto bulbose che saranno in fiore da febbraio a giugno, l’aiuola invece è da impiantare in questo autunno.

Predisponiamo uno spazio di almeno 5 x 3 metri, sufficiente per ottenere un evidente effetto ornamentale che susciterà la curiosità dei passanti i quali non potranno fare a meno di soffermarsi ad ammirare il giardino. L’esposizione dovrà essere in pieno sole o almeno, perché la fioritura sia uniforme, l’aiuola dovrà godere di 5 o 6 ore al giorno di sole diretto.

Prima di qualsiasi altra lavorazione è importante eliminare il cotico erboso, utilizzando metodi chimici, o metodi biologici, anche se ovviamente questi richiedono più tempo a disposizione e sono comunque meno efficaci.



1: Crocus 15% 2: Muscari 30% 3: Chionodoxa 15% 4: Narcisi 20% 5: Scilla 10% 6: Tulipani 10%

Asportazione del cotico erboso

  • Metodo bio: si ricopre il terreno con dell’agritela scura che deve restate per almeno 40-60 giorni, una copertura che dovrebbe essere già stata stesa e bloccata sull’aiuola almeno dal mese di luglio. In questo modo le infestanti, stimolate a germinare e crescere dal calore e dall’umidità, muoiono quasi tutte per mancanza di luce. Restano però i rizomi e le radici di molte specie.
  • Motodo chimico: è più efficace e prevede l’utilizzo del Glyphosate, ma è indispensabile proteggersi con mascherina, stivali e guanti per non avere contatti incauti con il principio attivo. Si utilizza la dose raccomandata diluita in acqua e s’irrora sulle malerbe con un’apposita pompa, evitando i giorni di pioggia. Dopo circa dieci giorni le infestanti sono completamente secche e pronte per essere estirpate definitivamente, le piante dovrebbero essere a questo punto morte fino nella radice.

Tolta l’erba, si provvede a vangare la superficie ad almeno 25-30 cm di profondità. Volendo, se il terreno è molto argilloso, si può inglobare della sabbia e, in ogni caso, letame ben maturo o pellettato (disidratato). Infine si zappa e si livella con un rastrello.

A questo punto non rimane che delimitare gli spazi dove piantare le singole varietà di bulbi.

Ecco una buona scelta di bulbose che coprono l’intero periodo primaverile, mi limito però a suggerire un elenco di generi perché la scelta dei colori, e quindi delle varietà, è soggettiva e da decidere in base alle preferenze. La profondità d’impianto dei bulbi appartenenti a questi generi varia dai 3-4 cm per i piccoli bulbi dei Crocus ai 10-12 cm di tulipani e narcisi.

Non si dimentichi di irrigare abbondantemente e controllare periodicamente la situazione delle malerbe fino alla primavera successiva.


martedì 30 marzo 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : REALIZZIAMO L'AIUOLA SEMPRE PROFUMATA

 


In un giardino la scelta di piante e fiori dovrebbe avere come finalità lo stimolo della vista, ma non solo, anche l’olfatto, quindi il gusto, il tatto e infine l’udito.

Qui analizziamo il progetto di un angolo dedicato all’olfatto, un luogo dove sostare per leggere, conversare o dormire… immersi nei profumi che la natura può donare.

Consigliamo un appezzamento non troppo piccolo, per esempio 10 x 6 m, sarebbe già un’ottima dimensione. Il motivo è presto detto, la pianta principale che andiamo a far crescere (e cresce velocemente) è una Robinia pseudoacacia ‘Monophylla’ che si riveste in maggio-giugno di numerosissimi grappoli candidi e soprattutto intensamente profumati. Quest’albero, che pomiamo sui due terzi della grande aiuola, si distingue per la corteccia liscia e il tronco diritto, la chioma colonnare, alta ma non troppo larga, abbastanza rada da lasciar passare molta luce, necessaria alla sopravvivenza di altre specie e lievemente ombreggiante per un giusto relax.



