VERDE TIME

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sabato 9 gennaio 2021

VERDE TIME LEZIONI DI GIARDINAGGIO : ALBERO DI GIUDA

 


L’albero di Giuda (nome scientifico Cercis siliquastrum), noto anche come siliquastro, è una splendida specie arborea, perfetta per essere coltivata a fini ornamentali.
Con i suoi vivaci fiori rosa lo troviamo spesso coltivato lungo i viali e nelle aree verdi delle nostre città. È resistente allo smog, è molto rustico e non raggiunge altezze elevate.
Vive anche allo stato spontaneo in tutte le nostre regioni, preferibilmente nelle zone di bassa collina.
È un albero molto gradito alle api e agli altri insetti impollinatori, inoltre ha fiori commestibili, che vengono usati per la preparazione di piatti tipici.

Si tratta di un albero facile da coltivare anche in giardino, in questo articolo scopriamo come e vediamo quali sono le sue caratteristiche e i suoi utilizzi..La denominazione botanica Cercis siliquastrum deriva in parte dal Greco e in parte dal Latino. L’origine greca sta nella denominazione kerkis=navetta (o spola) da tessitore, in riferimento alla somiglianza tra i frutti e questo strumento. Siliquastrum, ossia falso carrubo, è invece un termine di origine latina. Il riferimento, com’è chiaro, è all’albero di carrube (Ceratonia siliqua).

