Bulbose primaverili dai colori forti, intensi, saturi, spesso ben definiti … utilizzate come fossero pastelli da distribuire a piene mani, per ottenere effetti fantastici con le tonalità che più piacciono
Le bulbose primaverili oltre ad avere bellissimi colori hanno anche il vantaggio di un periodo di fioritura molto preciso e le loro aiuole consentono di saper in anticipo l’inizio e la fine del loro momento di massimo splendore. In questo progetto ho scelto bulbose che saranno in fiore da febbraio a giugno, l’aiuola invece è da impiantare in questo autunno.
Predisponiamo uno spazio di almeno 5 x 3 metri, sufficiente per ottenere un evidente effetto ornamentale che susciterà la curiosità dei passanti i quali non potranno fare a meno di soffermarsi ad ammirare il giardino. L’esposizione dovrà essere in pieno sole o almeno, perché la fioritura sia uniforme, l’aiuola dovrà godere di 5 o 6 ore al giorno di sole diretto.
Prima di qualsiasi altra lavorazione è importante eliminare il cotico erboso, utilizzando metodi chimici, o metodi biologici, anche se ovviamente questi richiedono più tempo a disposizione e sono comunque meno efficaci.
1: Crocus 15% 2: Muscari 30% 3: Chionodoxa 15% 4: Narcisi 20% 5: Scilla 10% 6: Tulipani 10%
Asportazione del cotico erboso
- Metodo bio: si ricopre il terreno con dell’agritela scura che deve restate per almeno 40-60 giorni, una copertura che dovrebbe essere già stata stesa e bloccata sull’aiuola almeno dal mese di luglio. In questo modo le infestanti, stimolate a germinare e crescere dal calore e dall’umidità, muoiono quasi tutte per mancanza di luce. Restano però i rizomi e le radici di molte specie.
- Motodo chimico: è più efficace e prevede l’utilizzo del Glyphosate, ma è indispensabile proteggersi con mascherina, stivali e guanti per non avere contatti incauti con il principio attivo. Si utilizza la dose raccomandata diluita in acqua e s’irrora sulle malerbe con un’apposita pompa, evitando i giorni di pioggia. Dopo circa dieci giorni le infestanti sono completamente secche e pronte per essere estirpate definitivamente, le piante dovrebbero essere a questo punto morte fino nella radice.
Tolta l’erba, si provvede a vangare la superficie ad almeno 25-30 cm di profondità. Volendo, se il terreno è molto argilloso, si può inglobare della sabbia e, in ogni caso, letame ben maturo o pellettato (disidratato). Infine si zappa e si livella con un rastrello.
A questo punto non rimane che delimitare gli spazi dove piantare le singole varietà di bulbi.
Ecco una buona scelta di bulbose che coprono l’intero periodo primaverile, mi limito però a suggerire un elenco di generi perché la scelta dei colori, e quindi delle varietà, è soggettiva e da decidere in base alle preferenze. La profondità d’impianto dei bulbi appartenenti a questi generi varia dai 3-4 cm per i piccoli bulbi dei Crocus ai 10-12 cm di tulipani e narcisi.
Non si dimentichi di irrigare abbondantemente e controllare periodicamente la situazione delle malerbe fino alla primavera successiva.