1) Robinia pseudoacacia ‘Monophylla’, 2) Syringa vulgaris, 3) Crataegus monogyna, 4) Mahonia x media ‘Charity’, 5) Rosa, 6) Lilium candidum, 7) Rosa ‘Louis Odier’ 8) Lavandula angustifolia ‘Hidcote’, 9) Dianthus gratianopolitanus ‘Norfolk’ o Rosa ‘The Dark Lady’

Syringa vulgaris

Sui tre lati dell’aiuola piantiamo una siepe abbastanza fitta che servirà anche per dare un po’ di riservatezza al nostro angolo: Syringa vulgaris, ormai reperibile in molti ibridi nei colori dal bianco puro al rosso, con tutte le sfumature di rosa e lilla. Il soave profumo che emana in maggio potrebbe mescolarsi a quello della robinia e creerebbe uno stordimento totale da fragranza concentrata, i fiori daranno il meglio di sé dopo una giornata di luce e calore e ci lasceranno inebriati al calare del sole.

Crataegus monogyna

Sul lato opposto alla robinia e in pieno sole, impiantiamo due o tre arbusti di Crataegus monogyna ovvero il biancospino. Non sarà facile trovarne e occorrerà visitare qualche vivaio specializzato in arbusti, si tratta infatti di una specie che nessuno prende troppo in considerazione… eppure è una pianta con molti pregi: ha una fioritura straordinariamente appariscente (anche se breve), profumata di miele, ha bacche autunnali di un bel rosso brillante e infine si adatta a quasi tutte le condizioni ambientali del nostro Paese, a livello del mare come ad alta quota.

Mahonia media ‘Charity’

Accanto al gruppo di biancospini piantiamo una bella famiglia di Mahonia media ‘Charity’, piante belle per il loro aspetto scultoreo e favolose nella fioritura di fine inverno, quando emanano un dolce profumo di mughetto. Nelle vicinanze della robinia, non guasterebbe una panca in legno, magari appoggiata alla ghiaia, per accogliere il nostro riposo.

Rose

Alle spalle della panchina non dovrebbero mancare alcuni arbusti di rose, scegliendo le più profumate, e sono tante, come gli ibridi di rugosa: ‘Roseraie de l’Hay’ (abbastanza alta) o le più compatte ‘Hansa, oppure le tapezzanti ‘Norfolk’ il cui aroma si spande per molti metri. Infine, se piacciono le rose inglesi… ecco una delle proposte migliori: ‘The Dark Lady’, rossa, voluttuosa, fortemente profumate di rosa antica.

Lilium candidum

Lasciamo uno spazio accanto alla panca per il trapianto d’agosto dei gigli di S. Antonio, quel Lilium candidum il cui profumo è giustamente famoso per l’intensità e dolcezza. Acquistiamo un buon numero di bulbi e prepariamo per loro un terreno ben concimato e con molta sabbia, servirà ad evitare i ristagni d’acqua, loro peggior nemico, perché favorisce la botrite. Si interrano senza coprirli troppo e soprattutto in fretta, cioè senza lasciare a lungo i preziosi bulbi in magazzino.

Ancora una macchia di rose per completare l’aiuola davanti ai biancospini. Una Rosa “Bourbon” profumatissima e rustica, come la ‘Louis Odier’. I fiori a coppa, rosa intenso sfumati di magenta si adattano benissimo alla coltura nei pressi di arbusti alti o alberi che possono provocarle un po’ di ombra. La fragranza di questa rosa si spanderà per gran parte della giornata, ma soprattutto quando il sole colpirà in pieno le piante.

Il primo piano piantiamo lavanda e garofani. La prima macchia è di Lavandula angustifolia Hidcote’ più volte citata per i tantissimi pregi e non ultimo il profumo fresco e intenso. La porzione di terreno dove si piantano le lavande è quello più soleggiato, non risparmiamo su queste piccole piante e facciamone un gruppo folto, che farà sentire la sua presenza per quasi tutta l’estate e parte dell’autunno.

Dianthus gratianopolitanus

Ma la superficie più ampia del primo piano, lasciamola ai garofani, per esempio Dianthus gratianopolitanus magari nelle colorazioni bianche che ben accompagnano tutte le sfumature di rosa o lavande. I garofani si dispongono a formare un abbraccio ideale attorno alla panchina, un tappeto fiorito e soave per gran parte della giornata.

lunedì 29 marzo 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO: REALIZZIAMO L'AIUOLA DELL'OTTIMISMO

 


Piante che non deludono mai e che stupiscono ad ogni primavera…

Ipotizziamo un’aiuola di 6 x 3 metri, un modulo base duplicabile a piacere.