Il nome comune albero di Giuda, infine, ha una doppia interpretazione. Secondo alcuni richiama direttamente il luogo d’origine, l’antica regione della Giudea.
Per altri, si rifà alla leggenda medievale secondo la quale l’apostolo Giuda Iscariota dopo essersi pentito per aver tradito Gesù, si sarebbe impiccato su quest’albero.
L’albero di Giuda cresce selvatico nei boschi termofili di latifoglie. Vive spesso in associazione con la roverella, la quercia e l’orniello. Lo ritroviamo inoltre nelle boscaglie ben esposte al sole e nella macchia mediterranea.
Vegeta ad altitudini comprese tra il livello del mare e gli 800 m, prediligendo i suoli di natura calcarea e rocciosi.
La coltivazione dell’albero di Giuda ai fini ornamentali si pratica in Italia dal Sedicesimo secolo.
  • L’albero di giuda non raggiunge grandi dimensioni, in media si attesta tra i 3 e gli 8 m, al massimo arriva fino a 10.
  • Ha una longevità media, riesce a superare il secolo di vita.
  • È una pianta caducifoglia, con portamento arboreo, anche se può diventare un arbusto.
  • Il fusto ha un andamento piuttosto irregolare e contorto.
  • La corteccia è bruno-rossastra, liscia quando l’albero è giovane, screpolata con l’avanzare dell’età.
  • La ramificazione è fitta e irregolare, con i rami di color grigio-rossastro.
  • Le foglie sono di tipo semplice, alterne sui rami, cuoriformi o reniformi, con diametro dai 5 ai 10 cm. La superficie fogliare è glabra, solcata da evidenti nervature. È verde scura nella pagina superiore, più chiara in quella inferiore.
L’albero di Giuda è una pianta monoica monoclina, proterante, con fiori peduncolati raccolti in densi fascetti.
La fioritura avviene a partire dal 5-6 anno di età ed è davvero particolare. I fiori, infatti, sono inseriti direttamente sul fusto e sulle vecchie ramificazioni. Questa particolare attitudine, che poche piante in natura hanno, è detta cauliforia.
I fiori tra l’altro appaiono su fusto e rami prima delle foglie. La piena fioritura si ha nei mesi di marzo e aprile.
La forma del calice è a coppa asimmetrica, con 5 denti corti e ottusi. La corolla è zigomorfa a struttura papilionacea.
La colorazione è rosa-porporino, tendente al violaceo. Ci sono alcune varietà di albero di Giuda con fiori bianchi.Il frutto è un baccello (legume), con buccia glabra e forma lineare. Il colore è bruno-rossastro e il singolo baccello può essere lungo fino a 10 cm.
All’interno vi sono dai 10 ai 14 semi di forma ovale, molto duri e di colore scuro, quasi nerastro.
Il baccello inizia a maturare in estate e permane sulla pianta quasi per tutto l’inverno.L’albero di giuda è una pianta abbastanza resistente al gelo, tranne se prolungato. Può essere quindi coltivato ovunque ad eccezione dell’alta montagna.
Resiste bene alla siccità e predilige l’esposizione in pieno sole.Il siliquastro si adatta bene anche ai terreni più difficili, come quelli calcarei. Rifugge i terreni che danno luogo a ristagno idrico.
Il pH tollerato va dal neutro al sub-alcalino. Meglio evitare i terreni con pH acido.
L’irrigazione è necessaria solo nel primo anno dopo l’impianto e la si può effettuare in maniera sporadica.La riproduzione partendo dal seme può avvenire ma è piuttosto complicata.
I semi dell’albero di Giuda sono molto duri, impermeabili e con una forte quiescenza interna. Per farli germogliare occorre la tecnica della scarificazione in acido solforico concentrato per 30 minuti, seguita da 5-8 settimane di stratificazione in umido a basse temperature.
Meglio dunque ricorrere alla moltiplicazione per talea, prelevando un pollone basale.
Si tratta di una pianta che si trova facilmente in vivaio. Viene venduta solitamente con un anno di vita, pronta per il trapianto da fare in autunno o a inizio primavera.L’albero di Giuda non è molto alto, ma sviluppa una chioma che può arrivare fino a 10 m di diametro. Bisogna quindi piantare l’albero distanziarlo adeguatamente dagli altri presenti in giardino, lasciando 12-15 m tra una pianta e l’altra. L’albero di Giuda è poco esigente in termini di concimazione. Questa si può effettuare nel momento della messa a dimora usando del letame maturo, da ammendare alla terra della buca.L’albero di giuda non ha bisogno di particolari interventi di potatura. Quando lo coltiviamo in giardino possiamo intervenire per modellare la sua forma a nostro piacimento.
Tuttavia la pianta ha una certa tendenza ad emettere polloni basali. Dunque, se vogliamo avere un albero con il tronco unico, dobbiamo provvedere alla rimozione dei polloni.
I tagli e la spollonatura si effettuano a fine inverno, prima della ripresa vegetativa.
Il principale parassita dell’albero di Giuda è la psilla del siliquastro (Cacopsylla pulchella).
È un insetto tipicamente mediterraneo, molto legato all’albero. In primavera può attaccare fortemente la vegetazione della pianta con le sue secrezioni cerose. Da qui, foglie e fiori si possono riempire di melata.
Vista la grande produzione di melata, le api continuano a visitare le piante anche dopo la fioritura. Grazie al loro intervento la chioma dell’albero di Giuda si ripulisce e non produce fumaggine.
L’insetto parassita sfarfalla in estate e abbandona il siliquastro per svernare altrove. Vi fa ritorno nella primavera successiva, per la ripresa del suo ciclo biologico.
La psilla del siliquastro viene parassitizzata e controllata da alcuni insetti utili, come imenotteri del genere Psyllaephagous, attivi anche sulla dannosa psilla del pero (Cacopsylla pyri).
L’introduzione degli insetti utili nell’ecosistema dove vivono alberi di Giuda e alberi di pere può limitare di molto il problema.
Oltre che come pianta ornamentale, l’albero di Giuda si fa apprezzare anche per la qualità del suo legno.
Si tratta di un legno di color rosso-bruno, molto duro, ma con una tessitura fine. Si lavora quindi facilmente ed è impiegato per lavori d’intarsio e al tornio, soprattutto per realizzare piccoli contenitori.
Come accennato, i fiori dell’albero di Giuda sono eduli e si possono consumare in vari modi: tal quali, ad insalata; conservati sotto aceto; in salamoia.
I fiori e le foglie hanno dimostrato di avere significativi effetti antimicrobici e antiossidanti, inibendo il ciclo cellulare del dna del carcinoma mammario.
Dai semi si ricava la farina, ricca di nutrienti, molto simile a quella più nota del carrubo.

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