Miscanthus sinensis ‘Gracillimus’
Le prime piante da posizionare sono i Miscanthus sinensis ‘Gracillimus, di queste magnifiche graminacee, coriacee e molto appariscenti, si è detto molto e seppur con molte titubanze sono ora entrate a far parte di tanti giardini italiani. I vantaggi sono innegabili: piante voluminose ma lievi, si muovono ad ogni alito di vento e infondono “energia” senza imporsi con fiori o colori appariscenti, sono il sottofondo ideale in molti bordi misti.

Verbena bonariensis
Seguono alcune piante di Verbena bonariensis, erbacea alta anche 120 cm, generosa come poche altre: inizia a fiorire a fine giugno e termina solo con i primi geli dell’autunno. Produce una miriade di piccoli fiori color lavanda e malva, riuniti in corimbi su lunghe ramificazioni quasi prive di fogliame. Riunitene tre o cinque assieme per un effetto degno di essere ammirato.

Teucrium hircanicum
Ora scendiamo un po’ di altezza con una specie poco conosciuta ma che una volta provata non la si lascia più, si tratta di Teucrium hircanicum, erbacea adatta anche ai luoghi più tormentati, essendo capace di vegetare e fiorire in abbondanza anche tra i sassi, sotto il sole pignolo e senza irrigazione. Produce spighe ben erette, ricoperte di fiori rosa violetto che sbocciano in sucessione, seguendo la crescita della spiga. Da inizio giugno a tutta l’estate non mancherà di stupire. Con il tempo potrebbe diventare un pò invadente, ma basterà gestire la crescita delle piante nate spontaneamente, con opportune sarchiature a inizio stagione.

Euphorbia polychroma
Accanto a Teucrium e Verbena accostiamo delle erbacee pensando alla prima parte della primavera: Euphorbia polychroma è quanto di più vigoroso possa gemogliare in giardino appena la neve si ritirerà. I cespi diventano presto folti, a cuscino, letteralmente ricoperti di brattee colorate di giallo intenso, che circondano i veri fiori piccoli e insignificanti. Il colore delle piante vira dal verde al rossiccio in autunno.


Legenda
Punto 1: Miscanthus sinensis ‘Gracillimus’
Punto 2: Verbena bonariensis
Punto 3: Teucrium hircanicum
Punto 4: Euphorbia polychroma
Punto 5: Coreopsis verticillata
Punto 6: Alchemilla mollis
Punto 7: Stipa tenuifolia
Punto 8: Sedum spectabile

Piante e fiori condizionano l’umore più di quanto si creda

Ancora una erbacea generosa ma dalla fioritura con i fiori più piccoli e numerosi (insieme a Coreopsis rosea ‘Nana’), prodotti su steli sottili e ramificati, alti non più di 50-60 cm. Il colore è giallo vivo e nonostante le dimensioni sono trionfanti da apparire come fanali accesi. Si piantano almeno 5-7 piante per gruppo, ma se l’aiuola è piccola, anche solo 2 o 3 daranno spettacolo, da giungo a settembre.

Alchemilla mollis
Ora servono piante un po’ “riempitive” ma non per queste meno dotate di charme. Per esempio Alchemilla mollis, magari nella varietà ‘Thriller’, sempre attuale per l’energia che mette nel vegetare e formare ampi cuscini. “Alchemilla” pare derivi dalla parola “alchimista” per l’abitudine degli antichi farmacisti di raccogliere le gocce d’acqua che caratterizzano le foglie di questa pianta, nella credenza che fosse miracolosa. Le foglie che intrappolano le gocce di acqua o rugiada sono comunque una caratteristica evidente e piacevole, perchè con i raggi di sole del mattino o della sera le farà brillare come rari gioielli. Oltretutto in giugno l’alchemilla ci offrirà una breve ma intensa fioritura gialla.

Stipa tenuifolia
L’aspetto dell’aiuola sarà quello di un angolo di steppa, rigoglioso e un po’ selvaggio, per questo motivo aggiungiamo ancora delle graminacee come la Stipa tenuifolia, ovvero quei “capelli d’angelo” che accompagneranno le erbacee da fiore intorno senza sovrastarle ma anzi esaltandole. Le lunghe ariste bionde e brillanti che le foglie sottili e flessuose produrranno a centinaia renderanno il tutto armonico e intrigante. La stipa forma cespi densi e il terreno fertile ma non umido favorirà lo sviluppo di altre piante spontanee.

Sedum spectabile
Per concludere Sedum spectabile nelle varietà rosa o rosse, un perfetto accostamento di forme con la flessuosa stipa, perchè questo Sedum è abbastanza “rigido” e formale da riequilibrare un’esecuzione altrimenti un po’ “anarchica”. Il Sedum spectabile è poi la compagnia perfetta per il termine della stagione: a settembre si riempirà di infiorescenze alte 40 cm su steli robusti con foglie spatolate e spesse.

Nessuna di queste piante richiede cure particolari, ma solo una pulizia delle foglie secche a fine inverno, fertilizzante organico in primavera e autunno e qualche irrigazione di soccorso se la stagione estiva dovesse essere asciutta e senza pioggia. Se poi si avrà provveduto ad una pacciamatura con agritela, magari ricoperta di ghiaino o cippato, la manutenzione (mondatura delle erbacce) sarà veramente ridotta ai minimi termini.

La Natura è ottimista per natura!


domenica 28 marzo 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : CONSIGLI SULLE PIANTE PER BALCONI E TERRAZZI

 


Quali piante sono adatte per il balcone?

Per capire quale pianta sia più adatta per il tuo balcone è importante considerare principalmente le condizioni di luce naturale. Dove è rivolto il vostro balcone? A nord, sud, est o ovest?

Condizioni di Illuminazione

Piante Ideali

Esempi di Piante

Balcone nord

Poca luce, molta ombra

Piante per luoghi ombreggiati

Begonie, pianta di alloro ciliegio, conifere, fucsia, campanule, felci, bosso

Balcone sud

Tanto sole, poca ombra

Piante per luoghi soleggiati

Gerani, petunie, margherite, rosmarino, lavanda, ulivi, oleandri, salvia, timo, dalia

Balcone est / balcone ovest

Penombra

Piante per posizioni parzialmente ombreggiate

Bosso, petunie, verbena, dalia, campanula, calendule, margherite, salvia


Anche un balcone esposto a sud può, ad esempio, essere piuttosto ombreggiato a causa degli edifici vicini. Il fattore decisivo per scegliere le giuste piante da balcone non è solamente la direzione verso cui è rivolto il balcone, ma anche l’intensità dei raggi solari.



Anche un balcone esposto a sud può, ad esempio, essere piuttosto ombreggiato a causa degli edifici vicini. Il fattore decisivo per scegliere le giuste piante da balcone non è solamente la direzione verso cui è rivolto il balcone, ma anche l’intensità dei raggi solari.

Un altro fattore importante quando si piantano piante da balcone è lo spazio disponibile. Poiché alcuni tipi di piante possono crescere ampiamente e aumentare le sue dimensioni iniziali, bisogna quindi considerare anche la loro dimensione futura.

Piante per balconi nord o all'ombra

Un balcone esposto a nord, come molti giardini esposti a nord, di solito riceve poco sole ed è considerato un balcone in ombra pura. Tuttavia, qui puoi anche utilizzare varie piante da balcone e ottenere una semina versatile e di facile manutenzione.

Nel vostro balcone ombroso potete utilizzare ad esempio, begonie, fucsie, campanule, felci, bossi. La lisetta laboriosa è anche molto adatta come pianta da balcone esposto a nordLe piante di alloro ciliegio e le conifere sono piante sempreverdi popolari e adatte anche a luoghi ombreggiati. Quando scegli le piante per il tuo balcone, tuttavia, assicurati di acquistare varietà che rimangono piccole o che crescono lentamente.

Le piante su un balcone ombreggiato o in un giardino ombreggiato di solito richiedono meno acqua rispetto ad altre. Quindi innaffia regolarmente le tue piante ed evita il ristagno idrico. Per permetterne il loro sviluppo, ti consigliamo di rimuovere i fiori e le foglie morte non appena si manifestano. Questo vale per tutte le piante da giardino e da balcone, ma è particolarmente importante per il balcone all'ombra.

Per proteggerle durante le stagioni fredde, dovresti coprirle con sacchi di iuta, rami di conifere o un telo. Se possibile, posiziona le piante in vaso su una superficie isolante.





Piante per balconi a sud o soleggiati


Le molte ore di sole su un balcone soleggiato un balcone soleggiato esposto a sud - soprattutto in estate - offrono condizioni di crescita ideali per una varietà di piante come gerani, margherite, rosmarino, lavanda o ulivi, nonché per oleandri, salvia, timo e dalia.

È inoltre possibile utilizzare piante sul balcone esposto a sud che preferiscono una posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata. In questo caso, però, assicurati di avere una protezione dal sole adeguata in modo che le piante non siano esposte al caldo torrido del sole di mezzogiorno, soprattutto in estate.

Fiori, verdure o erbe su un balcone soleggiato hanno bisogno di molta più acqua che in altri luoghi. Di solito dovrai innaffiare più frequentemente. È meglio dare acqua alle piante del balcone come gerani o fucsie al mattino e alla sera in modo che le piante non brucino al sole di mezzogiorno. Inoltre le piante sempreverdi necessitano di annaffiature anche in inverno. Tuttavia, la quantità di acqua necessaria è notevolmente inferiore rispetto ai mesi caldi.


Piante per balconi est e ovest parzialmente ombreggiati

I balconi est sono soleggiati soprattutto al mattino, quindi di solito una protezione dal sole non è necessaria. Un balcone esposto a ovest riceve il sole solo a mezzogiorno. Con un balcone di questo tipo, assicurati che le tue piante non siano direttamente esposte al sole di mezzogiorno e, se necessario, usa una protezione.

Sia a est che a ovest, i balconi parzialmente ombreggiati le piante più adatte sono: bosso, petunia, verbena, dalia e campanula e impatiens, calendula, margherita, Felicia Amelloides, lobelia.



Soluzioni salvaspazio per il balcone

Ci sono alcuni modi attraenti per sfruttare al massimo lo spazio sul balcone. Ad esempio, agganciare le fioriere non solo alla ringhiera del balcone, ma anche al muro o al soffitto come se fossero delle lampade sospese.

L’utilizzo di ciotole, cassette di legno e mensole sono un buon modo salvaspazio per riporre insieme più piante. Con vasi più pesanti, prestate attenzione al peso che avranno in più le piante che andrete ad inserire. Anche una balconata lunga 1 m può pesare fino a 30 kg. Per ovviare a questo problema, ti consigliamo di utilizzare fioriere di plastica in quanto sono più leggere. Inoltre, assicurati di utilizzare il terreno giusto per ogni pianta. Ad esempio, le erbe hanno bisogno più terreno alcalino, mentre i rododendri nani prosperano meglio su terreni acidi.



Altre piante per il balcone



Piante rampicanti

A seconda della specie, le piante rampicanti possono crescere con o senza un ausilio. Le piante rampicanti come l’edera, si arrampicano in modo decorativo sui muri delle case. L'edera cresce particolarmente rapidamente, è sempreverde e può prosperare all'ombra e in luoghi soleggiati. Un candidato ideale per una pianta da balcone. Un consiglio: taglia regolarmente l'edera e goditi una protezione naturale dal vento ed inoltre otterrai più privacy grazie alle foglie fitte e scure.

Le piante rampicanti come la clematide, invece, hanno bisogno di supporto per l'arrampicata: cresce Caratterizzata dal suo gran numero di fiori, proprio come l'edera, anche la clematide cresce in luoghi soleggiati e ombreggiati. Il suo fusto necessita anche di un ausilio per crescere. È adatta per il balcone perché è sempreverde e non cresce troppo velocemente. Le piante rampicanti come le vecce prosperano sui balconi soleggiati.


Piante da balcone amiche delle api

Puoi creare un balcone adatto alle api con piante, preferibilmente con fiori aperti per facile alle api di accedere all'interno del fiore. Idealmente, dovresti anche scegliere piante che fioriscono da marzo a ottobre. Tra queste vi sono: nasturzio, verbena, lobelia, lantana e bocche di leone. Anche la maggior parte delle erbe aromatiche come salvia, rosmarino, timo e menta piperita sono facili da curare e adatte alle api.


Piante da balcone resistenti

L'erica delle nevi, le piante legnose come il bosso e l' ibisco e le piante fiorite colorate come il dicentra spectabilis e il fiore di fiamma sono piante da balcone particolarmente resistenti all'inverno. A seconda della sensibilità della pianta, quando vengono piantate nel terreno è necessaria una protezione invernale aggiuntiva. Inoltre, dovresti proteggere anche le parti fuori terra durante la notte.


Verdure

Se il tuo balcone prende molto sole ed è un po’ riparato dal vento, puoi coltivarci pomodori, peperoni e cetrioli. Grazie alla loro crescita compatta, questi ortaggi possono crescere anche in normali fioriere.



sabato 27 marzo 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : FIORI ROSSI UN SOLO COLORE PER TANTI FIORI PER LA CASA E IL GIARDINO

 


Resistente e da esterno, forse non tutti sanno che il tulipano, della famiglia delle Liliaceae, è il simbolo della Turchia, nazione del mondo da cui proviene.

A differenza delle rose a cespuglio, della specie Rosaceae, ma come la peonia (Paeoniacee), si presta molto a riempire aiuole o vasi, similmente alle azalee (Ericaceae) e all’anturio (Aracee).

L’oleandro, della famiglia delle Apocynaceae, è un arbusto sempreverde. Dà vita a fiori discreti ma vivaci e profumatissimi. Stesso discorso per l’abutilon (Striatum o Hybridum), un arbusto tropicale appartenente alle Malvaceae e resistente al freddo.

Geranio (Geraniacee), begonia (Begoniaceae), ciclamino(Primulaceae) e gladiolo(Iridaceae) sono ideali per la coltivazione in vaso. Il callistemone (Myrtaceae), il fiore di pesco e il cotogno del Giappone (entrambi della famiglia delle Chaenomeles), invece, per arricchire angoli o muretti.



Chi desidera dare un tocco di vitalità, può optare per la zinnia (della specie Asteracee), poiché presente in diverse tonalità di rossi. Guzmania (Bromeliaceae), fucsia (Onagraceae), alstroemeria o giglio del Perù e ippeastro (Amaryllidaceae) invece, danno un look esotico a casa e giardino.

Le piante di fiori rossi sono particolarmente resistenti e desiderano l’esposizione al sole o in penombra (begonia e alstroemeria). Il terreno dev’essere misto (come i tulipani) o argilloso (come le rose).

In genere fioriscono tra maggio e settembre; le peonie in particolare, in un arco di tempo piuttosto breve, mentre il cotogno del Giappone anche ogni 2 anni.

Fa eccezione l’anthurium, in quanto pianta a fogliame decorativo. Il cotogno del Giappone e il tulipano fioriscono tra marzo e aprile, ma alcune varietà di quest’ultima hanno anche una fioritura tardiva, in autunno.



Il tulipano è una pianta che non richiede cure eccessive, come ad esempio la concimazione, che invece va effettuata, durante il periodo vegetativo, per le rose. Anche l’innaffiatura non deve essere eccessiva per i tulipani, né per la begonia, il callistemone o l’oleandro, entrambi quest’ultimi, infatti, per via della loro natura esotica, possono resistere a brevi periodi di siccità.

I fiori di pesco e il cotogno del Giappone resistono molto bene anche al freddo, a differenza della guzmania, che necessita sempre di temperature intorno ai 15-20 °.

Anche l’abutilon, l’oleandro e l’ippeastro ben sopportano le basse temperature, ma devono essere protette da gelate e correnti d’aria. 

Le rose, l’abutilon e l’oleandro necessitano, inoltre, di diverse potature. Durante il corso dell’anno le prime, con la fine dell’estate il terzo.

L’ippeastro può essere coltivato in vaso, così come begonia, peonie, ciclamini, guzmania, gerani, tulipani, anthurium e anche gladioli.

L’anthurium viene infatti spesso regalato a Natale, come azalee e ippeastro. I gerani, invece, vengono spesso accomodati sui balconi essendo dei naturali repellenti anti-insetti.

Le uniche raccomandazioni quando si coltiva una pianta in vaso sono di dosare di più le innaffiature, proteggere le specie delicate da correnti e gelate, e di rinvasare ogni 2-4 anni. Fa eccezione l’abutilon, che rimane di dimensioni ridotte, purché non si usino contenitori troppo capaci.

Nel caso delle bulbacee, come il tulipano e l’ippeastro, la riproduzione avviene per separazione dei bulbi, mentre per le rose e la begonia il metodo più indicato è per propagazione tramite talee semi-legnose e fogliari. Anche il ciclamino, la zinnia e l’anthurium si moltiplicano per propagazione, ma del seme, in primavera o estate la prima, e a fine inverno la seconda e la terza.

Muffa, marciume e ragno rosso possono intaccare l’ippeastro. Il ragno rosso è anche nemico dell’abutilon, che può anche essere preso d’assalto dalle mosche bianche. Mentre l’oleandro si ammala molto spesso di rogna, una malattia provocata da un batterio.




venerdì 26 marzo 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : FIORI BLU BELLISSIMI E DIVERSI

 




Tra le piante a fiori blu più conosciute ci sono sicuramente gli iris nani (Iridacee) e le ortensie (Hydrangeaceae). I primi sono perfetti per decorare stagni e laghetti, i secondi per riempire le aiuole o i camminamenti.



Gli iris histrioides in particolare, offrono diverse sfumature di blu, con macchie bianche e gialle. Meno noti gli anemoni (Ranuncolacee), un’idea originale per un bouquet da sposa. Per realizzare delle siepi, si può contare sul ceratostigma plumbaginoides o plumbago blu (Plumbaginaceae), il caryopteris (Lamiaceae) e l’echium vulgare viperina azzurra (della famiglia delle Boraginaceae).



Chi possiede un l’orto o desidera un terrazzo colorato, può optare per verbasco blu (Scrophulariaceae), buglossa azzurra (o anchusa azurea), la borragine (entrambe della famiglia delle Boraginaceae) e la salvia blu (Lamiaceae). Tra le rampicanti cespugliose molto resistenti c’è il gelsomino blu, che produce piccoli fiori dalle lievi sfumature lilla.



 Fiori blu indaco anche per l’agapanthus (Amaryllidaceae), una pianta ornamentale che si presta sia alla coltivazione in vaso (varietà Golden Drop) che all’aperto (varietà lapislazuli). Stesso discorso per la pianta di litodora, un’altra boraginancea con fiori violacei anche striati di bianco.

Papavero blu dell’Himalaya (Papaveraceae), erba stella (Plantaginaceae), myosotis (Boraginaceae), e campanula piramidale (Campanulacee) invece, sono delle erbacee perenni dai fiori blu celeste medio-piccoli, abbondanti e riuniti in grappoli. In particolare il myosotis (conosciuto anche come nontiscordardime) nella varietà Victoria Blu, offre un colore più intenso e senza occhio giallo.

Le piante con fiori blu possono avere fioriture autunnali, come ad esempio la campanula piramidale, l’erba stella, dalla fioritura abbastanza breve ma precoce, mentre la litodora smette di fiorire a fine estate.

È importante che vengano esposte al sole e che il terreno sia fresco, umido e ricco. Fanno eccezione il meraviglioso papavero blu e le ortensie: ci saranno splendide fioriture con il terreno acido, ma ben drenato.

Le piante di lithodora sopportano anche il terreno sabbioso mentre le campanule quello roccioso. In genere, per queste piante le innaffiature devono essere abbondanti o comunque frequenti, specie in estate, ma possono sopportare anche brevi periodi di siccità e temperature rigide in inverno. Altrettanto resistenti sono le ortensie, il papavero e il verbasco blu, gli iris, la lithodora, la salvia farinacea, il caryopteris e l’erba stella; quest’ultima predilige però posizioni più defilate, all’ombra o in semi-ombra.

Anche il myosotis si adatta alla mezz’ombra (da preferire se si vive al Sud e se viene coltivata in vaso), mentre gli anemoni desiderano i luoghi freschi. Gli agapanthus, essendo originari dell’Africa, e l’echium necessitano di poche innaffiature e di protezione dalle gelate. A differenza del caryoteris, che può sopportare fino a -10/-15 °. Gli arbusti di lithodora e caryoteris vanno potati in autunno

I fiori blu in vaso sono più esigenti di quelli coltivati in piena terra e pertanto si consigliano a chi è già più esperto di giardinaggio, pertanto le innaffiature devono essere più abbondanti e frequenti. L’agapanto e l’ancusa possono essere coltivati in vaso in inverno. 

I fiori blu qui citati si riproducono mediamente per semina. Ne sono un esempio la campanula (in autunno), l’anchusa, il plumbago blu, la salvia blu (già da febbraio) e il myosotis (in estate). Gli stessi, in primavera possono moltiplicarsi per talea.

Verbasco blu, papavero ed ortensia si moltiplicano solo per propagazione del seme, mentre erba stella, iris e agapanto tramite la divisione dei rizomi.

La campanula piramidale teme l’attacco degli afidi e degli acari, mentre i nemici del papavero blu sono tripidi, lumache e oziorrinco, che si combatte con un’insetticida ad ampio spettro prima della ripresa vegetativa.



La nemesi del non ti scordar di me è il caldo eccessivo, che può provocare l’oidio e la muffa grigia. Ma viene attaccato anche dal ragnetto rosso.

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